Ordinario tornaconto.

Da un po’ di tempo a questa parte,  tra gli amici e i conoscenti che si ritrovano abitualmente al Caffè Centrale, si prosegue a sostenere senza mezzi termini quanto quel certo Marco Lenzi, presente a tutti fino ad un po’ di tempo addietro come una grande personalità brillante, si stia di fatto sempre più dimostrando come un individuo sostanzialmente poco … Continua a leggere

Fratelli per forza.

Ho caldo, urlo a questo tizio che da tutto il giorno sta con me. Forse sarà che ho esagerato con la birra, ma in certe occasioni credo proprio che ci voglia. Era da un pezzo che volevo andarmene un po’ in giro, ma sembra che venga sempre a mancare l’occasione giusta per starsene bene in compagnia e magari ritrovarsi a … Continua a leggere

Scarpe dalla suola di gomma.

Non mi interessa affatto che i miei familiari praticamente mi abbiano reclusa poco per volta in questa stanza; anzi, in qualche modo sono loro grata di avermi ridonato la ricchezza della solitudine. Sono vecchia, ho le mie idee, probabilmente davo noia con i miei modi lenti, e forse tiravo fuori la mia opinione proprio quando non dovevo. Adesso invece me … Continua a leggere

Due storie vere.

Una volta salutata la mamma che ancora non sa niente, lui corre a perdifiato giù per le scale del condominio dove abita, fino ad arrivare a spalancare in fretta quel portone, e poi via lungo la strada anonima, tanto che diverse persone anche solo sfiorate dal suo corpo adesso sudato sotto la camicia, si voltano ad osservare per curiosità cosa … Continua a leggere

Violenza morale.

Credo proprio che tu non abbia considerato attentamente le cose, dice lei seccamente. Sul piccolo palco la luce è calda e la scenografia essenziale: un tavolo di legno e due sedie; il fondale invece è scuro e la superficie opaca e assorbente, come una notte quasi del tutto vera.  Lui sembra non abbia neppure voglia di parlare, eppure dice come … Continua a leggere

Guinzaglio corto.

Il mio capo è in gamba, non ci stanno dubbi. Certe volte, mentre mi è passato accanto, abbassando un po’ la voce, mi sono arrischiato a chiedergli come stia andando con il mio lavoro, e lui mi ha sempre sorriso proprio mentre sembrava interessarsi d’altro, e poi senza guardarmi ha fatto un cenno di assenso con la testa: non preoccuparti, … Continua a leggere

Soffice abitudine.

In paese è stimato da tutti, Oreste Neri, e chi come Nello si è spinto sempre regolarmente fino al suo negozio sapendo di trovare oltre ad un’ottima qualità di frutta e di verdura anche qualche argomento intelligente per scambiare quattro chiacchiere proprio con lui, ora si rammarica nel sapere che la sua malattia ormai neanche gli permette di uscire da … Continua a leggere

Nessuna parola.

Improvvisamente tu muovi il piede in avanti, appoggi lentamente a terra la suola della scarpa sinistra, fletti leggermente la gamba, lasci avanzare il tuo corpo quel tanto che serve per riequilibrare l’insieme, però poi ti fermi, come colto d’un tratto da un forte indicibile dubbio. Lei ti osserva invece con una certa immobile serietà, ma dopo l’attimo in cui ha … Continua a leggere

Fuga in avanti.

Sto nel mio angolo, non voglio certo confondermi con questa massa di confusionari sempre pronti a parlar male di tutti gli altri, e spesso senza neanche avere un motivo valido per farlo. Mi piacerebbe ci fosse più calma, ecco, che si potessero valutare meglio i pensieri ed anche ogni parola, per comprendere più adeguatamente i significati delle cose. Rimango in … Continua a leggere