Nulla sarà più dimenticato.

                         In un angolo della stanza c’è una branda. Mi sdraio, negli ultimi tempi ho dormito sempre e soltanto dove è capitato, sentire adesso un letto morbido sotto di me è qualcosa che non credevo più neanche possibile. Credo che il mondo mi dimostri costantemente la sua ostilità, questa è una cosa che penso … Continua a leggere

Pensieri immutabili.

                         Alex era sicuro di aver agito d’istinto quando aveva colpito con quel forte pugno il volto del suo amico, dentro al locale dove andavano spesso a parlare e a bere una birra in pace dopo il lavoro. Non c’era stato neppure un vero motivo per quella insolita reazione che lui aveva avuto a … Continua a leggere

Mendicando qualsiasi identità.

                         Sono qui, da solo, e mi guardo attorno mentre resto seduto sopra un gradino, pensando a quanto io sia inutile agli altri, anche se non è del tutto colpa mia. Posso restare qui, posso andarmene da qualche altra parte, le cose non cambiano, tutto resta identico all’impostazione che la mia vita ha preso … Continua a leggere

Scena n. 20. Il riscatto.

            Il faro impietoso illumina il palco dall’alto, rendendo visibile un leggero velo di polvere che sembra aleggiare, come sospeso, nell’aria calda e densa di tutto il proscenio. In platea c’è silenzio, tutti attendono l’ingresso del primo attore, lui, dietro le quinte, ha ripassato fino ad adesso tutte le parti del pezzo che dovrà recitare, è … Continua a leggere

Il meccanismo di un gesto.

                         Avevo sceso le scale quasi di corsa, la fretta di ogni giorno inviava brevi segnali alle gambe e poi giù fino ai piedi; avevo quasi aperto del tutto il pesante portone condominiale, ero riuscito quasi a sentire sfiorarmi la faccia dall’aria più fresca che correva lungo la strada; ero fuori, praticamente, già proiettato … Continua a leggere

Un pezzo di cielo sul muro.

                        Guardo il muro in fondo alla strada, e poi volgo lo sguardo più in alto, dentro a quel cielo trasparente, con tutte le stagioni che vi si rincorrono dentro, e le nuvole, in ogni periodo, ora bianche ora grigie, senza fermarsi. Vengo qui sistematicamente ogni giorno nel pomeriggio, mi accompagna mia madre, o … Continua a leggere

Invariabilità delle cose ormai definite.

                         Andrà a finire male per me, ne sono sicuro, avevo detto sperando che qualcuno mi ascoltasse, che ci fosse almeno uno pronto a recepire quelle parole, a interpretarle, a dirmi che non era affatto il caso di fare discorsi del genere, di abbattermi così, di immaginare tutta la realtà in maniera così negativa. … Continua a leggere

La vita vicina (ripresa cinematografica n. 5).

                         Un uomo cammina senza una meta cercando dentro di sé un minimo di tranquillità e soprattutto il coraggio per tornarsene a casa. C’è un locale quasi in fondo alla strada, così entra dentro senza alcuna intenzione, giusto per dare un’occhiata. Mentre si sistema seduto al bancone conta gli spiccioli che gli rimangono dentro … Continua a leggere

Scriverò un libro per questi quattro imbecilli.

           Immobile, sdraiato su questo vecchio divano, osservo la luce del giorno che filtra con garbo dalla tenda della grande finestra. Mi sento completamente indolenzito, la mia mano sfiora il tappeto sul pavimento, avverto la pelle sudaticcia e fastidiosa sotto a questa camicia piena di grinze, e un gran mal di testa mi martella le tempie. … Continua a leggere

Senza neppure certezza del nome.

              Avevo avvertito un bisbiglio nel buio della camera da letto, qualcosa di strano, tanto da rendermi inquieto e non permettermi più di dormire. Così mi ero alzato, avevo acceso la lampada e girato a lungo dentro alla piccola stanza di quella pensione, poi mi ero seduto. Non c’era niente che giustificasse un rumore come quello che avevo sentito, … Continua a leggere

Ingiustificata solitudine.

                       Alcune conoscenti si erano fermate da me per chiedermi di uscire assieme a loro, ma io avevo risposto, con apparente dispiacere, di non sentirmi troppo bene, e per questo preferivo rimanere a casa, perlomeno quel pomeriggio. Dopo qualche insistenza loro avevano acconsentito alla mia volontà, ma se ne erano andate soltanto promettendo, sia a … Continua a leggere

Una donna con la sua bicicletta (ripresa cinematografica n. 4).

              Non è successo niente, pensavo osservando quei curiosi che continuavano ad avvicinarsi a quel punto della strada dove la donna in bicicletta era caduta, senza peraltro farsi troppo male. Alcuni l’avevano subito soccorsa, altri erano sopraggiunti velocemente ad osservare i primi, anche se io continuavo a pensare che non ci sarebbe stato affatto bisogno di tutto quel trambusto. … Continua a leggere