Verso una dimensione dissimile.

                         In silenzio, dentro una stanza vuota, aspetto. Lo so che forse non accadrà un bel niente, che oltre la porta chiusa c’è soltanto un’altra stanza vuota e altro silenzio, eppure resto in attesa degli eventi, come se qualcosa dovesse pur accadere, indipendentemente da tutto ciò che mi immagino, indifferentemente dalle mie convinzioni.  Poi … Continua a leggere

La forma della realtà.

                         Colmo di monotonia ero uscito da casa, ma fuori non c’era niente di diverso rispetto a qualsiasi altro giorno. Avevo girato a caso lungo le strade, poi mi ero accostato alla vetrina di un negozio di bigiotteria, ad osservare qualcosa che a dire la verità non mi interessava neppure. Gli oggetti esposti parevano … Continua a leggere

Contesto metropolitano.

  Ronny sottovoce aveva detto frettolosamente qualcosa a Ferdinand, qualcosa che Stephen non era riuscito a comprendere, percependo soltanto la leggerissima risata di quest’ultimo, ma tutto ciò gli era già sembrato sufficiente per sentire anche dentro di sé un pizzico di buon umore. Gli piaceva stare lì ad attendere il sonno, tutti e quattro coricati ognuno nella sua branda appoggiata … Continua a leggere

Oltre il giudizio.

                         Mi gira la testa, dice la donna mentre sta in piedi sulla grande terrazza all’ultimo piano di quel grande palazzo dove abita da quasi due anni. L’altra, vicino a lei, la osserva per qualche momento in silenzio; abita anch’essa in un appartamento di quel caseggiato, e loro due si incontrano lì, certe volte, … Continua a leggere

Immotivatamente straniero (ripresa cinematografica n. 11).

                          Giro per strada immaginando che da un attimo all’altro qualcuno si metta a gridare e a inveire contro di me. Però, osservo con attenzione tutto il marciapiede, e sinceramente mi pare che nessuno tra quelli che camminano di fronte ai miei passi, abbia questa intenzione, almeno per il momento. Sospetto comunque, peraltro … Continua a leggere