Sopra un’isola sconosciuta.

  Diario. 11° giorno. Ettore, stamani presto, si è mostrato particolarmente vispo ed allegro. Così gli ho messo rapidamente il guinzaglio e la sua mantellina felpata, e mentre gli altri nel camper ancora si giravano nelle brande cercando di dormire, sono uscita fuori con lui per compiere un piccolo giro lungo una delle famose spiagge bianche di questa zona, così … Continua a leggere

Preparazione del pranzo.

  Il piccolo desiderio che ancora provo mi appare nella normalità, senza che si debba mettere in mezzo alcuna diversa aspirazione. Mi guardo attorno e so che quasi a nessuno interessa comunque il mio punto di vista, anche se in fondo tutto ciò sembra piuttosto naturale. Stare in giro così, nel tentativo semplice di apprezzare cose nuove da vedere ed … Continua a leggere

Soltanto tazze di caffè.

  Un grosso furgone si è affiancato al nostro camper questa mattina. Chi guidava ha spento subito il motore, ed almeno in apparenza non si è preoccupato di nient’altro. Dal finestrino abbiamo cercato di osservare se per caso chi era all’interno avesse avuto bisogno di qualcosa, ma nessuno è uscito fuori, e non abbiamo notato alcun particolare movimento nell’abitacolo. Poi … Continua a leggere

Sopravvento.

  <<Non mi ci vedo proprio in quel ruolo>>, aveva detto Renato sorridendo, ma quasi troncando quella conversazione, dopo che il suo amico Antonio gli aveva chiesto cosa pensasse della possibilità di avere dei figli con sua moglie Sandra. Anche lei, un’altra volta che tutti insieme avevano affrontato quell’argomento, si era mostrata quasi restia a parlarne, e la probabile spiegazione … Continua a leggere

Armonia perfetta.

  Anni prima, finiti gli studi, Renato e Antonio, senza prima conoscersi, avevano lavorato assieme. Si erano incontrati tra gli uffici di una impresa di logistica dove erano stati assunti come impiegati in momenti differenti, mostrandosi reciprocamente agli inizi una certa diffidenza, forse anche per una loro naturale timidezza, anche se in seguito si erano ritrovati ad essere relativamente più … Continua a leggere

Carta da bruciare.

  Diario. 10° giorno. Oggi mi sono sentita stanca. Stanca dei miei pensieri soprattutto, ma anche di questo girare in camper senza una vera meta, di questa Bretagna immobile, così struggente, e poi dei miei amici, in apparenza sempre più seri e preoccupati, non so neppure io in fondo di che cosa. Ho guardato fuori dal finestrino, mentre stavamo percorrendo … Continua a leggere

Ritorno rassegnato.

  Diverse volte giro con sospetto ed attenzione attorno al nostro camper avanti di aprire lo sportello e poi rientrare dentro, appena un attimo dopo aver concluso da solo una breve e piacevole passeggiata insieme al nostro piccolo boxer silenzioso che ancora tengo al guinzaglio. C’è un’auto parcheggiata adesso, proprio a poca distanza, e non sento giungere dall’interno del nostro … Continua a leggere

Lotta sociale.

  Spingendoci a nord, e poi piegando con determinazione verso occidente, sembra di respirare un’aria di libertà praticamente sfuggita alla ragione fino ad oggi, almeno tra i muri delle nostre case monotone. La strada asfaltata diventa subito il percorso per un nuovo rinascimento, e gli spazi alle spalle vecchi retaggi di mentalità ferme e incapaci. La gente compatta sfila intanto … Continua a leggere

Nessuna comprensione.

  Diario. 9°giorno. Non ci capisco niente. Sembra che ognuno di noi quattro, dentro questo stramaledetto camper, dica continuamente e con ferma convinzione delle cose diverse dagli altri. Personalmente, giusto per distrarre la mente, mi sono ridotta a leggere in silenzio qualsiasi cosa possa capitarmi sotto agli occhi, e quando proprio non ho altro di cui occuparmi, ad andarmene in … Continua a leggere

Nel vento.

  A volte mi prende un’idea del tutto strampalata, della quale naturalmente posso soltanto sorridere e nient’altro. Velocizzare il tempo di fronte a me quando risulta praticamente odioso da trascorrere, e poi invece rallentare fino quasi a fermarli tutti quei momenti belli e piacevoli che purtroppo raramente si presentano. Il fatto è che provo insofferenza nell’avere attorno delle persone che … Continua a leggere

Racchiuso.

  Aver convinto gli altri, subito prima di intraprendere la via del ritorno, a spingersi con il camper fino alla fine della penisola di Quiberon, per poi dedicare l’ultimo probabile giorno della loro vacanza francese alla città di Nantes, come sembra già deciso da tutti e quattro, rende Antonio orgoglioso delle proprie capacità. Certo, anche aver visitato precedentemente Carnac è … Continua a leggere

Evidenti intolleranze.

  Diario. 8° giorno. Oggi io e Lina ci siamo bisticciate. O meglio, sono io che improvvisamente ho sbottato di fronte alla sua solita espressione da mezzo sorriso, come fossi un’idiota da sopportare e forse anche da compatire. E questo succedeva mentre stavo semplicemente spiegando il mio parere sulla lista degli acquisti da fare nella pescheria di Le Conquet ed … Continua a leggere