Giornate ordinarie.

Ecco, escono insieme da casa, come sempre a quest’ora peraltro. Lui sicuramente pensa che forse ha indossato una giacca troppo pesante, considerata la temperatura mite di questa metà pomeriggio, lei muove le labbra per dirgli che sicuramente si è vestito in maniera troppo pesante per il clima che è. Si guardano attorno, danno ambedue una lunga occhiata in tutte le … Continua a leggere

Diritto di parola.

Mi avete profondamente stufato, dico a voce alta dalla mia finestra del quarto piano, riferendomi alla confusione di gente e di traffico lungo la strada di fronte. Probabilmente nessuno può sentirmi, immagino, il rumore così forte copre qualsiasi altra cosa, ma in ogni caso io continuo a guardare quelle persone che corrono di qua e di là e sento dentro … Continua a leggere

Veri valori.

Sono tutti così, magari ti stanno apparentemente a guardare, ma in realtà neppure ti vedono. L’anziana donna si lamenta con la sua vicina: mi hanno dato una spinta mentre camminavo sul marciapiede, sono caduta in mezzo a diverse persone che fortunatamente mi hanno soccorsa, e così ho potuto rialzarmi, solo una sbucciatura sopra un ginocchio, niente di grave, anche se … Continua a leggere

Cambio di vita.

Devo spostarmi, penso; ormai lo hanno capito che passo qui quasi ogni notte. Lo so che sarebbe forse meglio lasciarmi portare dentro facendomi beccare con le mani dentro una borsa di qualche signora, oppure fare il furbo al mercato, però mi farebbero subito un processo per direttissima, e in un paio di giorni sarei di nuovo fuori a ricominciare tutto … Continua a leggere

Oltre se stessi.

In certi giorni esco di casa, costeggio il marciapiede a fianco della mia strada, e proseguo oltre uno scalcinato muro di mattoni accanto ad un giardinetto che si allarga subìto dopo. Attraverso il viale in prossimità del semaforo, poi vado ancora avanti, lungo alcune costruzioni anonime, fino ad arrivare davanti ad una vecchia casa ormai disabitata, dai muri tutti ingialliti … Continua a leggere

A volte può darsi.

Può darsi delle volte che lei durante la notte si alzi dal letto, vada in cucina, si versi un po’ d’acqua da bere, e osservi fuori dalla finestra le luci dei lampioni lungo la strada, restando come colpita da quel chiarore rosato nell’aria dato dalle lampade del casello autostradale poco lontano, osservando tutto quanto dal suo piccolo appartamento periferico dove … Continua a leggere

Alla moda del nuovo chef.

Devo impegnarmi a fondo per essere maggiormente determinato, pensa Gino durante quel primo giorno in cui deve affrontare la sua nuova occupazione come cuoco del ristorante “Il pepe rosa”. Gli hanno detto che non è facile andare d’accordo con il resto del personale che in quel locale ci lavora già da anni; e magari, immagina Gino, proprio per questo il … Continua a leggere

Quasi per sempre.

Si rifiutavano quasi ogni volta i gesti eclatanti di distensione, non ce n’era affatto bisogno, almeno non quando eravamo impegnati nella ricerca di una linea obiettiva da tenere tra noi. Non eravamo d’accordo su niente, era chiaro, ognuno doveva per forza tracciare una linea distintiva per tenere separate le aree di pensiero utilizzate. Però si sfociava con facilità in quella … Continua a leggere

Vicino al mare.

Il punto di osservazione, dall’alto della sua abitazione, è senz’altro invidiabile: da lì si vedono tantissime cose, ma soprattutto si tiene sott’occhio quasi interamente la strada centrale del centro abitato che, scorrendo proprio di fronte, degrada lentamente da lì fino al mare, costituendo generalmente la passeggiata quotidiana per quasi tutti i suoi compaesani. Lui, sul suo terrazzino di casa all’ultimo … Continua a leggere

Perfetto.

Il primo giorno non accadde quasi niente, tutti si limitarono a fingere indifferenza anche se era evidente quanto apparisse un comportamento poco consono a quanto si respirava nell’aria. Anche il giorno seguente pressappoco tutto fu uguale, senza alcun risultato tangibile; ma soltanto durante il terzo appuntamento qualcuno con determinazione riuscì a dire che era assolutamente il caso di prendere una … Continua a leggere

Basta una volta.

Qualche volta Mauro sembra nervoso, abbassa la testa, sembra quasi altrove, perso in pensieri indecifrabili dei quali forse è più una vittima che un vero attore. Ed anche se provi a chiedergli qualcosa, generalmente lui risponde a monosillabi, quasi sottovoce, scansando vistosamente ogni possibile replica che ognuno in fondo potrebbe tranquillamente contrapporgli. Tutti dicono di lui che nell’insieme sia una … Continua a leggere

Tra le cose dimenticate.

Nel piccolo ingresso del mio appartamento c’è uno specchio verticale alto quasi quanto me, ed essendoci una poltroncina proprio di fronte, certe volte mi siedo lì,  a guardarmi riflessa, fino quasi a stancarmi. Accanto rimane ben chiusa la porta che dà sulle scale condominiali, e così certe volte sento passare sul pianerottolo i miei vicini che escono, che vanno a … Continua a leggere

Diversamente convenzionali.

Alla fine, dopo innegabile incertezza, lui si è seduto alla lunga tavola cerimoniale scegliendo un posto qualsiasi, senza stare neppure troppo a controllare chi tra tutti gli invitati si sarebbe trovato vicino, preoccupandosi piuttosto e soltanto di restare abbastanza al di fuori dagli obiettivi delle macchine fotografiche e da ripresa, pronte ad immortalare qualsiasi minima mossa degli sposi durante quel … Continua a leggere

Lentissimamente.

Sono uscito dal ristorante dove quasi sempre alla domenica consumo il mio pasto di mezzogiorno, ed ho pensato immediatamente ma con leggerezza a che cosa avrei potuto fare in quest’immediato dopo pranzo: però non mi è venuto a mente niente di particolare di cui interessarmi, così ho semplicemente camminato in lungo e in largo per le strade del mio quartiere, … Continua a leggere

Spuma leggera di un piccolo dolore.

  Quando esco di casa, in genere vado a sedermi ad uno dei tavolini di plastica al circolo degli sportivi, nei pressi del piccolo stadio del mio paese. Non è che mi interessi qualcosa degli sport, però lì mi conoscono tutti, mi dicono delle cose da ridere e spesso mi offrono da bere una spuma all’arancia. Mi piace molto rendermi … Continua a leggere

Punto di vista.

  Lui era scivolato lentamente in mezzo a tutti, aveva abbassato la falda del cappello quasi come fosse uno famoso che cerca di non essere riconosciuto, ed aveva camminato tra la gente con il massimo di naturalezza. Ci volevano delle fotografie, pensava, delle istantanee che immortalassero quella situazione di incertezza, di mancanza di comprensione, di senso di smarrimento che pareva … Continua a leggere

Interpretazione dei segni.

Se chiudo gli occhi vedo spesso una linea che cerca di congiungere due punti distanti, ma praticamente senza riuscirci. Resto come leggermente appoggiato ad una panchina sul ponte del piccolo traghetto che mi sta portando sull’isola, e mi godo questo sole invernale nell’assenza quasi completa di vento. Ho notato un ragazzo passare più volte da questa parte di nave, lui … Continua a leggere

Crepuscolo.

Intorno a lei praticamente non c’è niente. Guarda avanti a sé come aspettandosi di vedere un elemento che forse le somigli, o che magari abbia una qualche relazione con qualcosa di se stessa, ma di fatto continua lentamente soltanto a camminare, senza neppure sapere di preciso verso dove. Niente ha importanza in una giornata come questa, nulla serve per modificare … Continua a leggere