Svuotato dal vento.

                         Oltre il vecchio muro di pietra in fondo alla strada non c’è più niente, se non un gruppo di case popolari tutte un po’ simili, dai colori attorno ad un indefinibile grigio-giallino levigato dal tempo. Alvaro se ne sta in piedi vicino alla finestra sopra una sedia che ha coperto con un giornale … Continua a leggere

Ritratto.

                         Alla fine lei resta seduta in cucina, accarezzando come fosse il gatto la sua vecchia sciarpa di lana appoggiata alla spalliera di una delle sedie. Devo uscire, mormora tra sé; indossare la gonna, la camicetta, un soprabito, le scarpe adatte, fare una lista delle cose che servono, ricordarmi le chiavi, il sacchetto della … Continua a leggere

Misteri consueti.

            Osservo il nulla che credo di avere attorno mentre percorro a piedi la strada circondata da case quasi tutte uguali, che immette in poche decine di metri al piccolo vecchio centro di questa città. Qualcuno ha osservato il mio passo lento, ma non me ne sono dato peso, ognuno ha il diritto di incuriosirsi … Continua a leggere

Fine di un’epoca.

                       Liliana spesso prova un’ansia, una specie di frenesia: vorrebbe quasi correre, spingersi oltre, fare in fretta, come non ci fosse più tempo o quasi che tutto le sfuggisse di mano. Durante il giorno certe volte le pare di non avere neppure la possibilità di riflettere, così rimanda tutto alla sera, quando si sarà coricata … Continua a leggere

Migrazioni di ricordi.

                        Le giornate si sono fatte lunghe, e il caldo adesso si fa già sentire, pensa il vecchio Luigi osservando di là dai vetri le piccole foglie verdissime degli alberi e dei cespugli nel giardino. Forse potrei andarmene, riflette, magari in questo periodo, proprio in una giornata simile a questa. Partire, ecco, senza neppure … Continua a leggere

Amore di mare.

                         Immagino le orme dietro di me, impresse sulla sabbia umida quasi in una linea ordinata e regolare, forse soltanto leggermente ondeggiante, mentre continuo a camminare sulla riva del mare deserto evitando con accuratezza di voltarmi indietro,  ad osservare la cruda realtà. Cammino senza una meta, cerco di godere del sole e di questo … Continua a leggere

Spontaneità.

  Mi sono sforzato, dice lui all’altro. Ho cercato dentro di me tutto quello che avevo da offrire. Certo, qualche volta mi sono anche lasciato andare completamente, ma poi ho sempre ritrovato in fretta tutta la lucidità che serviva per riuscire ad essere il più possibile profondo, sincero, all`altezza. Però con lei non è mai stato facile, dice ancora. Quella … Continua a leggere

Quadro d’insieme.

             L`immagine d`insieme, questo ciò che conta. Puoi girare per strada ed osservare tutta quella gente che corre, che si affanna, che sta perennemente alla ricerca di chissà cosa; e anche quella formata da individui che invece non capiscono ancora un bel niente, e restano lì, inebetiti, e tutto ciò che sanno fare è guardarsi … Continua a leggere

Incomprensibile. 2.

  La vecchia corriera ogni volta che intercetta una buca pur piccola nel tragitto che compiono le sue grosse ruote di gomma rotolando sopra l’asfalto, ha una vibrazione rumorosa di vetri e ferraglia, quasi un lamento stridente. Lei siede apparentemente tranquilla sul sedile della vettura, e segue con convinzione la successione dei propri piccoli gesti abitudinari di ogni giornata. Quasi … Continua a leggere

Frequentazione insana.

  Non ci vuole molto, è sufficiente costeggiare tutto il marciapiede lungo la strada principale, poi girare a destra, fingere di entrare in quel caffè che rimane proprio all’angolo, e invece proseguire per altri trenta metri circa, fino ad arrivare al portone perennemente aperto di quel condominio. Così fa il signor Effe, più o meno tre volte alla settimana. Lei, … Continua a leggere

Giornata incompleta (cortometraggio n. 4).

                       Sto qui e penso. Potrei occuparmi di tante cose, talmente tante che mi confondono e non mi lasciano decidere. Il mio cane bastardo dorme in un angolo. Infine esco, porto anche lui, al guinzaglio, e vado subito ad infilarmi in un locale senza pretese, dove giocano a carte, e mi faccio servire una piccola … Continua a leggere