Soltanto questione di tempo.

                         Resto immobile, quanto più mi è possibile, fermo, ad osservare il silenzio nella mia stanza, gli oggetti di sempre che mi circondano, questa luce al crepuscolo che cerca ancora di dipingere tutte le cose con colori sempre più scuri, mentre poco per volta prosegue a ritirarsi via, fuori dalla finestra, e poi ancora … Continua a leggere

In giro, assieme alle nuvole.

            Mi avevano sistemato in un letto della corsia, nel reparto di medicina generale; gli infermieri erano stati bravi e veloci, anche se si erano subito dileguati. Gli altri cinque ammalati della mia camera pareva fossero là dentro da sempre: mi avevano osservato in silenzio, io ero rimasto immobile nella stessa posizione in cui ero stato … Continua a leggere

Un’immagine persa per sempre.

              Lui la guarda, senza insistenza. Lei, bionda, con appena un filo di trucco sugli occhi, sorseggia il suo cappuccino con calma, quasi con disinteresse, poi dice sottovoce qualcosa all’amica che le siede vicino, e mai, per nessuna ragione, va ad incrociare lo sguardo con l’uomo che le siede quasi di fronte, nella saletta del bar. … Continua a leggere

Senza respiro (ripresa cinematografica n. 10).

                         Lei sale sulla corriera con modi quasi consunti, guardandosi attorno in modo sommario; prende posto sul sedile che le piace di più, accanto ad un finestrino, e si sistema con calma proprio mentre il mezzo riparte. Ci sono molte persone a viaggiare con lei, ma c’è qualcuno che prosegue ad osservarla con attenzione … Continua a leggere

(Profilo n. 16). Solo una vecchia.

                       Non mi interessa molto dare retta ai discorsi di tutti. Preferisco rimanere in disparte, accennare un saluto o un sorriso ogni tanto, e lasciar perdere qualsiasi altra cordialità. Qualcuno  mi ha riferito bonariamente che ho la faccia cattiva, e che, da un tipo come sono io, ci si aspettano le cose peggiori. Non lo … Continua a leggere

Un oggetto qualsiasi.

              Dopo essere rimasto in piedi, fermo per diversi minuti, era andato quasi di malavoglia a sedersi sulla sua poltroncina preferita, sistemandosi con calma e stendendo gli avambracci sopra i braccioli, facendosi immobile, come alla ricerca di un pensiero che riuscisse ad occupargli la mente. Infine era dovuto tornare, poco dopo, ad alzarsi di nuovo, senza un vero motivo, … Continua a leggere

Scena n. 22. Sipario chiuso.

            Non mi frega niente di te, avevo detto puntandogli un coltello alla gola. Lui allora, pur continuando a tremare, aveva smesso per un attimo di supplicare e di ripetere le solite frasi sulla famiglia e tutte le altre cose del genere, ma aveva piagnucolato ancora qualcosa che io non mi ero neppure premurato di stare … Continua a leggere

Il ripristino della situazione precedente.

            Poco distante da me, proprio davanti ai miei occhi, la realtà scorre senza alcuna difficoltà, come seguendo un percorso che non prevede incertezze. Gli alberi nel vento si incurvano, le persone per strada si stringono nei loro cappotti, ambiscono raggiungere le proprie abitazioni, rilassare i nervi tesi, uscire da situazioni ostiche, così impersonali, che tolgono … Continua a leggere

Un percorso da iniziare.

            Il vento adesso è calato quasi del tutto; lei osserva qualcosa in fondo allo spiazzo, oltre lo steccato del suo giardino, restando ferma sulla porta di casa, poi rientra con calma e chiude il battente. Non c’è più nulla che sbatte nella rimessa sul retro, se ne è accorta già dal primo mattino, eppure il … Continua a leggere

Ricostruzione di un ricordo.

                         Tengo le mani dentro le tasche, ti guardo, o meglio, è come se ti guardassi, mentre resto voltato di fianco, e intanto rifletto su cosa sia questo disagio che provo. Intorno a noi tutto è uguale, non sembra sia cambiata neppure la nostra espressione di sfida, quando restiamo in silenzio a studiarci, cercando … Continua a leggere