Lo sconforto

“Non mi piace questo silenzio”, disse lei spostandosi verso la finestra come a cercare di là dai vetri chiusi una fonte di rumore che potesse toglierle quel fastidio. Lui non disse niente, si limitò ad osservarla per qualche minuto, poi si alzò con gesti lenti e misurati, si accostò ad un mobile della stanza e accese l’impianto stereo, lasciando che … Continua a leggere

Un campo da calci

Quando entrai nel campo sportivo così piatto e liscio d’erba rasata, forse appena troppo alta ai margini, ma rada e quasi inesistente nelle zone più calpestate, mi parve subito troppo grande per me, per quei miei piedi piccoli, serrati nelle scarpe troppo nuove, da calcio, appena comperate per l’occasione, soltanto un numero più grandi in considerazione della mia crescita veloce. … Continua a leggere

Giorno qualsiasi

Le facciate dei palazzi precipitano sui marciapiedi, e la folla si riversa lungo le strade per il convegno generale dell’ora di punta. Dall’interno di una grande vetrata un uomo osserva distaccato l’ordinarietà delle cose, lascia che i suoi pensieri seguano un corso proprio per alcuni minuti, infine si alza dalla sua scrivania e raggiunge gli altri. Cerca un’immagine dentro di … Continua a leggere

Il vincitore

“Adesso mi hai stufato”, le dice l’uomo con voce decisa sollevandosi dalla posizione che aveva assunto per effettuare quel difficile rinquarto al biliardo. Di fatto la sua palla ha assunto troppo effetto, va a colpire di lato ed il suo tiro risulta sbagliato anche se non disastroso. La ragazza inizia a piangere, ma con dignità, a piccoli singhiozzi, ed esce … Continua a leggere

Un raro cliente

L’albergo era piccolo, quando arrivava un cliente doveva suonare ripetutamente e a lungo il campanello sopra lo scrittoio, perché la proprietaria, la signora Rosa, era sempre ai piani superiori indaffarata ad aiutare la cameriera. Quel mattino le cose non furono diverse, e l’ingegnere incaricato dalla Provincia di effettuare dei rilievi in quella zona, attese con fiducia che qualcuno rispondesse ai … Continua a leggere

Variazioni di percorso

Di venerdì a Geraldo piaceva tornare a casa a piedi dopo il lavoro. Era una maniera come un’altra per liberarsi da tutti i pensieri e le preoccupazioni che il suo mestiere di ragioniere gli procurava in tutto l’arco della settimana, ed affrontare il riposo del sabato e della domenica con la testa leggera. Dall’ufficio di commercialista, dove lavorava come dipendente … Continua a leggere

Pomeriggio da disperati

La mamma li aveva lasciati nel giardino di casa a giocare; era dovuta uscire per un impegno improvviso, “Una mezz’ora, un’ora al massimo”, aveva detto, e si era raccomandata più di una volta specialmente con Teresa, la figlia più grande che aveva già nove anni, di comportarsi per bene e ad ambedue di fare il più possibile i bravi. Sandrino … Continua a leggere

Senza pretese

Angelica da sola camminava lungo la strada rischiarata dai lampioni installati sul marciapiede. Pareva non ci fosse nessuno in giro a quell’ora, forse il freddo pungente di quella serata aveva richiamato tutti dentro alle case o nei caffè. Due fidanzati, più indietro, si erano baciati, mentre passava, poi ridendo erano entrati dentro a un portone. L’uomo all’angolo l’aveva osservata, aveva … Continua a leggere

Forse ora. O forse mai.

Tutto era già pronto per la partenza. L’agitazione che provocava quell’alzarsi prestissimo al mattino dopo una notte di sonno leggero e senza sogni, la preoccupazione di non aver pensato proprio a tutto, di essersi dimenticato di qualcosa, di non aver lasciato forse l’ultimo saluto a qualcuna delle persone più vicine, di fare davvero oppure no la cosa giusta con quell’atto … Continua a leggere

Solo così

L’uomo stava seduto nel buio del cinema in una delle ultime file, da solo, cercando di svagare la mente con le immagini che scorrevano autonomamente sopra lo schermo. Prima di entrare aveva comprato una bustina di semi di zucca, si era tolto il cappello e si era immerso in quel paio d’ore senza pensieri. Invece quel film noioso pareva andarsene … Continua a leggere

Il ragazzo e la strada.

Le giostre andavano avanti come sempre avevano fatto. C’era stato un periodo di crisi negli ultimi due anni, ma con qualche rinnovamento alle attrezzature le cose adesso sembravano avere ripreso. La vita dietro alle quinte del mio Luna Park era sempre la stessa. Si viveva con la gente, in mezzo alla gente, si cercava ogni giorno di capirne le voglie, … Continua a leggere

La favola dei libri

La piazza del paese era costituita da quattro alberi da palma e due vecchie panchine di ghisa. Le scarse auto che passavano da lì, arrivando da una delle quattro strade principali di quel paese sperduto nella provincia, giravano attorno a quella specie di rotatoria che conteneva quegli alberi e quelle panchine, e sollevando un po’ di quella polvere gialla da … Continua a leggere

Giganti d’argilla

Lara era piccola di statura, ma dietro al bancone del bar che aveva rilevato da due anni in società con tre suoi colleghi, a preparare i caffè ci sapeva proprio fare, era la migliore di tutti: sapeva essere svelta, simpatica, brava, aveva sempre un sorriso per ogni cliente, tanto che nel suo lavoro era giudicata quasi un gigante. Aveva aperto … Continua a leggere

Un disegno felice

Erano stati scelti in due, tra tutti gli operai della fabbrica, per andare ad insegnare il funzionamento del nuovo macchinario, che loro utilizzavano già da più di un anno, nell’altro stabilimento della società. Ci sarebbe voluto un mese, o al massimo due, aveva detto il capo del personale; sarebbero stati spesati di tutto, era un incarico di fiducia, non potevano … Continua a leggere

La vertigine del caso

Ci sono delle volte in cui si perde la capacità razionale, ed altre in cui, anche più semplicemente, si immagina di perderla, ed altre ancora durante le quali si tenta di perdere la maggior parte di quella capacità per avere un alibi con cui suggellare le proprie piccole stupidaggini. Qualche volta poi ci si convince di essere entrati in chissà … Continua a leggere

La saggezza del vecchio

Tutto è già stato spiegato; la comprensione delle cose non ha più scopo: tutto è ormai chiaro, evidente, palese. La libertà che offre il nuovo stato di cose è enorme, e chiunque gioisce in cuor suo dello scopo raggiunto. Solo qualcuno, isolato dagli altri per le più differenti ragioni, non è conscio dei cambiamenti avvenuti. Tra loro un vecchio che … Continua a leggere