Identiche giornate.
Scivolavo in avanti, lungo i marciapiedi, tra le persone come me, tutte incapaci di comprendere appieno quanto stessero facendo. Mi fermavo in un caffè, certe volte, e cercavo nel cameriere una faccia amica da riconoscere e salutare, anche se mi rendevo conto di quanto io fossi soltanto uno tra tutti. Mi incaponivo negli uffici pubblici, cercando di far rispettare i … Continua a leggere