Ultima volta.

La palestra è sempre la stessa, lui ormai non ha neppure bisogno di ricordare come sono fatte le docce, gli spogliatoi, gli armadietti; anzi, là dentro potrebbe quasi girare dappertutto senza guardare, anche con gli occhi bendati. Da anni ogni giorno un pomeriggio intero di allenamenti, i pesi, il sacco, la panca, insomma i medesimi esercizi di sempre, ed in … Continua a leggere

Decisioni importanti.

  La sorella di Laura resta seduta a parlare con suo cognato. È trascorso del tempo dall’ultima volta, Laura è quasi commossa da quella visita inattesa. Lei è stata all’estero con il suo lavoro, sono diversi anni che vive in una grande città internazionale, ma alcune discussioni durante gli ultimi giorni di vita del loro padre ormai anziano, avevano incrinato … Continua a leggere

Scissioni usuali.

Certe volte non riesco neppure a pensare. A pensare niente di utile, intendo. Me ne sto dentro un locale in disparte con una bella birra, e cerco solo una teoria buona per tirare fuori almeno un principio positivo. Parlare con qualcuno è inutile, si dicono sempre le medesime scempiaggini. Ma anche alleviare i dolori con qualche riflessione consolatoria mi sembra … Continua a leggere

Il ragazzo e la strada. 2.

Non ci sono le tende alle finestre nella sua aula scolastica, eppure il ragazzo se cerca di guardare fuori da quei vetri non riesce a vedere niente, niente che possa essergli utile per scrivere sul foglio di carta a righe almeno qualche frase. Si sente quasi di maledire quel tema attorno al quale l’insegnante li ha obbligati ad esprimersi, ma … Continua a leggere

Verso un’idea.

È ancora buio quando esce di casa. Un passo dietro l’altro, chiuso in un cappotto scuro, direzione la piazza centrale del piccolo paese. La corriera staziona alla fermata con il motore che si sta scaldando, è già aperta l’edicola dei giornali lì vicino, con annessa la rivendita dei biglietti di viaggio per andare fino in città, poche decine di chilometri … Continua a leggere

Soltanto debolezza.

  In questo letto d’ospedale rimango sotto le coperte, avendo cura di tenerle ben tirate fin sopra al mio viso, nascondendomi così alla vista degli altri. Annuso il mio odore qua sotto, lo trovo familiare, caldo, umido di un leggero sudore, rassicurante: forse proprio per questo so di essere vivo. Anche i dolori che provo sono stabili, starmene qui fermo … Continua a leggere

Socialità.

È tutto uno schifo, dice qualcuno per strada. Altri ridono, forse sono soddisfatti del coraggio che hanno dimostrato quelli che si lamentano. Poi a gruppetti tutti entrano dentro al solito caffè del quartiere, ed ogni cosa sembra terminare con grandi pacche sulle spalle e altrettante strette di mano. Alcuni restano in silenzio, paiono disinteressarsi di qualsiasi argomento, ma in definitiva … Continua a leggere

Irripetibile documentario.

Osservo il profilo delle colline, poi guardo il tuo viso, e trovo una meravigliosa continuità che non so neppure spiegarmi. Tu dici qualcosa, io sorrido, mi verso ancora un dito di vino, infine sottovoce pronuncio parole che cercano di chiarire in qualche maniera tutto questo mio pensiero così difficile da descrivere. Però ti alzi dal tavolo dove abbiamo appena cenato, … Continua a leggere

Sodalizio insano.

Marta e Simone si vedono quasi ogni pomeriggio, dentro al solito bar di quartiere. Trascorrono là dentro un bel po’ di tempo, seduti ai tavolini di plastica della saletta sul retro, insieme a tutti gli altri ragazzi della loro comitiva. Si guardano, spesso si sorridono, certe volte appaiono persino ridicoli, anche se loro lo sanno perfettamente; ma è soltanto in … Continua a leggere

Respiro di vita.

Fa freddo fuori, penso, proprio come ogni notte. Non tutti hanno una fortuna come la mia. La grossa caldaia condominiale continua a pompare calore in questo scantinato. È un gioco da ragazzi aprire questo stupido lucchetto ogni sera, e la mia cuccia calda è assicurata. Domattina posso provare a sgattaiolare fuori da qui ancora più tardi degli altri giorni penso, … Continua a leggere

Respiro di libertà.

Sono ferma, dice lei al telefono quasi con calma, mostrando addirittura un pieno controllo della situazione. Anzi, adesso sono seduta, ti ascolto Federico, non sto facendo proprio nient’altro, le mie mani sono ferme, non devi preoccuparti. Solo vorrei che non continuassi a ripetere le medesime cose, sono quelle che mi fanno montare di nervi, mi fanno perdere la lucidità, ma … Continua a leggere

Fuori comunque.

Passa e ripassa con indifferenza davanti alla finestra della sua stanza, la ragazza dai capelli rossi. Durante il giorno, quando è in casa, approfitta al massimo della luce naturale che penetra dai vetri andando a rischiarare le pareti ed i mobili, indifferente al fatto che qualcuno, camminando per i fatti propri là davanti, la possa sbirciare proprio da quella strada … Continua a leggere

Integrità.

La strada di casa mia è stretta, come sono strette le strade di tutto questo quartiere. Quando cammino sul marciapiede piccolissimo devo sempre scendere ogni volta che incrocio qualcuno, perché due persone non riescono a starci. Quando piove poi, tutto si complica per via delle pietre scivolose e degli ombrelli  ingombranti. Spesso ho paura di inciampare, di rimanere con un … Continua a leggere

Memoria impossibile.

Ogni volta che lei passa vicino ad una finestra di casa sente la voglia di uscire, di andare a vedere cosa ci sia e chi ci stia sulla piazzetta in fondo alla strada, e magari capire di che cosa si sta discutendo, o quale sia comunque l’argomento del giorno. Non si può certo sostenere che lei sia del tutto una … Continua a leggere