![Bionda, naturalmente](https://magnonove.myblog.it/wp-content/uploads/sites/191039/2010/06/462455671.2-150x150.jpg)
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Tutto era pronto, o quasi. Si era cercato di trovare un senso collettivo a quella mostra di fotografie di tanti autori diversi, scattate in situazioni e momenti lontani tra loro, ingrandite fino a raggiungere formati di dimensioni notevoli, anche in qualche caso sgranate nei dettagli, oppure leggermente fuori fuoco. Si era messa su una riunione, ma non si era trovato … Continua a leggere
Forse dovrei proprio alzarmi da questa sedia, pensavo senza convinzione. Uscire, prendere l’autobus, arrivare fino all’ufficio del lavoro, strappare dalla macchinetta un foglietto con il numero e aspettare il mio turno per parlare con un’impiegata. Si sa, andandoci spesso a chiedere qualcosa in quegli uffici, magari fingendo di non aver capito la volta precedente, tentando di avere buoni rapporti con … Continua a leggere
“Non fa niente…”, aveva detto qualcuno dentro al negozio. La signora Lucia aveva finto di rimettere a posto sugli scaffali quella fila di camicette che sbadatamente aveva fatto cadere sul pavimento, ma la vergogna che aveva provato di fronte al negoziante e agli altri clienti era tale che ormai non riusciva a far niente se non peggiorare le cose. Così … Continua a leggere
La scogliera era battuta dal vento, l’uomo da solo era rimasto a lungo ad osservare la superficie del mare biancheggiata di schiuma. La barca in difficoltà, con il motore in avaria e carica di turisti, si era fermata sottocosta, ma si intuiva subito che la cima dell’ancora non avrebbe potuto reggere a lungo. L’uomo aveva osservato tutto quanto con un … Continua a leggere
Durante una notte terribile una persona qualsiasi da sola correva braccata da pesanti giudizi. Nessuno aveva mai voluto veramente il suo male, però dubbi sulla sua condotta, ironie sui comportamenti, insistenze sui motivi dei suoi gesti, l’avevano portata poco per volta ad allontanarsi da tutti. Non sapeva dove avrebbe potuto trovare riparo, in quali luoghi la valutazione di sé sarebbe … Continua a leggere
Il signor Bernardini quella sera, nella fase del giorno in cui normalmente si preparava per andarsene a letto, e nonostante la sua età avanzata, si era messo un abito appropriato ed era uscito di casa, per la prima volta a quell’ora da un numero di anni così grande da non averne memoria. Sua moglie era morta da dodici giorni, e … Continua a leggere
La donna era entrata in ospedale all’ora del passo, quando la gente affollava i corridoi e le sale da conversazione. Aveva salito le scale evitando gli ascensori, poi era arrivata al reparto di medicina generale, soffermandosi ad osservare le persone. Non aveva chiesto niente, aveva tirato fuori dalla sua borsetta un piccolo foglio con su scritto qualcosa, e con quello … Continua a leggere
La ragazza, seduta con le amiche vicino ai bowling elettronici della sala giochi, lo aveva guardato diverse volte. Inizialmente lui non ci aveva neppure fatto caso, o meglio, aveva subito pensato di essere probabilmente spettinato, o di avere qualcosa sulla faccia o nell’abbigliamento che avesse incuriosito quella ragazza che a dire la verità non aveva neppure mai visto, ma in … Continua a leggere
Sono annoiata, aveva detto lei senza alzare gli occhi dal libro. Lui si era voltato solo un attimo verso la poltrona sulla quale lei stava mezza sdraiata, poi era tornato ad osservare la strada di fronte, lungo il fiume della città. Non c’era molto movimento quel pomeriggio, probabilmente la gente sonnecchiava dentro alle case, proprio come facevano loro. Poi si … Continua a leggere
Piegato su di me, con le braccia conserte, sdraiato in un angolo di questo vagone chiuso del primo treno merci su cui sono riuscito a salire, immagino alberi e case che sfilano intorno nella campagna sterminata di una regione qualsiasi. Sento la testa sempre più vuota, ascolto la mia vita ridotta ai minimi termini, lascio che il rumore fortissimo della … Continua a leggere
I braccianti di colore si erano riuniti tutti tra loro alla fine dell’orario di lavoro, ed erano rimasti lì, in silenzio, come non avessero nessun posto dove recarsi. Infine si erano incamminati lungo la strada sterrata, costeggiando la stalla delle vacche, e svogliatamente erano andati ad infilarsi nelle loro baracche di legno, oltre il rimessaggio degli attrezzi. Sul fianco della … Continua a leggere
L’uomo era uscito da casa senza un motivo, aveva passeggiato per un po’ lungo i marciapiedi cittadini, poi si era infilato in un caffè, giusto per farsi servire qualcosa e riposarsi. La donna, al tavolino accanto al suo, continuava a scrivere su un foglio di carta, forse una lettera, lasciando freddare la sua tazza di the e mostrando indifferenza verso … Continua a leggere
Non mi era piaciuta l’ironia leggera del guardiamarina su quel paio di giorni agli ormeggi che avevo deciso per la mia nave petroliera. In fondo ero io il comandante là sopra, ed ero responsabile di qualsiasi decisione. Aveva immaginato benissimo lui che ritardare voleva dire solo attendere la discesa del prezzo del greggio all’imbarco, naturalmente per via delle solite congiunture … Continua a leggere
Il pontile si allungava sul mare, starsene lì senza far niente era come scivolare sul tempo. I pescatori se n’erano andati, qualche lento gabbiano incrociava poco distante in una bava di vento da ponente. Anche la nave non c’era più all’orizzonte, ormai da un giorno o anche due, ma aveva impresso così forte la sua presenza in quella zona di … Continua a leggere
Il Rosso era entrato nel minimarket per rubacchiare qualcosa da mangiare. Non era malmesso nel vestiario e si era rasato il giorno avanti, nessuno poteva sospettare che fosse un barbone, uno che dormiva dove capitava. Non gli faceva piacere arrivare a quegli estremi, però in certi casi, quando la fame si faceva sentire cioè, non c’era una soluzione più semplice … Continua a leggere
I due avevano concluso insieme il loro turno di lavoro, si erano infilati svelti nelle cuccette, e si erano lavati e cambiati, proprio come se avessero da andare da qualche parte. La navigazione aveva ripreso da quella mattina, ci sarebbe voluto quasi un mese per raggiungere il luogo di imbarco del greggio, poi altri due per tornare indietro fino al … Continua a leggere
Alla sera la nave petroliera stava ancora lì, quasi sulla linea dell’orizzonte, ferma nel mare, ormeggiata nell’attesa di chissà che cosa. Le luci sul ponte brillavano debolmente, lasciando immaginare qualche marinaio in coperta, con gli avambracci appoggiati sulla paratia, a parlare di donne e a fumarsi una sigaretta nella debole brezza della notte. Vista con quegli occhi, la terraferma era … Continua a leggere
Certe volte chiudevo gli occhi, per pochi istanti, come per pensare meglio qualcosa. Tante figurine silenziose iniziavano spesso a muoversi davanti a me, forse incoraggiate da quella penombra crepuscolare. Poi tutto in un attimo tornava ad essere il mondo reale di sempre, bastava un piccolo rumore, un disincanto qualsiasi, ed io bambino correvo a cercare in altri luoghi quei personaggi … Continua a leggere
Ho avuto un’amante, qualche anno fa, diceva lui quasi con timidezza. In realtà nessuno dei due era sposato, non avevamo altre relazioni, ci dichiaravamo amanti solo per una voglia di clandestinità che ci aveva preso come in un gioco, e tenevamo un comportamento furtivo, come per difendere chissà quale parte di noi. La nostra relazione era totale, quando non eravamo … Continua a leggere
Generalmente indossava la camicia bianca col bottone del collo slacciato, con sopra una delle sue cravatte sottili, leggermente allentata, dalle sfumature scure, un po’ demodé. Prima di uscire si radeva con calma davanti allo specchio del bagno, concentrato su un’operazione da svolgere con la massima cura, fin nei dettagli, poi indossava uno dei tanti vestiti di cui era pieno il … Continua a leggere
La ragazza quel pomeriggio aveva ciondolato con le amiche per quasi un paio d’ore attorno a quel chiosco di bibite, nel fresco dei giardinetti di piazza della fontana, ed anche se in certi momenti si era sentita annoiata, ugualmente aveva cercato di rimanere con loro il più a lungo possibile, soprattutto per capire cosa avrebbero deciso di fare le altre … Continua a leggere
Niente era stato risolto, pur con tutto l’impegno che lui aveva cercato di metterci, e alla fine si era sentito spossato, senza più alcuna capacità di reagire. I conti erano chiari, il suo piccolo negozio di ferramenta non ce la faceva più a pagare i fornitori di utensili e di materiali, la banca non finanziava un’attività in perdita e lui … Continua a leggere
Restavano lì, senza parlare, lasciando trascorrere il tempo come fosse un elemento senza importanza, seduti a quei tavolini di plastica all’aperto, riparati dal sole da due o tre ombrelloni marcati dalla pubblicità dei gelati. Erano soltanto dei vecchi, quasi inservibili, si sedevano al bar e guardavano chiunque passasse lungo la strada, si facevano fare un caffè o versare un’aranciata e … Continua a leggere
All’improvviso, dopo una giornata afosa, inutile, priva di elementi di un qualche interesse, dalla mia finestra spalancata è sopraggiunta la sera, sotto forma di una brezza fresca, una folata leggera di aria nuova che in un attimo ha ridato vita alle cose. Mi sono girato ad osservare quell’entità impalpabile, a guardare quelle piccole foglie degli alberi che si muovevano svogliate … Continua a leggere
Pierre, la prima volta che lo fece, si era deciso a parlare a voce alta davanti ad alcune persone solo perché aveva capito che tutti i presenti si stavano formando un’idea diversa dalla realtà. C’erano già stati dei casi in passato in cui lui aveva sentito forte la necessità di spiegare il proprio pensiero, con quella sua bella voce dal … Continua a leggere
Sto qui, ad osservare le foglie di uno stupido geranio affogato nella terra di in un vaso, sul davanzale della finestra di fronte alla mia. Lo osservo, e vedo che le foglie iniziano lentamente a impallidire e ad ingiallire giorno dopo giorno, nel sole di questo periodo quasi estivo. Nessuno in quell’appartamento di cui vedo solo quella finestra si ricorda … Continua a leggere
Non lo so, diceva spesso il siciliano, ci devo pensare. Poi si metteva lì e tutto quello che gli era stato chiesto cercava sempre di farlo. Era piccolo di statura, ma soprattutto era magro, talmente secco che alla sua cintura dei pantaloni doveva sempre fare qualche buco nuovo perché quelli del fabbricante non erano mai sufficienti. L’altro, il suo collega, … Continua a leggere
Il corpo riverso di un uomo giaceva per terra, nei pressi del fiume. Lui lo osservò a lungo. Non era sorpreso, solo voleva osservare con calma tutti i dettagli prima di fare e pensare qualsiasi altra cosa. Infine lo girò su di un fianco. Non aveva mai conosciuto la faccia di quella persona, ciò nonostante provava un senso di dispiacere … Continua a leggere
Che cosa è accaduto, mi era stato chiesto nel sogno dal mio amico mentre camminavamo senza neppure sapere verso quale direzione. Non lo so, avevo risposto io, mi rendo conto solo ora che non siamo soltanto invecchiati dall’ultima volta che siamo stati da queste parti, anche se era naturale accadesse; e non ci siamo solo persi di vista, e già … Continua a leggere