Nessuna voglia di uscire.

  Nella stanza disadorna, lui si trova seduto accanto al piccolo tavolo di cucina, con l’avambraccio appoggiato, dal gomito fino a tutta la mano, sopra al piano di marmo, mentre le gambe, accavallate tra di loro in una posizione statica ed in perfetto riposo, sembrano unicamente sostenersi per la propria struttura ossea. Il suo sguardo è appannato e sembra quasi … Continua a leggere

Fin dagli inizi.

  <<Poi non c’è niente oltre le case in fondo al paese>>, dice Silvia Lotti frettolosamente a dimostrazione del fatto che da lì è bene comunque andarsene alla prima occasione. La sua amica sorride senza dare troppa importanza a quelle parole, ma continua a guardarsi attorno come non avesse mai visto una cittadina di provincia simile a quella. <<A me … Continua a leggere

Atteggiamenti personali.

  Mi giro nel letto senza decidere di alzarmi, nonostante sia già piuttosto tardi. Penso che non mi riguardi affatto tutto quello che sta accadendo fuori dalla mia casa, e per questo motivo rinuncio volentieri ad uscire dalle mie stanze dove peraltro vivo da solo, così da evitare anche di mettermi in bella mostra davanti a tutti gli altri. Certe … Continua a leggere

Indiretta richiesta d’aiuto.

  <<Ho visto di nuovo un fantasma oggi; insomma qualcuno che comunque si muoveva lentamente al margine del mio campo visivo>>, dice Carla con semplicità, come fosse una cosa praticamente di ogni giorno, un argomento addirittura come un altro, giusto per fare della conversazione. La sua amica la guarda sorridendo, naturalmente è sicura che ci sia una spiegazione diversa dell’impressione … Continua a leggere

Tempra umana.

  Lui è come un oggetto scagliato distrattamente ma con forza, ripreso proprio mentre sta compiendo un volo parabolico in aria verso chissà dove. Nessun passato da rivendicare come proprio, e neppure un futuro certo, definito, chiaro, che non sia soltanto composto da vaghe espressioni e da qualche affermazione sentita dire in giro da qualcuno che ne sa ancora meno … Continua a leggere

Affari miei.

  Faccio un giro, a piedi, mani in tasca, senza alcuna fretta. Percorro quasi tutta l’area pedonale del quartiere senza pensare ad una vera meta, ma limitandomi a transitare lentamente per molte strade tranquille, anche lungo via Po, proprio quando infine scorgo una ragazza ferma, addossata al muretto di recinzione del caseggiato signorile che ha di fronte, mentre sembra piangere … Continua a leggere

Direzione precisa.

  Le stesse cose, riviste con calma ad una certa distanza di tempo, appaiono sempre differenti, fino a mostrare di essere qualcosa di fondamentalmente diverso da ciò che era stato possibile immaginare, almeno rispetto a quella prima osservazione. Le opinioni cambiano, le persone spesso variano atteggiamento, le cose si trasformano davanti agli occhi di ognuno, senza quasi darne consapevolezza. C’è … Continua a leggere

Alternativa praticabile.

  Sono assolutamente cosciente di sapere già tutto ciò che mi serve, anche se purtroppo ho la consapevolezza di non conoscere ancora molte delle cose che forse mi sarebbero utili in futuro. Mi aggiro come sempre per le strade di questa città dove mi trovo a vivere da molti anni, e qualcuno tra coloro che forse mi conoscono meglio, ultimamente … Continua a leggere

Solidarietà, soprattutto.

  <<Sto bene adesso, non vi dovete preoccupare troppo per me. Il mio caro amico Domenico, che è persino venuto qualche volta a farmi visita in ospedale, in tutto questo periodo da quando sono rimasto ricoverato, mi ha anche annaffiato le piante, e poi si è preso cura della mia casa, perché lui abita proprio qui accanto a me, e … Continua a leggere

Esame di stato.

  Senza alcun indugio sono entrato dentro uno di quegli spaziosi ascensori d’acciaio che portano ai vari piani e ai reparti di questo immenso ospedale cittadino. Non ho dei particolari pensieri in mezzo alla mente, non mi sono neppure preparato qualcosa da dire a Corrado, e contrariamente a quanto faccio come è mio solito, magari per una ordinaria deformazione professionale … Continua a leggere

Errori esistenziali.

  La chiave, nella porta dell’appartamento di Corrado, entra subito senza alcun intoppo, e compie un primo giro in modo del tutto naturale, anche se, subito dopo, quel meccanismo interno al serramento provoca uno scatto vagamente insolito, ma tutto sommato qualcosa di un tipo che ancora ci si potrebbe facilmente attendere da un ingranaggio, ma che lascia a Domenico la … Continua a leggere

Degenza accurata.

  “Ci fosse almeno una mosca che ronza in aria qua dentro, tra queste luci bianche e le superfici linde ed asettiche, a dimostrare che tutto comunque è ancora vivo, nella spiegazione chiara che definisce come sia anche una minima imperfezione a denotare l’umana salvezza, fuori di dubbio. Al contrario, mentre sto qui coltivo il mio respiro senza possibilità di … Continua a leggere