Incertezze permanenti.

  Non saprei. Difficile scegliere qualcosa se non sei abituato. Così resto perplesso, e ogni giorno vado avanti soltanto per abitudini, mantenendo una stretta monotonia nei comportamenti, generalmente disinteressandomi di tutto quello che non conosco, e frequentando sempre le medesime persone. Ho un fratello che vive con la sua famiglia poco lontano dalle mie due stanze scalcinate in affitto, così … Continua a leggere

Vuoto.

  Ridono, quando sono insieme. Gli altri per esempio hanno sempre un’immancabile birra con cui gingillarsi, ma loro due no, a loro sembra che basti poter stare all’aria aperta e scambiare le riflessioni più sconclusionate che riescono a tirar fuori quando si ritrovano. Li guardano ogni tanto, ma in fondo tutti nel gruppo si sonno abituati al loro comportamento: inizialmente … Continua a leggere

Calmo viatico.

  Inizialmente doveva pensarci, almeno certe volte, e fare ogni cosa quasi per una auto imposizione, come una decisione ormai presa una volta per tutte; ma adesso, dopo tutto questo tempo, le viene assolutamente naturale, come qualsiasi altro gesto che si compia senza neppure riflettere. Sono trascorsi ben dieci anni da quando lui se n’è andato, quasi senza lasciarle una … Continua a leggere

Come gli altri.

  “Non mi sento bene”, dico a tutti i colleghi che in questo momento sembrano contenti di essere quasi arrivati alla fine dell’orario di lavoro. In quattro si voltano verso di me, mi scrutano, mi chiedono qualcosa, ed io intanto mi accascio leggermente sulla mia scrivania. Qualcuno mi solleva delicatamente la testa, gli altri si accostano e fanno delle domande, … Continua a leggere

Rapidamente vita.

  Presto. Oggigiorno non si può certo permettere con indifferenza che per una sciocchezza qualsiasi si debba impiegare del tempo. Si deve affrettare ogni aspetto, tutto deve essere compiuto alla svelta, non si può gettar via le ore e le giornate con delle semplici cose per le quali è sufficiente impiegare appena qualche minuto. Lei scende le scale, è cosciente … Continua a leggere

Argine a tutto.

  L’acqua che scorre in questo punto si vede subito che ha molta forza, anche se con questo buio serale di pioggia continua e sottile riesco soltanto a vedere l’onda schiumosa che forma il ruscello vicino alla strada, al margine della quale sto fermo in questo momento, senza provare nessuna particolare tensione. Conosco questo luogo, so perfettamente che più a … Continua a leggere

Almeno per oggi.

  Il bambino sale ancora una volta la piccola scala dello scivolo nei giardinetti di quel quartiere, anche se oramai non ride quasi più mentre si lascia scorrere per quell’attimo di tempo che dura il divertimento lungo la breve striscia metallica ben levigata. Suo padre, seduto sulla panchina vicina, legge senza interesse qualche articolo di un vecchio giornale che ha … Continua a leggere

Volontà soffocata.

  Lo so che è colpa mia. Oramai mi avete convinto: se le cose proseguono ad andare così la responsabilità non può che continuare a ricadere sopra di me. E nonostante io sia sicuro che per tutto ciò che succede tante giustificazioni si troverebbero facilmente se soltanto si avesse la volontà di cercare i motivi ispiratori, non ho comunque più … Continua a leggere

Bastare a se stessi.

  Ormai trascorro da sola quasi tutto il mio tempo. Non voglio dire che siano diventate carenti le occasioni per stare con gli altri, è soltanto che spesso non sono d’accordo con le cose che mi vengono dette quando sono insieme a loro, e non riesco ad essere così accondiscendente da sorridere a tutti e dire sempre di sì. Preferisco … Continua a leggere

Aggiornamento di stato.

  La televisione continua a ripetere da stamani le medesime notizie, forse nel caso in cui qualcuno si fosse distratto, magari mostrando una evidente incapacità a lasciarsi debitamente informare. Nel corridoio degli uffici pubblici lui continua a cercare una specifica bacheca chiusa con delle vetrine, in cui gli hanno spiegato esserci affissi degli elenchi cartacei riportanti probabilmente anche il suo … Continua a leggere

Voci di corridoio.

  “Le sento, le ho sentite anche stamani, mentre stavo a casa da solo”, dico con una certa irruenza al medico che prosegue a guardarmi con espressione dubbiosa, come se io fossi capace di esprimere soltanto delle sciocchezze. “Sono qui, dentro di me, queste voci, e sembrano di persone che ogni volta continuano a parlare tra loro, tanto che io … Continua a leggere

Divise per secoli.

  “Sono una moglie”, immagino di dire con voce ferma in mezzo agli individui che mi circondano. “So stare al mio posto, anche se ci sono persone che fanno di tutto per scardinarmi da questo ruolo”. Forse non c’è alcuna necessità di ribadire ogni giorno quello che siamo, penso poi in un secondo momento, magari mentre sbrigo qualche faccenda casalinga. … Continua a leggere

Buon andamento aziendale.

  Torna facile dare appuntamento senza alcun preavviso ad una persona già forse impaurita dalle voci che corrono ultimamente in azienda, chiedendole perentoriamente di farsi vedere negli uffici della direzione al termine dell’orario del suo turno di lavoro. Lui è uno di quei dipendenti ormai segnato, che va costretto a dimettersi, o almeno lasciare alla svelta quel suo ruolo di … Continua a leggere

Precipizio.

  “Si sta consumando lentamente”, dico con una voce appena sussurrata a questa nostra vicina di casa che oggi è passata a vedere come possono andare le cose dopo il lungo periodo di ospedalizzazione di mia moglie. “D’improvviso tutto diventa una sciocchezza, al confronto”, le dico; “ed in certi momenti sembrano venire a mancare perfino le forze per continuare ad … Continua a leggere

Mai più.

  “Non ci sto”, dico sottovoce agli altri di getto, senza neanche aver capito del tutto quanto propongono. Generalmente parlo poco, resto in compagnia con questi ragazzi quasi più per abitudine che per una voglia effettiva, perché sinceramente la cosa che a me in assoluto piace di più è quella di rimanermene in giro da solo, e non sentire sempre … Continua a leggere

Originali nascosti.

  La donna senza fretta cammina lungo il marciapiede, si sofferma ad osservare una vetrina quasi distrattamente, poi prende una decisione. Entra nella piccola gioielleria con fare piuttosto deciso ed un immancabile sorriso raggiante sulla faccia. È ben vestita, capelli in ordine, ed un trucco leggero sopra la sua espressione, con un rossetto velato sulle labbra, da gran signora. Si … Continua a leggere

Conforto necessario.

  “Non mi sento bene”, dice lui con la sua voce di circostanza, osservando qualcosa nel vuoto mentre sta seduto di fronte alla vetrata del soggiorno che rimanda i bagliori rossastri del sole al tramonto. Lei non risponde, rimane appoggiata con la schiena sulla sua comoda poltrona, a cercare con gli occhi fissi in avanti le aree di variazione quasi … Continua a leggere

Sempre imparare.

  Spalanco la porta del mio appartamento, poi la richiudo a chiave alle mie spalle, quindi con tutta calma prendo le scale condominiali e scendo giù per i tre piani che mi separano dalla strada. Appena fuori dal portone del palazzo mi guardo attorno lungo il marciapiede deserto, accendo meccanicamente una delle mie sigarette, quindi prendo alla mia destra, senza … Continua a leggere

Ancora persone.

  Non ho niente da nascondere, dico quasi a me stesso mentre noto che dei ragazzi si sono avvicinati al mio giaciglio improvvisato, in questo angolo nascosto della piazza. Un tempo le cose andavano bene, vorrei quasi dire loro; avevo una casa e anche un lavoro, e tiravo avanti come tutti. Poi le cose si sono imbrogliate, ma questa storia … Continua a leggere

Grave.

  In piazza ci sono tutti, i conoscenti e le facce amiche di sempre, naturalmente; ma anche tante persone curiose, che nessuno si attenderebbe di vedere in occasioni di questo tipo. Sul palco suonano i ragazzi per allietare la giornata, ed intanto si distribuiscono in giro le copie del nuovo giornale, accettando qualche offerta da parte di chi sta apprezzando … Continua a leggere