Real Alta Velocità. (Pausa n. 3).

                        Trascorro settimane di indifferenza verso tutto, rimanendo seduto in una vecchia poltrona sfondata davanti al televisore. Poi mi alzo, esco, salgo su un autobus ed arrivo diritto fino al capolinea, in una periferia assurda di palazzoni. In un condominio occupato da disgraziati salgo le scale ancora a cemento cercando un amico che sono … Continua a leggere

Soffio di vita. (Bionda, naturalmente).

                         Osservo da lontano la lunga fila di luci accese da poco sul litorale, in un’altra zona del golfo, e la sensazione visiva dell’esistenza di persone che si muovono, che stanno organizzando la loro serata, che magari in questo esatto momento si stanno già preparando per andarsene a cena, all’improvviso mi fa sentire tranquilla. … Continua a leggere

Occasioni sfiorate. (Pausa n. 2).

                          Un uomo, seduto davanti ad un bar di paese, mi osserva senza interesse mentre percorro lentamente con la mia automobile la strada provinciale che attraversa quel gruppo di case e passa praticamente davanti ai suoi piedi. Sta lì, nel caldo estivo e indolente del primo pomeriggio, la tazzina di caffè già consumato … Continua a leggere

Senza colore.

                           Un uomo non è mai del tutto libero, dicono, tantomeno se si chiama Ernesto, così come si chiama lui, e se come lui va tutti i giorni a piedi dalla sua catapecchia fino alla frazione Ramazzotti, per lavorare come bracciante, a giornata, come gli altri, nel podere di quei Conti Lanzi, proprietari … Continua a leggere

Variazioni (cortometraggio n. 5).

                         Lei era rientrata in casa aprendo la porta lentamente e quasi in silenzio. Sei tu, Federica?, aveva detto lui dall’altra stanza. Lei non aveva risposto, però aveva tolto lo spolverino con una calma accentuata, appoggiandolo semplicemente su una sedia dell’ingresso. Cosa è successo?, aveva chiesto lui affacciandosi alla porta che dava sul corridoio … Continua a leggere

Risate sforzate.

                         Certe volte mi metto qui, seduta, quasi senza pensieri. Osservo i colori del tramonto, mi meraviglio delle sue sfumature, e lascio che la prima sera mi sollevi da questa panchina e mi porti via con sé, quasi con naturalezza. Rientro a casa come alleggerita della mia solitudine, praticamente soddisfatta per aver partecipato come … Continua a leggere

Gioco di donna.

                         Lei appariva completamente assorta quando qualche volta da sola ripensava a quel lungo periodo di tanti anni prima. Era ancora una ragazza a quell’epoca, e in seguito non aveva più saputo spiegarsi perché si fosse lasciata andare a fare sesso con quella gran quantità di uomini perlopiù sconosciuti, a volte anche già sposati … Continua a leggere