Solamente un ragazzo a cavallo.

                         Non so, dice lei; forse ci potrei pensare. E’ strana certe volte Rita quando parla di alcuni argomenti. Non riesci a capire se una cosa le vada oppure no, pensa lui mentre guarda da qualche altra parte per non dimostrarle di essere leggermente deluso. Certe volte lei lascia delle pause piene di interrogativi, … Continua a leggere

Piccoli spostamenti. 2.

                         Sono sempre più convinto che voi abbiate tutti torto, penso, che non valga neppure la pena di stare ad ascoltare le vostre parole, le spiegazioni insensate che riuscite a mettere assieme. Osservo la strada che scorre sotto alla mia terrazza, e mi viene da ridere nel vedervi piccoli, sempre di corsa mentre vi … Continua a leggere

Donna di fiume.

                         La casa sul fiume pareva come solcare incessantemente le acque, indirizzando la prua non verso una vera e propria direzione, ma quasi auspicando un mare remoto che doveva esserci per forza laggiù, da qualche parte, in fondo a quella corrente. Lei dalla finestra del primo piano osservava il tremolare dell’erba lungo la riva, … Continua a leggere

Questo steccato cadente (dialogo n. 9).

                         Il vecchio sta fermo sopra la veranda mentre osserva Peter che si avvicina costeggiando un tratto ancora in piedi dello steccato di fronte. Non pensa niente in particolare, sa soltanto che tra poco rientrerà in casa per versarsi un altro bicchiere di vino rosso. Peter lo osserva distrattamente camminando con lentezza, e ad … Continua a leggere

Incontro.

                         Cesare era entrato dentro al portone del palazzo dove abitava, lo aveva richiuso alle sue spalle, poi era rimasto lì, indeciso su ciò che aveva veramente voglia di fare. Qualcuno, proprio in quel momento, era sceso di fretta lungo le scale di quel palazzo, aveva percorso quel tratto di ingresso rallentando l’andatura, guardato … Continua a leggere

Involucri concentrici.

                         Avendo comunque coscienza che stavo dormendo, ho fatto un sogno talmente realistico da avere paura che il mio risveglio ne neutralizzasse ogni esperienza acquisita. Infine, com’era del tutto inevitabile, la giornata ordinaria ha preso come sempre il sopravvento sul resto, e così mi sono fatto la barba, mi sono vestito, e come ogni … Continua a leggere

Una donna con la sua bicicletta. 2.

                         Soltanto pochi anni fa tutto mi sembrava ancora possibile. Avevo acquistato una bicicletta nuova, ed avevo iniziato a girare per tutte le strade di questa città che, per un motivo od un altro, non ero stata capace in tanto tempo di frequentare. Voltavo un angolo ad un incrocio, e improvvisamente scoprivo una prospettiva … Continua a leggere

Dialogo n. 8. Due, forse come altri due.

                         Mi sento immerso in una situazione che non mi appartiene, eppure non ne soffro, credo anzi di poter sopportare a lungo tutta questa angoscia sottile che provo nel guardare gli altri, ascoltando perfino quelle risapute giustificazioni di chi si è adattato benissimo a tutto, e spesso sente anche il dovere di spiegare i … Continua a leggere

Visite in ospedale

                         Gyorgy sta assolutamente immobile nella sua posizione, anche se sa che stasera non è stato legato al suo letto come in genere capita. Sente il tepore del suo stesso corpo, e questo basta a rassicurarlo, forse non ci sarà alcuna necessità di farsi del male, pensa, come è successo in altre occasioni. Tra … Continua a leggere

In mezzo a tutto.

                         Respiro con maggiore profondità, cerco di calmarmi dopo che ho colpito a mani nude, con una violenza che adesso, dopo pochi minuti, quasi non mi riconosco neppure, qualcuno che in fondo, forse semplicemente, proprio come me, stava immerso in questa calca incredibile. Sono convinto di aver messo in quel colpo tutta la rabbia … Continua a leggere

Nascostamente

                        L’uomo ha come un gesto di stizza quando si rende conto, pensandoci, di ciò che in quel periodo gli sta capitando; poi, come ogni giorno, terminato il suo orario di lavoro, prosegue a camminare lungo la solita strada per tornarsene a casa. Inutile anche solo immaginare di scrollarsi di dosso tutte le preoccupazioni … Continua a leggere

Dialogo n. 7. Al termine del giorno.

                      Mi recavo da lei due o anche tre volte la settimana. Andavo la sera, dopo cena, passavo per sentire come stava, se aveva bisogno di qualcosa; mi lasciavo servire il caffè e mi trattenevo a parlare, qualche volta anche a guardare qualche programma alla televisione. Suo marito, Franco, il mio amico di sempre, era … Continua a leggere

Un attimo solo.

                        Federico, dodici anni tra poco più di due mesi, corre a perdifiato dietro al pallone calciato in malo modo da un suo compagno di scuola, mentre insieme stanno giocando ai giardinetti del quartiere, durante un pomeriggio qualsiasi. Con gli occhi, lo segue rotolare mentre inizia ad attraversare la strada e, nella fretta di … Continua a leggere