Comportamento anomalo.

  Mi nascondo. Certe volte capita che qualcuno mi parli di un argomento che conosco bene, di qualcosa che forse ho già visto oppure che ho proprio vissuto, magari di un’esperienza che già da tempo sta dentro la mia memoria, per uno solo oppure per chissà quanti altri motivi, qualcosa che rammento benissimo e che però mi torna alla mente … Continua a leggere

Profonda distanza.

  Senza il canale giusto niente sarà ormai possibile, si dice spesso in giro. Nessuno purtroppo potrà tornare indietro, si aggiunge a volte, e le cose procederanno spedite sempre in questo modo nel tempo a venire, lasciando ogni persona praticamente seduta davanti ad un tavolo o ad una scrivania, nell’attendere il proprio turno per comunicare agli altri individui collegati le … Continua a leggere

Sufficiente una parola.

  Gli elaboratori subiscono un sobbalzo di energia: alcuni si spengono, altri azzerano i programmi in corso. Molti utenti delle applicazioni di intercomunicazione appaiono immediatamente disperati, anche se diversi tra di loro lanciano immediatamente i piani previsti per il riallineamento delle attività su ogni macchina, mostrandosi questi piuttosto lenti, anche se, pur con una certa fatica, le cose sembrano poter … Continua a leggere

Proponimenti indispensabili.

  Dimenticarsi di lanciare il programma di comunicazione interpersonale non è particolarmente grave, anche se ci sono degli individui che davanti ai propri schermi si chiedono con insistenza il motivo per cui una donna estroversa e relazionale come è sempre stata LEI, nell’arco di una giornata com’è quella di oggi, lasci il suo apparato per i contatti completamente spento, e … Continua a leggere

Chiaro proposito.

  “Vorrei solo che tutto fosse già finito”, dico piano agli altri con un’espressione di serietà, ma solamente tanto per dire, mentre resto in piedi con loro accanto alla vetrata del caffè all’interno del quale quasi ogni giorno lascio volentieri scorrere almeno una parte del mio tempo. Fuori fervono i lavori per la risistemazione della piazza, e gli operai vanno … Continua a leggere

Silenzio interattivo.

  Soltanto con un certo ritardo sull’appuntamento precedentemente pattuito lei finalmente si siede davanti al suo elaboratore casalingo e lancia l’applicazione per la comunicazione interpersonale. Naturalmente si è momentaneamente scordata i codici d’accesso dei programmi da usare, e quindi ci vuole anche altro tempo affinché tutto sia messo perfettamente in funzione, almeno fino al punto di lasciarle scegliere persino uno … Continua a leggere

Organigramma dei pensieri.

  “La politica non mi ha mai interessato”, dice lui d’improvviso con un’espressione stentorea nel vivavoce senza filo che indossa sopra un lato della propria faccia. Lo sfondo dello schermo dell’elaboratore che ha davanti sta trasmettendo una fluttuazione tra dei colori che ricordano ironicamente le onde del mare, pur essendo solamente delle simulazioni sintetiche, mentre all’interno di queste variazioni di … Continua a leggere

Messaggio cifrato.

  ”Potrei smettere di fumare”, dico tanto per ridere al giovane detenuto che mi sta di fronte. Lui mi guarda, ma si capisce che non ha mai avuto il senso dell’umorismo, così non ci si può aspettare che apprezzi in un momento del genere come fosse uno scherzo questa ironia sul mio impegno a mantenere la parola data. Sorrido solo … Continua a leggere

Sporco.

  “Immagina di essere qui, adesso, nel tuo caro studio circondato dai libri; intere pareti di scaffali pieni zeppi di volumi di qualsiasi genere, da leggere e da consultare, disposti sui piani per semplice analogia, o per similitudine, ma mai in modo del tutto casuale”. “Non mi stimola in questo momento”, risponde lui nel vivavoce. “Piuttosto, per esatto contrario, vorrei … Continua a leggere

Neanche una sola parola.

  Nel condominio la conoscono tutti. Una ragazza timida in apparenza, ma che sa nascondere, almeno così dicono alcuni, una personalità contorta, poco comprensibile, certe volte sfuggente. Lungo le scale, quando scende dal suo appartamento, tiene lo sguardo basso, raggiunge rapidamente l’uscita e poi, senza mai indugiare, se ne va lungo la strada, evitando di intrattenersi a parlare con qualcuno … Continua a leggere

Contrastato, immotivatamente.

  Loro lo guardano con insistenza, più che altro per rendersi conto se sia davvero capace di fare improvvisamente qualcosa di strano proprio da un attimo all’altro, esattamente come si aspettano tutti. Invece in questa manciata di minuti non accade un bel niente, anche se lui prosegue a stare fermo in un angolo e poi sembra riflettere qualcosa di importante, … Continua a leggere

Specchio dipinto.

  Osservo ancora per un attimo sopra al cavalletto questo mio sofferto autoritratto, e mi sembra, proprio adesso che oramai appare praticamente terminato, non sia affatto capace di esprimere le caratteristiche che fin dall’inizio avrei voluto dare al dipinto mentre cercavo di realizzarlo. Ci sono delle carenze, delle lacune, degli errori di fondo, che ora noto con grande evidenza: la … Continua a leggere

Probabilmente sono sbagliata.

  “Desiderate che vi aiuti, forse”, dice la donna gioviale alla persona anziana che accudisce ogni giorno. Il vecchio tira su lo sguardo dalle sue carte che continua ad accumulare sopra al piano di legno dello scrittoio, osserva per un lungo momento la sua nuova badante che ancora neppure conosce bene, come valutando dentro di sé qualcosa di impalpabile, oltre … Continua a leggere

Abitudini assodate.

  “Ei, Lada”, le dicono a voce alta certe volte. “Vieni qui da noi, avvicinati”. Loro come sempre stanno seduti o appoggiati al muretto intorno alla piazza, senza fare praticamente nulla, se non ridere di qualche sciocchezza che racconta a turno ora l’uno ora l’altro. Lei invece è riservata, sta in disparte da sola, spesso guarda qualcosa sullo schermo del … Continua a leggere

Immaginazione selettiva.

    “Ci sono in giro nuove consapevolezze, idee maggiormente precise rispetto a ieri, definizioni utili al fine di rendere ogni azione praticamente indolore, ed in questo modo trasformare ogni individuo in un organismo capace di sopportare tutto, qualsiasi sacrificio possa servire nel prossimo futuro”. S.R. rappresenta alla platea questi argomenti con una calma quasi fastidiosa, tanto che qualcuno tossisce … Continua a leggere

Faccia senza maschera.

  Mi nascondo, come sempre ho fatto in questi ultimi tempi, perché non voglio che qualcuno guardi ancora con disprezzo la mia faccia. Osservo le altre persone da una feritoia, studio il modo di fare che qualcuno tiene quando sta semplicemente camminando, o mentre parla alle persone che conosce, o nel momento in cui sta riflettendo su qualcosa magari di … Continua a leggere

Non c’è niente di nuovo.

  L’auto di colore scuro scivola lentamente lungo le strade principali del piccolo paese. Qualcuno la nota, perché un modello come questo non lo possiede nessuno tra gli abitanti del luogo, ed anche se certe volte succede a qualche forestiero di giungere per sbaglio fino da queste parti, però è sempre meglio per tutti rendersi conto di chi ci sia … Continua a leggere

Non deve succedere ancora.

  “Lasciatemi stare”, urlo affacciandomi dal davanzale a tutti quelli che stamani si sono riuniti nel cortile sotto alla mia finestra. Sono soltanto i miei vicini di casa, quelli che abitano ai piani superiori, o anche nelle costruzioni accanto alla mia, perché adesso sono proprio stufo di loro, ed è come se non li riconoscessi, non li avessi mai visti, … Continua a leggere