Schiera di parte.

  Mio padre sul cantiere è sempre inflessibile. Io al contrario non faccio mai il duro con nessuno: sul lavoro ci vado quando posso, ed in genere mi faccio vedere giusto per controllare che tutto proceda secondo il progetto generale, e che le norme di massima siano rispettate dagli operai e dai vari subappaltatori. Lui no; lui si fa vedere … Continua a leggere

Cena indispensabile.

  Lei appare triste, specialmente in giornate come questa; lui invece no, ma forse soltanto perché riesce a fingere meglio. Le dice: dai, usciamo, si fa un giro a vedere chi c’è lungo la strada, e magari ci fermiamo a prendere un caffè. Così escono e trascorrono il pomeriggio in questo modo. Quando tornano indietro la casa è sempre la … Continua a leggere

Apirazioni.

  Non so, forse non è niente. Però c’è questa mano, dico proprio mentre me la sto guardando, stendendola nell’aria. Mi fa male, tutto qua, non la posso muovere come vorrei, e perciò la tengo il più possibile in tasca; ma siccome provo una certa uggia dal polso fino alla punta delle dita, mentre cammino con il mio passo lento, … Continua a leggere

Incontro furtivo.

  Guardo avanti in questi giorni, dice Leo con serietà ma senza dare troppa enfasi alle sue parole pronunciate comunque a mezza voce. Prima o dopo dovrai fermarti, dice lei in un sussurro, dopo che ha accettato di incontrarlo, anche soltanto per una manciata di minuti, in quel locale tranquillo, fuori mano, dove nessuno evidentemente la conosce. E intanto sono … Continua a leggere

Distanze apprezzabili.

  E’ proprio lei, dicono alcuni senza aggiungere altro. Dentro al supermercato, tra gli scaffali, in due o tre poi si voltano con curiosità al suo passaggio, ed uno dice subito a bassa voce, con espressione sincera ma con un tono vagamente canzonatorio, che si stenta perfino a crederci. La donna col suo carrello prosegue impassibile, anche se si è … Continua a leggere

Genesi del muro.

  Ho visto scritto sopra al muro il mio destino. Per questo ho subito voltato lo sguardo verso gli alberi, lungo i giardinetti desolati, al margine di questa piazza, dove le persone spesso si ritrovano, e spesso parlano tra loro, come se soltanto questo fosse il compito fondamentale di tutti i cittadini. Quegli alberi sembrano patiti, i rami rinsecchiti, le … Continua a leggere

Attesa estenuante.

Sono a terra, dice lei. Edo resta fermo a guardarla appena per un secondo, giusto un attimo prima di cambiare canale, poi però gli suona il telefono. Niente di speciale, una raccomandazione per il lavoro di domani da un suo collega, così con una scusa riattacca abbastanza velocemente, sentendosi a disagio, e poi la segue con calma e gli occhi … Continua a leggere

Valore intrinseco.

Sono qua, urlo contro la facciata posteriore del condominio, impiegando tutta la voce che riesco a trovare in fondo al mio respiro. Qualcuno subito si affaccia alla finestra, altri ancora ai terrazzini, ed in certi casi parecchi mi osservano scansando lentamente con la mano quei panni vistosi sistemati sui fili e sopra gli stendini ad asciugare. Li guardo a mia … Continua a leggere

Senza illusioni.

La vedo passare praticamente ogni mezz’ora, dice lui. Così la guardo, ma non per struggimento, o per vedere una volta di più come sia fatta, oppure indagando come riesca a muoversi con i suoi abiti sempre impeccabili. L’osservo, naturalmente senza farmene accorgere, e lo faccio soltanto per cercare di comprendere, tramite quei suoi passi cadenzati lungo il nostro corridoio, che … Continua a leggere