Niente di sbagliato.

  Dopo una breve pausa, lei doveva dire: <<è colpa sua se ci siamo ridotti in questa situazione>>; e questa era la battuta con la quale si lasciava risaltare un certo fatto, anche con una punta di acredine nel timbro vocale di chi parlava, ed indicando con un dito accusatorio il personaggio grigio e negativo relegato in un angolo del … Continua a leggere

Progetti di futuro.

  Quando Alberto giunge davanti alla casa dei suoi, dopo svariate settimane in cui ormai sta abitando da solo in un diverso appartamento, e persino in un altro paese, pur della stessa provincia, sa perfettamente che in questo esatto momento non è in ritardo, come era suo solito arrivare in situazioni del genere parecchio tempo addietro, quando gli piaceva far … Continua a leggere

Abbraccio tardivo.

  Che cosa importa, in questi anni ormai quasi da anziani, impegnarsi ancora in quelle complesse e particolari attività che ci erano addirittura state additate dai nostri genitori, fin da quando eravamo dei ragazzi, proprio come le uniche possibili, quasi non esistessero in giro praticamente altre scelte, e si dovesse mostrarsi per forza in una certa maniera, bramando il potere … Continua a leggere

Pena di vivere.

  Da dietro le tendine della mia finestra mi fermo ad osservare quasi ogni giorno i pochi passanti che si muovono lungo la strada del mio paese. Di fronte alla mia casa, però, si trova proprio l’ingresso dell’ufficio Postale, e quindi, soprattutto di mattina, si nota facilmente qualche persona che va ad infilarsi là dentro per sbrigare alcune delle proprie … Continua a leggere

Accettazione della realtà.

  Davanti alla Casa del Popolo di Calci nessuno ha più voglia di fare dei pettegolezzi. Gli abitudinari del posto sono tornati ai tavoli del locale per fare qualche mano alle carte, e gli altri davanti al bancone parlano come sempre del gioco del pallone, oppure di politica, o di donne, e di altre sciocchezze del genere. Anche Alberto è … Continua a leggere

Niente da perdere.

  Lui entra dentro al negozio, si guarda attorno, poi si fa incartare qualcosa dall’uomo che sta dietro al banco, mentre intanto prende alcune confezioni da uno scaffale. Non è facile prepararsi qualcosa da mangiare che non sia quasi sempre la medesima cosa, ed Alberto riflette che per molti anni lui in fondo ha sempre pranzato dalla sua mamma, anche … Continua a leggere

Acqua piena di luce.

  Ora sogno di immergermi lentamente nell’acqua del mare, in una giornata piena di sole, nella trasparenza di piccole onde appena accennate. Muovo le braccia con naturalezza, con calma, e raggiungo il largo in un breve lasso di tempo, assaporando un senso di libertà che neppure ricordavo possibile. Ho visto le maschere delle persone che conosco da sempre, in questi … Continua a leggere

Assoluta indifferenza.

  Mi sento così impacciata adesso. Pensavo che le cose poco per volta si sarebbero normalizzate, formando così delle consuetudini quasi prive di qualsiasi inciampo, dopo quello che abbiamo dovuto patire, ed invece in un attimo tutto sembra essere cambiato di nuovo, in questo benedetto Ufficio. Questi due ragazzi, che ci raggiungono da Pisa ogni giorno con la macchina messa … Continua a leggere

Scelte adeguate.

  Si alza lentamente dalla propria scrivania, Lorenza, senza sapere bene neppure che cosa abbia desiderio di fare. In questo momento regna la calma tra gli impiegati, non c’è nessun utente dentro l’Ufficio Postale, e Laura dietro allo sportello sta mettendo in ordine semplicemente qualche modulo, oppure sposta qualche foglio di carta, nell’attesa che giunga almeno un cliente. Si accosta … Continua a leggere

Persona compiuta.

  <<Alberto se n’è andato da casa>>, aveva detto con un filo di voce la madre di Alberto a suo marito. Lui l’aveva guardata per un attimo, come se la stesse vedendo per la prima volta, e poi aveva scosso la testa come per non riuscire a comprendere cosa intendesse dire. <<Ha trovato un appartamento in affitto, ha messo le … Continua a leggere