Importanza del momento.

  Lei si muove lentamente dentro la sua stanza, circondata come sempre dalle proprie cose. Si è vestita con un abito piuttosto elegante poco fa, ed ha impiegato un po’ di tempo per incorniciare con un trucco leggero, ma comunque abbastanza ricercato, i suoi occhi ed il suo sguardo. Adesso Franca però attende. Ci saranno dei collaboratori di suo padre … Continua a leggere

Massima sopportazione possibile.

  “C’è la necessità di un grande impegno, e di comprensione, di profondità”, si dice da più parti. Ma lui oggi cammina lentamente lungo il marciapiede, e la propria riflessione su come stiano variando anche gli stessi parametri che a suo parere si sono sempre dimostrati i più importanti nella lettura delle espressioni attuali, lo porta inevitabilmente verso considerazioni sempre … Continua a leggere

Vaghe certezze.

  Sopra gli scaffali della mia libreria, ma anche sul piano dello scrittoio, ultimamente si sono accumulati in modo disordinato decine di spartiti; e poi manuali di armonia e di teoria musicale, fino ad ammonticchiarsi là sopra anche numerose dispense attorno alle possibili interpretazioni delle note, insieme ai tanti altri libri, di qualsiasi tipo, riguardanti naturalmente il pianoforte e le … Continua a leggere

Preparazione necessaria.

  Ci sono stati, specialmente negli ultimi decenni, moltissimi sassofonisti appassionati e veri cultori del jazz; e magari proprio loro, anche più di altri strumentisti, innalzandosi quasi a simbolo della musica afro-americana, hanno spesso trascinato negli anni le tante e variegate correnti di questa musica, molte volte riuscendo a rinnovare rapidamente gli stili, oppure anche trovando delle soluzioni diverse di … Continua a leggere

Veloce cambiamento.

  Il dottor Carlo Neri stamani si muove nervosamente dietro la grande scrivania del suo ufficio. Le segretarie nelle altre stanze stanno lavorando sodo come sempre ai loro terminali, ed operano sulle linee telefoniche fornendo il solito filtro per tutte le chiamate in arrivo, anche se quelle doverose, che si vedono costrette a passargli, oggi appaiono per lui un vero … Continua a leggere

Formidabile saluto.

  A Lorenzo non è mai piaciuto troppo ritrovarsi con gli altri ragazzi del liceo su quelle consunte sedie di plastica della birreria vicino a scuola, tantomeno durante certi noiosi pomeriggi feriali, quando secondo lui si dovrebbe impiegare sicuramente meglio tutto quel tempo gettato via così. In ogni caso ha sempre riservato dentro di sé la possibilità di farsi vedere … Continua a leggere

Invenzioni legittime.

  Sto qui, accanto al mio pianoforte, ad osservare di nuovo la luce del giorno, che poco per volta si fa calda ed obliqua, nel trascorrere lento e costante del pomeriggio. Ieri è venuta da me la signorina Neri, a prendere una prima lezione riguardo a Chopin ed alle sue cosiddette “ballate strumentali”, nel tentativo legittimo e scoperto di comprendere … Continua a leggere

Sonni tranquilli.

  Oggi sono tornato nella casa di mia madre, dopo aver trascorso diversi giorni da un amico che fortunatamente mi ha potuto ospitare, inventando con lui delle scuse per tenermi lontano dalle domande e da qualche possibile problema. Lei per telefono mi è sembrata la medesima di sempre, mi ha chiesto soltanto quando mi sarei rifatto vivo, ed io le … Continua a leggere

Dimensione nuova.

  Nella sala prove, a fine turno, un gruppo di giovani fracassoni, con le chitarre elettriche decisamente troppo alte, si sta dilungando nel tentativo di rifare un pezzo famoso, mentre i ragazzi della formazione di Lorenzo sono già tutti là fuori, in attesa, escluso il loro trombettista che abitualmente arriva sempre all’ultimo minuto. Sono tutti sorridenti, a parte Franca, in … Continua a leggere

Senso di colpa.

  La cuoca Teresa si muove tra i fornelli e le pentole con la sveltezza e la familiarità di ogni giorno, spostandosi all’interno dell’ampia cucina della Villa Neri e nell’annessa dispensa, per dare un seguito adeguato, come richiesto già nel pomeriggio dalla signora, a qualche piatto speciale per cena. Caterina naturalmente le ha raccontato ciò che è accaduto nella tarda … Continua a leggere

Nessun seguito.

  Quando suona la prima campanella, tutti i ragazzi entrano nel loro liceo senza troppa fretta, scorrendo il vasto corridoio fino ad infilarsi in piccoli gruppi nella propria classe. Qualcuno ha già battuto una mano sulla spalla di Lorenzo: si è saputo in giro del suo acclamato concerto tenuto al jazz club quel fine settimana, e in diversi hanno anche … Continua a leggere

Istinto da evitare.

  Sto già nella mia cameretta, a sistemare le ultime cose per domani, avanti di coricarmi, e riguardo distrattamente un piccolo disegno a matita che ho fatto ieri, tra un servizio e l’altro, in questa villa dove svolgo praticamente l’attività di tuttofare. I coniugi Neri probabilmente si trovano nella loro camera da letto, vista l’ora, proprio dalla parte opposta della … Continua a leggere

Evidente sofferenza.

  Come un improvviso flusso d’aria, che forma una debole corrente tra due aperture opposte di un appartamento, qualcosa trascina le giornate quasi non fossero costituite da tanti piccoli, diversi, spesso insignificanti avvenimenti, e mostrassero invece un’unica natura, quasi un vincolo di collegamento tra di loro, più o meno un medesimo procedere. Non ci sono fratture, nessuna interruzione, ogni elemento … Continua a leggere

Senza una briciola di saggezza.

  E’ fatta la frittata. Proprio adesso, ora che mi sono giocato tutto e ho perso. Non posso neppure tornare a casa, almeno fino a quando non capirò quali siano i risultati, lì pronti ad aspettarmi. Devo dormire nella mia macchina, evitare luoghi conosciuti, sparire agli occhi di chiunque, e poi attendere. Attendere un segno, un gesto, un risultato. Sono … Continua a leggere

Nessun’altra possibilità.

  I ragazzi sono contenti. Adesso hanno mille idee che continuano a girare nelle loro teste, anche se la preoccupazione più importante rimane quella di non farsi prendere stupidamente dal piccolo successo riscontrato in questa serata fortunata, di fronte ad un pubblico particolare, composto persino da qualche giornalista, e poi da molte persone attente e competenti, e magari scordare in … Continua a leggere

Rapita e liberata.

  Adesso che lei è qui, accanto a me, proprio dentro la mia macchina, continuano a venirmi in mente una gran quantità di pensieri assurdi, insieme a certe idee addirittura malsane, insensate, e poi perfino a dei guizzi rapidissimi di pura pazzia. Naturalmente cerco di scacciare velocemente dalla mia testa tutte queste scariche di adrenalina, ma loro sembrano prenderla d’assalto, … Continua a leggere

Pronta a difendere tutto.

  Il mare era tranquillo quel giorno; un vento leggero di bonaccia sonnacchiosa sembrava essere stato capace, durante la notte, di calmare poco per volta qualsiasi moto ondoso, lasciando in quella mattinata di sole la superficie dell’acqua come una tavola azzurra, una distesa aperta e leggera, soltanto una dolce massa trasparente e rinfrescante per gli occhi. La fotografia che ho … Continua a leggere

Enormi verità.

  Simone è un bravo ragazzo. La sua mamma da quando è nato lo ha tirato su, anno dopo anno, completamente da sola, con tante rinunce e parecchi sacrifici, e lui soltanto quando ha raggiunto la maggiore età ha iniziato a rendersene conto davvero. Per questo oggi si trova talvolta a disprezzarla, lei e il suo mestiere di cuoca, perché … Continua a leggere

Attesa risposta positiva.

  “Iniziano quasi ogni brano con dei suoni distesi, pacati, mescolando piccole frasi strumentali in un’atmosfera completamente atonale, organizzando piccole tensioni che tendono in seguito a distendersi. Poi alcune volte si riconosce una linea di basso che richiama gli altri verso un nucleo armonico, ed alla fine giungono una serie di accordi del pianoforte che tendono come a completare tutti … Continua a leggere

Altrimenti nulla.

  <<In fondo sono quasi contenta>>, dice la prima ragazza alla sua amica mentre si stanno accomodando dentro al locale. Si sono date appuntamento proprio là dentro, di sicuro anche per incontrarsi con certi amici che naturalmente adesso sono già in ritardo, ma soprattutto per venire ad ascoltare un nuovo gruppo che suona musica free jazz, del quale negli ultimi … Continua a leggere

Piccole soddisfazioni.

  Giro la mano che la sorregge, osservo con occhio clinico la lucentezza e i riflessi del metallo, quindi decido di dare a tutta la superficie un’altra passata col panno imbevuto di crema, almeno nei punti più in vista. Lucidare la tromba è diventata per me un’ossessione, nonostante certe volte sia molto attratto dal lasciare lo strumento alla sua natura … Continua a leggere

Nervi saldi, possibilmente.

  Va persino troppo bene, almeno per il momento, penso. I ragazzi hanno accolto Franca in una maniera quasi entusiastica nel nostro gruppo, e a dire la verità le sonorità e l’importanza basilare di un pianoforte in una formazione come quella di cui sono soltanto il batterista, ha quasi rivoluzionato davvero la maniera che fino a questo momento avevamo noi … Continua a leggere

Incolmabile distanza.

  Mio padre fino a questo momento si è mostrato completamente indifferente alle mie attività musicali. Persino il fatto che io sia riuscita a superare l’esame di ammissione al Conservatorio, almeno per ciò che ha fatto vedere, non gli ha provocato alcuna reazione; che poi mi sia addirittura inserita in un gruppo di jazz, e con quello tenti prossimamente di … Continua a leggere

Occasioni.

  Giungono, dopo circa un’ora di macchina, presso il grande agriturismo “la Pietraia”, durante la tarda mattinata di quel giorno festivo. Insolita una gita in campagna per loro tre, in ogni caso la benvenuta, anche grazie alla stupenda giornata di sole. Il signor Carlo mostra subito di avere qualcosa a che fare con il proprietario del luogo, un certo Pasquale, … Continua a leggere

Giornata ordinaria.

  Mi sento depressa, ultimamente. Però se anche ci rifletto con grande attenzione, non trovo dei motivi troppo evidenti per sentirmi esattamente così; piuttosto mi appaiono agli occhi tante piccole cose che un poco per volta sono riuscite a togliere molti dei miei sostegni umorali, contribuendo a questa mia vaga sofferenza. Perciò anche stamani esco da casa già malinconica, guidando … Continua a leggere

Musica in testa.

  La batteria sembra quasi smuovere il mondo con le sue cascate di suoni, che pur mostrandosi consueti, contemporaneamente sono sempre anche un po’ nuovi, mentre i due fiati, che sembrano voler a tratti imitare, nei loro lamenti intonati, la sofferenza di qualche essere umano, appaiono meravigliosi persino mentre scaldano semplicemente la voce e anche il metallo, subito vicino alle … Continua a leggere

Prospettiva differente.

  Lui mastica con lentezza il proprio pranzo, mentre resta seduto da solo davanti al tavolo della cucina, consumando quanto le ha preparato la signora Clara, la sua governante, proprio come succede ogni giorno, e intanto ripensa qualcosa che spesso negli ultimi tempi gli è vorticato dentro la testa, come una malattia che poco per volta riesca a riempire ogni … Continua a leggere

Vicenda inspiegabile.

  <<Stasera ceniamo più tardi>>, dice la signora Rosa affacciandosi per un attimo nella spaziosa cucina dove cuoca e cameriera stanno già preparando i piatti previsti; <<mio marito purtroppo non è rientrato, anche se non tarderà ancora molto>>. Carlo in effetti le ha telefonato da poco: <<le riunioni con i collaboratori sembrano sempre più lunghe>>, si è scusato; <<in ogni … Continua a leggere

Spingersi oltre.

  Dopo che ho finito di lavorare, già piuttosto tardi anche stasera, sono salito da solo sul mio macinino, tanto per farmi un giro in macchina e scolarmi un paio di birre che mi sono portato dietro, recuperate dal ristorante dove in questo periodo sostituisco un cameriere ammalato. Non ho assolutamente una meta, vago con calma guardando la notte sulle … Continua a leggere

Confuso sentire.

  Infine, il giorno assegnato per il previsto esame di ammissione al Conservatorio, arriva proprio come qualsiasi altra scadenza, anche se Franca sembra quasi trovarsi sorpresa che sia proprio oggi la data fissata per sostenere la prova. Però si sente tranquilla, esce da casa con i suoi spartiti ordinati dentro una semplice cartella, un vestito piuttosto appropriato, i capelli ben … Continua a leggere

Differenze di senso.

  Spesso mi trattengo in facoltà anche se sono da solo, una volta terminate le lezioni. Magari vago un po’ in silenzio nella biblioteca di istituto per rileggere con calma qualche dispensa, ma di fatto accarezzo già tra quelle mura le idee ingarbugliate che mi girano come sempre dentro la testa, e che mi portano ad immaginare il momento in … Continua a leggere

Semplici problemi di affiatamento.

  L’arredamento è essenziale: scaffali, contenitori, lunghi tavoli su cui sono appoggiati gli scatoloni di legno che contengono soprattutto i preziosi dischi di vinile. Si tratta di uno degli ultimi negozi dove si può trovare la musica di margine, quella che deve essere saggiata con mano prima di essere acquistata, e che non viene trattata quasi mai tramite il commercio … Continua a leggere

Emozioni azzerate.

  Durante la mattinata decido di appoggiare il piccolo manuale che mi ha prestato Lorenzo, ormai un po’ di tempo fa, sopra al suo banco di scuola. Non dico niente, non lo guardo, i miei movimenti sono estremamente calcolati, perché quella sospensione rimasta tra di noi in questi ultimi giorni è ormai sempre più tangibile, e in ogni caso adesso … Continua a leggere

Scansare gli equivoci.

  “Tutto sembra muoversi di continuo troppo lentamente, come se ogni desiderio, ogni speranza, o anche qualsiasi tentativo messo in campo, mostrasse senza alcun dubbio la necessità di un tempo a dir poco esagerato, anche soltanto per fornire un semplice e definito esito. Ci sono individui in giro che provano continuamente qualcosa verso cui ripongono molte delle proprie speranze, e … Continua a leggere

Orario di punta.

  L’anziano maestro resta seduto davanti al suo pianoforte. La poca luce obliqua di quel pomeriggio, quella che riesce a penetrare in mezzo alle tendine legate in basso, ai fianchi, sopra ai vetri dell’unica finestra della stanza, regala un’immagine vaga di immobilismo, quasi si potesse trovare ogni elemento già presente là dentro, compresa naturalmente la figura del  musicista il quale … Continua a leggere

Assolutamente sereno.

  Generalmente, insieme alla custodia rigida della mia tromba Getzen, infilo sempre anche un paio di sordine a me congeniali dentro alla solita sacca morbida con gli spallacci, una specie di zaino profondo, che una volta ben chiuso mi sistemo simmetricamente dietro le spalle, perché in questa maniera posso inforcare agevolmente la mia bicicletta per andare poi dove voglio. Sto … Continua a leggere

Considerazione non automatica.

  Per lei neppure adesso risulta troppo agevole. Certo, i primi tempi presso la casa dei Neri sono stati sicuramente quelli peggiori. C’è da dire che in quei momenti per lei c’era l’assoluta necessità di lavorare, avendo un figlio in giovane età ma non un marito; e poi comunque, gestire da sola la cucina della villa in quel periodo, senza … Continua a leggere

Sostegno per me.

  Quando sono da sola nella mia stanza, mi prendono mille dubbi. Metto le cuffie allora, accendo il mio pianoforte elettronico, e poi metto giù alcune note e qualche accordo, con molta calma, tutto lentissimo, meditando ogni singolo suono che esce dalle mie dita. Non so bene verso dove io stia dirigendo tutte le mie energie, e la paura che … Continua a leggere

Fatti che non mi riguardano.

  Nel corso degli anni, da quando ho messo i piedi per la prima volta qua dentro, ho maturato un comportamento, soprattutto mentale, che a mio parere si dimostra il migliore per resistere a lungo alla monotonia deprimente data dallo scorrere di giorni lavorativi identici l’uno all’altro, come tante fotocopie. Annullo me stesso, osservo le cose con gli occhi degli … Continua a leggere

Opera aperta.

  Non si sono parlati molto nel corso degli ultimi giorni, pur essendo vicini di banco nella classe del liceo. Sarà perché nessuno dei due desidera vedere sciupata l’atmosfera di sospensione e di attesa che in questo momento si è creata, da quando hanno deciso di provare sul serio a suonare assieme, ed anche con gli altri ragazzi della formazione. … Continua a leggere

Disagio da sciocchi.

  Mi accade a volte, durante l’attesa paziente del sonno ristoratore, mentre trascorrono quei silenziosi momenti in cui, con le luci già spente, resto coricato nel letto a sera tardi, che la mia mano sinistra vada a posarsi quasi per automatismo sopra le palpebre dei miei occhi ormai chiusi, quando le dita distese trasmettono alla mia espressione facciale, ormai già … Continua a leggere

Scelte importanti.

  La telefonata giunge in tarda mattinata, in casa Neri. La madre di Franca risponde subito all’apparecchio, ed è la voce gracchiante del maestro Bottai che timidamente la saluta e poi aggiunge, ingarbugliando qualche parola, che semplicemente c’è stato un errore comunicativo l’ultima volta che loro due si sono visti, poco più di una settimana prima, a proposito delle lezioni … Continua a leggere

Concessione massima.

  In origine c’è il suono, semplice, diretto, lineare. I ragazzi sanno benissimo che la loro maniera di fare musica in quartetto, con quel progetto composto da un percorso sonoro di frasi contrappuntistiche che in seguito vengono ripetute e poi variate fino a giungere a dei momenti di vera improvvisazione, rende spesso complicata la loro attività, e difficile l’apprezzamento da … Continua a leggere

Sono solo un presuntuoso.

  <<Non sono fatti miei>>, dice la signora Clara mentre serve la solita tazza di tè al maestro Bottai, che come ogni mattina, dentro alla stanza di casa adibita a studio, sta riordinando gli appunti per i suoi insegnamenti di pianoforte; <<però sono rimasta male quando ha deciso di non dare più delle lezioni a quella ragazza>>. Il maestro sul … Continua a leggere

Approvazione.

  Lontano, in un’epoca diversa, anche la musica suona in altro modo. Quasi inutile cercare dentro se stessi una sensibilità affine, le condizioni purtroppo sono cambiate, intorno ci sono delle altre cose, e le orecchie ascoltano i suoni in una maniera che oramai è tutt’altro. Lorenzo osserva gli altri ragazzi mentre si preparano a provare insieme a lui l’ultimo pezzo … Continua a leggere

Nessuna spiegazione.

  Stasera si sta tenendo una cena nel salone di pianoterra della nostra “villa dei Neri”, alla presenza di diversi invitati, tutti ben vestiti, che rappresentano coloro che normalmente, ognuno a vario titolo, lavorano e gestiscono degli affari insieme a mio padre che siede a capotavola. Per l’occasione è stato chiamato in soccorso anche il figlio della cuoca, proprio per … Continua a leggere

Pianoforte scordato.

  <<Entri pure, signora Neri>>, dice la governante del maestro Bottai, una volta che ho finito di salire le diverse rampe di scale di quel palazzo antiquato ma ancora ricco di fascino, mentre mi introduce con un leggero ed usuale sorriso in questo appartamento un tempo sicuramente arredato con gusto ed in maniera piuttosto elegante, adesso però ingombro soltanto di … Continua a leggere

Anno scolastico.

  L’insegnante di Lettere ha sempre un atteggiamento molto pacato. Entra in classe quasi in punta di piedi, sempre osservando soltanto la zona della cattedra davanti a sé, forse come per mostrare di attendersi qualche novità da quel piano dove poi appoggia con calma i suoi preziosi registri, in realtà probabilmente soltanto al fine di concedere tutto quel tempo di … Continua a leggere

Verso una nuova direzione.

  <<Franca è sfuggente>>, dice il signor Neri alla moglie; <<il suo comportamento mi scuote, toglie ogni altro pensiero da dentro la mia mente, anche quelli che sarebbero più piacevoli. Per lei probabilmente è tutto normale, va tutto bene così magari, ma per me è quasi diventata una sofferenza. Ci sono dei momenti in cui mi appare come un’estranea, distante … Continua a leggere