Così com’è.

Carlo, dice lei. E poi basta. Fuori scende la sera, sul largo viale di fronte le gomme delle auto continuano a rotolare sul fondo umido emettendo una specie di soffio o di respiro, anche se, chiudendo loro ermeticamente le vetrate dello spazioso appartamento, rinunciano subito a far giungere fin dentro qualsiasi rumore. Lei lo osserva ancora nell’attesa di un gesto … Continua a leggere

Caffè pagato.

Lei non guarda mai nessuno negli occhi. Cammina, tira dritto, non si sofferma in nessun caso a guardare chi si trova di fronte. Forse la sua è soltanto timidezza, dice qualcuno che la conosce giusto di vista, proprio perché magari gli è capitato di vederla passare una volta o due lungo la strada che a lei piace percorrere per recarsi … Continua a leggere

Destinazione.

Dai ragazzo – anche se in fondo non mi sembra molto giovane – gli fo dal finestrino aperto del mio macchinone, mentre lascio agevolmente salire le gomme di destra sopra al marciapiede. Quello si volta, mi guarda e resta immobile, come se non avesse neppure fatto caso alla mia ardita manovra di parcheggio. Così gli suono, giusto per sottolineatura, ma … Continua a leggere

Chiarimenti.

Va bene, spiegherò tutto, fa lei. Perché una spiegazione ci deve essere, è evidente. Le altre intanto la guardano, in attesa. Ho male allo stomaco, e questo oltre al resto torna ad innervosirmi. Così vorrei soltanto stare in silenzio, rendendomi conto che spesso le parole banalizzano soltanto ogni pensiero. Ma poi mi guardo attorno e vedo tutti quanti che si … Continua a leggere