Pazienza innata.

Mia sorella credo sia la persona migliore del mondo. Certe volte per dire la verità non mi tratta molto bene, anzi mi sgrida, muove le braccia, mi dice urlando delle brutte parole, e poi spesso aggiunge subito come dovrei comportarmi secondo il suo modo di vedere le cose. Ma dopo poco le passa ogni sfuriata, ed in seguito riesce sempre … Continua a leggere

Uniformità della critica.

Dentro ognuno di noi, certe volte, c’è come un silenzio meraviglioso; si forma quasi fosse un vuoto improvviso, una mancanza apparentemente incomprensibile, ma che di colpo permette la nascita di pensieri liberi e puri. Non dura molto, dice lui di fronte alla sua piccola platea di persone comuni, eppure quello è un tempo già sufficiente a far nascere nuovi desideri, … Continua a leggere

Proprio spettacolo.

Non mi sento a posto, dico alla mia assistente con voce bassa e sofferta mentre siamo finalmente da sole nel camerino. Non sto troppo bene, tutto qui, anche se non capisco assolutamente cosa sia che non vada esattamente come dovrebbe. Mi guardo dentro lo specchio, ritorno a pulirmi un’occhiaia con del cotone imbevuto nel latte detergente, come se asciugassi la … Continua a leggere

Alias.

Respiro, forse un po’ troppo affannosamente, e difatti qualcuno che incontro per la strada mi osserva con una certa intensità, quasi immaginasse di vedere un ladro che ha appena messo a segno un colpo ai danni di qualche negoziante della zona. La giornata appare una semplice fotocopia di mille altre giornate, e anche l’aria sembra praticamente immobile e ricca come … Continua a leggere

Davanti agli occhi.

La macchia sopra al muro tende ad espandersi, praticamente ne sono certo. Anzi, sono sicuro che  in questo momento è senz’altro molto più grande di qualche tempo fa, anche se adesso sembra costituita solamente da una leggera ombreggiatura, evidenziandosi come una chiazza leggermente scura ed omogenea, che però dimostra, almeno secondo me, quanto qualcosa di vivo e di vegeto stia … Continua a leggere

Cattive attività.

  Ci sono stati anche dei periodi peggiori di questo, fa lui, perciò non dobbiamo adesso lamentarci troppo se le cose vanno così. La ragazza lo guarda soltanto per un attimo: a dire la verità lei non li ha conosciuti mai quei periodi di cui stanno parlando adesso, è troppo poco tempo che lo frequenta, in ogni caso prende per … Continua a leggere

Posizione d’angolo.

Sto nascosto, non posso fare altrimenti. Lo so che mi tengono d’occhio, che mi scrutano di continuo mentre con apparente indifferenza transitano lungo il corridoio, ma io spesso riesco a sfuggire ai loro controlli, e ad infilarmi nell’angolo tra il muro e l’armadio, dove non possono certo vedermi, per poi restarmene lì, anche per un tempo lungo, ed attendere con … Continua a leggere

Decisioni irrevocabili.

Fra qualche giorno anche la nostra migliore operatrice dovrà ripartire, dice il dirigente dell’oennegi alla sua segretaria. Mi dispiace, prosegue, perché il suo lavoro anche qui, fino a questo momento, stava comunque dando degli ottimi frutti. Ma è una sua richiesta precisa quella di stare tra la gente medio orientale a definire ogni sua attività, senza alcuna variante. Ha coraggio, … Continua a leggere

Progetto sbagliato.

Potrei forse arrivare fino alla fine di tutta questa strada diritta e antipatica, se soltanto lo volessi: poi fermarmi davanti alla sua finestra e magari restarmene li, ad attendere gli eventi possibili. Lei, con ogni probabilità, ad un tratto si potrebbe affacciare, come per rendersi conto del tempo che fa, oppure se magari è più caldo o più freddo di … Continua a leggere

Al limite.

Certe volte mi pare di non avere niente da dirti, fa lei; è come se ci fossimo già detti tutto, ed ogni parola adesso fosse soltanto una ripetizione scialba ed inutile di qualcos’altro. Poi sbuffa, muovendosi sopra i suoi tacchi dentro la stanza da ufficio spaziosa e ben illuminata, con i modi di chi ha solo voglia di andarsene in … Continua a leggere

Direttore d’infanzia.

Al piano terra, esattamente davanti alla strada e tra i pilastri di cemento armato del loro palazzo, giocano spesso alcuni bambini che abitano con le loro famiglie negli appartamenti dei piani superiori, ridendo e rincorrendosi tra loro in quello spazio tutto sommato aperto ma racchiuso da una ringhiera leggera, protetto con la copertura costituita semplicemente dalla costruzione medesima. Viene certe … Continua a leggere