Pensieri consueti.

             Lui muove la testa per seguire con gli occhi qualcosa fuori dalla finestra, lei lo osserva senza interesse ma come replicando una volta di più una propria abitudine. Il giardino davanti alla casa è soltanto una striscia di cemento recintata da una ringhiera di ferro, al cui interno vivacchiano alcune piante dalle foglie polverose … Continua a leggere

Persecuzione semplice.

             Di lei in fondo non posso dire molto, se non che i suoi percorsi in questi ultimi tempi, come d’altronde anche in precedenza, sono stati praticamente ordinari, senza elementi particolari degni di nota. Seguirla in fondo non mi è stato difficile, si è mossa senza  fretta da un luogo all`altro, come prolungando il piacere … Continua a leggere

Raggiungimento della solitudine.

                         Abito al terzo piano di un grande caseggiato piuttosto anonimo, e da un po’ di tempo mi ritrovo certe volte a pensare che dovrei andarmene da qui, anche se non saprei esattamente dove. Non so neppure perché mi sia venuta in mente all’inizio quest’idea, a dire tutta la verità e considerato che in … Continua a leggere

Nell’immagine del gatto.

                         Consultando con attenzione la pianta, apparentemente le cose sembrano tutte al loro giusto posto. Eugenio immagina le persone che passeggiano lungo le strade, le famiglie rannicchiate nei propri alloggi, i capannoni industriali dove macchinari rumorosi vengono seguiti dall’occhio attento degli addetti ai lavori. Le automobili scorrono lungo l’asfalto, i treni muovono dalla stazione … Continua a leggere

Meditazioni sul niente. 6.

                    Ancora prima di giungere a destinazione immagino già tutti pronti ad accogliermi con le loro critiche, i loro finti sorrisi, la loro maniera di non condividere niente dei miei comportamenti. Normalmente penso molto a ciò che cerco di fare, e mi interrogo in modo intenso su tutto ciò che viene fuori dalla mia testa, fino … Continua a leggere

Dentro alla tela del ragno. 2.

                         Immagino un ragno che si muova lentamente sopra questo davanzale, oltre i vetri della mia finestra, e che tremi appena sulla sua tela, sotto la brezza leggera che spira da oltre la fila di alberi in fondo. Il viottolo di fronte costeggia una siepe ed affianca un fossato poco più avanti, alcune persone … Continua a leggere

Coscienza sociale.

                        I termosifoni sono appena tiepidi, rifletto, eppure fuori il freddo è pungente, ci sarebbe bisogno di una temperatura più alta per stare bene in queste mie stanze d’affitto. Giro per casa con un grosso maglione sopra le spalle, mi sposto con difficoltà perdendomi in nulla, ho i brividi, avrei voglia di sdraiarmi nel … Continua a leggere

Dietro ai sogni (cortometraggio n. 3).

           Non vedo niente qua attorno, pensava Vittorio, se non i miei soliti passi di sempre sull’erba. La campagna primaverile pareva immobile, lui camminava lungo il viottolo verso la cima della bassa collina sopra al paese. Il piccolo aereo all’improvviso era arrivato da dietro, poco sopra le cime degli alberi, aveva ronzato abbassandosi ancora, lasciando immaginare … Continua a leggere

Cattiva sorte.

                        Avevo sentito giungere, dall’appartamento di fianco a dove abitavo, direttamente attraverso le pareti, diversi rumori forti e antipatici, come di trascinamento di mobili sui pavimenti, e la cosa mi aveva disturbato parecchio, in considerazione soprattutto dell’interruzione che ne era immediatamente derivata delle mie ordinarie meditazioni, tanto che quasi subito mi ero ritrovato quasi … Continua a leggere

Autoritratto n. 2.

                  Ultimamente aveva avuto l’impressione che molte persone lo evitassero. Non in maniera scoperta, tipo conoscenti che si giravano dalla parte opposta per non salutarlo o cose del genere. Però gli era parso più di una volta che camminando per strada, per esempio, la gente si scansasse leggermente al suo passaggio; oppure, quando certe volte era entrato … Continua a leggere

Incomprensibile.

                         Non so dire di preciso neppure come abbia fatto a cadere per terra sopra quel marciapiede. Si, certo, forse sono inciampato in un piccolo ostacolo, magari ho proprio messo un piede contro l’altro mentre continuavo a camminare, insomma è semplicemente accaduto qualcosa che mi ha fatto perdere del tutto l’equilibrio, ma il punto … Continua a leggere

Nelle liste certificate.

                         Non avrei mai potuto scegliere di stare in una città piccola. In un posto così in poco tempo ti conoscono tutti, ti tengono sott’occhio, non ti fanno sentire libero di scegliere niente, perché subito quella gente ti guarda, e magari si da pure di gomito. In una metropoli invece puoi perderti. Nessuno si … Continua a leggere