Variazioni minime.

  Ogni tanto mi fermo, mentre percorro avanti e indietro, giusto per smuovere le gambe, il lungo corridoio che collega tutte le stanze del mio ampio appartamento, e mi sorprendo in alcuni casi a pensare certe cose che credevo ormai seppellite nella mia memoria, piccoli particolari che all’improvviso sembrano gettare come una nuova luce sulle vicende a cui si riferiscono. … Continua a leggere

Opinione generale.

  “Mi sento depresso”, fa Toni mentre sembra quasi rilasciare tutti i suoi muscoli sistemandosi comodamente sopra una delle sedie poste quasi a cerchio. Degli altri presenti dentro la stanza qualcuno volge per un momento lo sguardo su di lui, ma qualcun altro sembra ignorarlo del tutto, oppure semplicemente fingere al momento di ignorarlo, sia nei modi o nell’espressione che … Continua a leggere

All’interno di una sola cosa.

  A me non piace stare a casa. Piuttosto preferisco uscire da sola, generalmente di pomeriggio, e camminare senza meta per il centro della mia città, osservando qualche volta le espressioni delle persone che mi capita di incontrare con facilità, ed ascoltando frasi e parole che la gente generalmente si scambia, divertendomi a fantasticare sulle giornate di qualcuno tra coloro … Continua a leggere

Qualità della giornata.

  Il furgone ondeggia come una barca sulla strada statale deserta, e Corrado lo guida mantenendo la sua solita velocità moderata a cui ormai si è conformato da anni, anche in considerazione però delle condizioni imperfette di quell’asfalto, e pure del fatto che in fondo non ha proprio alcuna fretta. La radio accesa in sottofondo accompagna come ogni volta questo … Continua a leggere

Nascosto agli occhi di tutti.

  Fino a quando resto auto-isolato in questo stanzino buio, nessuno può venire a disturbarmi. Attraverso la porta chiusa sento ogni tanto le voci di mia sorella e di suo marito mentre si trovano nelle altre stanze dell’appartamento, e provo piacere nel rendermi conto che loro ci sono, sono presenti in questa casa, probabilmente portano avanti come sempre le loro … Continua a leggere

Difficili equilibri.

  Davanti alle due finestre del suo piccolo appartamento al primo piano dove abita da sempre, Consuelo può vedere, dal lato opposto dalla strada cittadina, un piccolo supermercato, un caffè, ed un laboratorio artigianale di bigiotteria. Sono in quattro a produrre collane ed orecchini là dentro, compreso il proprietario, e da quasi un anno c’è anche un ragazzo alto e … Continua a leggere

Onde libere.

  Sul molo foraneo del porto cittadino, osservando il grande mare azzurro di fronte a me, mentre rimango seduto su un’enorme pietra: “vorrei andarmene”, fo al mio amico che mi sta vicino mentre cerca di pescare sotto costa, a dire la verità almeno fino adesso senza troppa fortuna, usando una sua vecchia canna da lancio. “Non puoi”, fa subito lui. … Continua a leggere

Fuori posto.

  “Ora basta”, fa lui, mentre sistema all’attaccapanni il giubbotto bagnato che si è appena tolto di dosso. Lei è rientrata a casa con l’ombrello già da un’oretta, si è sdraiata rapidamente sul divano del loro salotto, con una striscia di carta inumidita sopra la fronte, cercando di ripensare con calma a tutte quelle cose che in questo periodo le … Continua a leggere

Svendita di idee.

  Cammino senza fretta a fine mattinata sul largo marciapiede che corre lungo il viale alberato, e lascio che questo sole pallido di oggi mi piova addosso ogni tanto, filtrato a tratti dalle fronde e dai rami sopra di me. Mi fermo poi davanti ad un grande negozio di mobili, e cerco del mio amico, che poi è il figlio … Continua a leggere

Debole ricordo.

  Certo, l’alloggio che gli hanno messo a disposizione non è proprio comodissimo, anche se lui è giovane e perciò si adatta bene e velocemente: si tratta soltanto di due stanzette molto alla buona; però, considerato pure che lui deve rimanere soltanto qualche mese a lavorare presso le Ferrovie Nazionali, quella si è subito dimostrata una soluzione decisamente accettabile. Tanto … Continua a leggere

Caramelle scelte.

  “Come state?”, mi chiede dopo i saluti di rito questa vecchia zia a cui sono venuto a fare visita dopo lungo tempo, nel timore, rimandando ancora, di non poterla più vedere in vita, oppure di doverle portare un saluto su un anonimo letto d’ospedale, mentre magari stenta addirittura a riconoscermi. “Sto bene di salute”, le rispondo io dopo averla … Continua a leggere

Finisce così.

  “Vai via, lasciami qui”, urla adesso all’uomo quella ragazza seduta su un gradino che fa da soglia ad un portone chiuso, al bordo della strada, dopo che lo ha visto per caso qualche minuto prima, mentre camminava insieme all’altra, la solita sfacciata che oramai ha imparato a riconoscere persino da lontano. Lui le è venuto incontro quasi di corsa, … Continua a leggere

Fuori da tutto.

  Si tocca un fianco, quindi si gira lentamente, ed è quasi ovvio che avverta d’improvviso un nuovo sottile dolore manifestarsi adesso lungo tutta la schiena perennemente immobilizzata, ma con pazienza infinita attende per un attimo che le ossa i tendini ed i muscoli si assestino, e poi si rimette seduta esattamente come stava poco prima, anche se in questa … Continua a leggere