Come una pellicola avvolgente.

                        Fuori da questa finestra tutto il mondo mi è ostile, pensava l’anziano pensionato mentre osservava qualcosa lungo la strada, scansando appena la tendina dentro la stessa stanza dove passava la maggior parte del tempo. Qualche automobile si rincorreva con i fanali già accesi, alcuni pedoni camminavano in fretta lungo il muro di fronte, … Continua a leggere

Gli amanti della fine del Giorno (terza parte).

                         Non mi interessa avere un motivo per restare fuori da tutto, mi è già sufficiente poter starmene qui, sdraiato su questa poltrona all’aperto, aspirare l’aria della sera che lentamente, tra qualche minuto, sfumerà nel buio della notte, soltanto per sapere che ogni cosa va bene, che non ho bisogno di altro, se non … Continua a leggere

Il male minore (ripresa cinematografica n. 6).

                  Non so neppure per quale motivo fossi entrato in quel capannone industriale dismesso, forse soltanto per curiosità, tanto che quando ero caduto malamente da una scaletta metallica arrugginita, avevo subito pensato che era quasi giusto che mi fossi fatto del male, e che era quella la perfetta punizione per essermi andato ad impicciare di cose che … Continua a leggere

(Profilo n. 14). Il sapore di un giorno qualunque.

                       Aveva sistemato la sua auto nel parcheggio antistante il palazzo dove lavorava da quasi trent’anni, aveva preso l’ascensore da solo, dopo avere strisciato il suo badge, e infine era entrato nella sua stanza, che divideva con altri due impiegati con i quali scambiava in genere poche parole, nonostante la condivisione di quei pochi metri … Continua a leggere

La coscienza della diversità.

                         Ero rimasto a lungo seduto nella piccola stazione degli autobus. Sulla panchina ero da solo, inizialmente, poi si era seduta una signora, infine anche un uomo. Spesso continuavo a ripetermi che non mi sarebbe dovuto importare niente degli altri, che dovevo preoccuparmi soltanto di me stesso, eppure le facce delle persone che vedevo … Continua a leggere

Istruzioni per regole nuove.

           L’uomo stava disteso sull’erba, apparentemente senza pensieri, la donna, accanto seduta, lo osservava in silenzio. Abbiamo soltanto due ore per noi, aveva detto lui, poi non potremo rivederci prima di due settimane. Non gli piaceva preventivare il futuro, ma con lei era sempre meglio dire con calma e con chiarezza le cose, in modo da … Continua a leggere

Senza riferimenti certi.

                         Avevo guardato a lungo nello specchio una figura che non ero del tutto riuscito a riconoscere. Poi mi era venuto da sorridere: forse era uno scherzo ottico, avevo subito pensato, un abbaglio senza seguito, un elemento sciocco di un periodo un po’ più complicato di altri, probabilmente un momento in cui avrei dovuto … Continua a leggere

Nel senso delle cose.

                       Il loro solito percorso prevedeva il passaggio vicino ad una casa, una vecchia abitazione di campagna ormai in disuso, dove da chissà quanti anni non abitava più nessuno, ma che in qualche modo, almeno a giudicare dal di fuori, conservava il fascino di una costruzione ancora viva, seriosa, quasi autoritaria nel dominare gli spazi … Continua a leggere