Scelte obbligate.

  Mio padre, dal periodo in cui dalla ditta per cui lavora come autista gli hanno consegnato un autocarro nuovo, ha atteso ovviamente ancora qualche giorno, ma subito dopo mi ha portato con sé per farmi vedere tutte le attrezzature di bordo in quel mezzo, e per spiegarmi anche alcune caratteristiche importanti. Mi sono sentito orgoglioso di lui, era la … Continua a leggere

Sospesa e inspiegabile.

  Lei per qualche tempo era stata una moglie. Non tantissimi anni prima, appena una decina o poco più, quando aveva conosciuto per caso un uomo affascinante, una persona che perlomeno era apparsa tale ai suoi occhi, e con cui aveva desiderato da subito condividere la propria esistenza. Ma lui dopo poco si era dimostrato differente da ciò che le … Continua a leggere

Nuova giornata.

  Con lo sguardo offuscato da un evidente principio di stanchezza, mi appoggio al bancone del ricevimento, mentre svolgo il turno di notte al portierato dell’albergo dove lavoro, e all’improvviso, senza averne avuto in precedenza neppure un sentore, mi trovo davanti questa strana prostituta che oramai conosco da tempo, la stessa che viene ogni tanto a trovarmi e a prendersi … Continua a leggere

Accaduto davvero.

  Sono entrato nell’aula scolastica dietro le spalle della maestra, ed ho atteso paziente che lei si sedesse alla cattedra, e che tutti quei ragazzi di fronte si accomodassero nei loro rispettivi banchi. Naturalmente in mezzo a quelle tante espressioni diverse ho cercato subito Paolo con lo sguardo, e l’ho notato intento a sistemare qualcosa tra suoi quaderni e tra … Continua a leggere

Con l’andare degli anni.

  Il cameriere del caffè nel quale, forse solo per abitudine, mi reco ultimamente piuttosto spesso soprattutto per scambiare le solite due chiacchiere con lui mentre sta dietro al suo bancone, oggi mi ha detto ridendo, in mezzo a tante altre affermazioni, che io in fondo dico sempre un po’ le stesse cose. Ho sorriso senza ribattere, ma poi ho … Continua a leggere

Non c’era più.

    Stamani l’impiegata al ricevimento dell’albergo dove lavoro si è presentata come sempre puntualissima, dandomi un saluto sorridente e incoraggiante, forse anche in considerazione del fatto che trascorrere tutta la notte in questo pur vasto ingresso restando sempre sveglio e vigile, come sono chiamato a fare io, non è esattamente l’attività più esaltante tra tutte quelle che si possono … Continua a leggere

Alcuna preoccupazione.

  Credo che i miei compagni di classe potrebbero essere in certi casi anche invidiosi dei miei comportamenti, nonostante a me in fondo non interessi proprio niente dei loro pensieri. Riesco a stare da solo a mio agio e in perfetta tranquillità, mentre tutti gli altri hanno sempre bisogno di parlare con qualcuno, di ridere, scherzare, di misurare le barzellette … Continua a leggere

Ancora una possibilità.

  Ricordo, mentre come ogni volta svolgo il mio compito di portiere di notte in questo albergo turistico, che durante gli ultimi giorni di scuola media, dopo due anni che quasi non l’avevo più vista, incontrai un pomeriggio ad una piccola festa, dentro ad un appartamento dove mi ero recato solo per fare numero, come desideravano i miei compagni di … Continua a leggere

Misero risultato.

  Marta mi ha guardato, in silenzio, come se le sue opinioni passassero in secondo piano nei confronti dei pensieri che sembrano continuamente correre nelle nostre menti. Per un attimo mi sono sentito bene, compreso nella mia solitudine, ma lei d’improvviso si è sollevata da quel gradino su cui c’eravamo seduti, e senza più guardarmi ha detto che adesso doveva … Continua a leggere

Accettazione della realtà.

  Il mio vicino di casa mi ha avvertito: <<Dobbiamo essere tolleranti, d’accordo; ma non si può lasciare che qualcosa di insopportabile prosegua ancora ad accadere, come se noi fossimo disposti ad accettare qualsiasi sgarbo senza mai dire un bel niente>>. Lo osservo con attenzione, mentre ambedue restiamo in piedi sulla soglia del mio appartamento, e comprendo dai suoi gesti … Continua a leggere