Oltre l’ombra di un uomo

Oltre il fiume non c’era niente, solo dei campi a perdita d’occhio ormai abbandonati, lasciati a pascolo per un gregge di pecore che rare volte un pastore volenteroso portava fino lì. Eppure c’era qualcosa tra quelle erbacce senza criterio, come un fascino proprio, di terra lasciata a se stessa, come se tutta quella zona si fosse ribellata spontaneamente a qualsiasi … Continua a leggere

La misurazione dei componenti

La donna aveva guidato nel traffico con la sua utilitaria, poi rallentando aveva accostato con la vettura al marciapiede di destra, proprio dove, in mezzo ad altre persone, aveva intravisto chi la stava aspettando. Si era fermata, aveva dato un leggero colpo sul clacson, aveva lasciato che in diversi si voltassero verso di lei. Per quel giorno aveva indossato una … Continua a leggere

In fondo a un bicchiere svuotato

Niente è cambiato, lo so, me ne rendo conto. Avevo cercato mille volte di concentrarmi, di far forza su me stesso, di tenermi a distanza da quei soliti bar dove trovi sempre qualcuno che sorride e ti fa compagnia. Per mesi non avevo più comprato neppure una bottiglia di vino, e tutto questo è durato per un sacco di tempo, … Continua a leggere

Senza alcuna parola

Lo schiaffo non era stato particolarmente forte, ma il risultato lo aveva ottenuto ugualmente: lui era rimasto immobile, quasi incapace di comprendere cosa fosse effettivamente accaduto. Lei, con una certa freddezza, lo aveva lasciato parlare, aveva voluto misurare fino a che punto riusciva ad essere falso. Era rimasta in silenzio, lo aveva ascoltato, aveva lasciato che lui cercasse di apparire … Continua a leggere

La comprensione del senso

L’uomo resta fermo sulla banchina del porto, le mani sprofondate nelle tasche della sua giacca, il cappello con la tesa di poco sopra gli occhi, quasi a nascondere qualcosa del viso. Osserva l’acqua scura che oscilla lievemente sciabordando sul cemento del molo. Dall’altra parte forse devono iniziare le operazioni di carico di una nave ormeggiata e quasi immobile, senza alcuna … Continua a leggere

La norma di vita

Quello che rimane certo è che in tutto questo tempo e nonostante tutto l’impegno non è affatto migliorato, aveva detto il padre di Luca. Questo sicuramente è vero, aveva risposto la madre, però dobbiamo convenire che non è neppure peggiorato, e questo forse è già un risultato. Si erano seduti nella saletta d’attesa dell’ospedale psichiatrico, e aspettavano il turno per … Continua a leggere

Oltre la politica più abituale

La riunione era per le sedici. Lei si era portata la cartella con gli appunti e alcuni documenti in merito all’intervento che si era preparata. Le sue parole avrebbero dovuto essere soffici, accarezzare i temi importanti senza dare l’impressione di aggredire nessuno. Non era affatto semplice mettere tutti d’accordo, o meglio, far stare dalla propria parte almeno la maggioranza dei … Continua a leggere

Trenta e lode

La ragazza aveva alzato gli occhi dal libro rispondendo a qualcosa che si era mosso leggermente nel campo visivo di fronte a lei. Stava ripassando con impegno su un grosso tomo zeppo di sottolineature i temi principali dell’esame di antropologia culturale che avrebbe dovuto sostenere tra non molto, e come sempre le capitava, si sentiva assolutamente impreparata, come non avesse … Continua a leggere

Fuori e dentro ai pensieri di sempre

Da tempo non stavo affatto bene da alcuna parte. Cercavo di mantenermi calmo, ma il problema si presentava continuamente: il mio passato in mezzo ai miei pensieri diventava ogni giorno più ingombrante, tanto da non farmi dormire, da lasciarmi inquieto e angosciato in ogni momento del giorno e anche della notte. Camminavo per tutta la città per cercare di distrarmi, … Continua a leggere

La fine della favola

Che senso ha cercare di spiegarti quello che provo? diceva lui sottovoce, senza neppure guardarla. Il bicchiere oscillava leggermente dentro la sua mano, la posizione del suo corpo mezzo disteso sul divano davanti al camino che fiammeggiava sembrava un’immagine di decadenza, come una figura statica dentro a un dipinto, senza rimandi, quasi l’interpretazione del nulla. Lei non si era minimamente … Continua a leggere

Siamo tutti perdenti

Avevano trascorso la serata in un bar, uno di quelli dove l’aperitivo si fonde assieme alla cena, poi avevano salutato i ragazzi a voce alta con i modi di fare di chi ha qualche impegno impellente, ed erano saliti sopra la moto di uno dei due, a caccia di qualcos’altro da fare. Lungo i viali avevano discusso più a gesti … Continua a leggere

In compagnia della solitudine

Mentre tornavo in città con la mia auto mi chiedevo ancora il motivo della voglia che mi era presa di trascorrere quel pomeriggio domenicale nella casa di campagna di quei miei amici di vecchia data. Ero arrivato da loro in quel primo pomeriggio, dopo avergli fatto una semplice telefonata, e ci eravamo piazzati a goderci il sole nell’ampio giardino, parlando … Continua a leggere

Un attimo per cambiare le cose

Non lo so, continuava a ripetersi mentalmente come cercando di darsi una convinzione ulteriore circa la sua fisiologica incapacità di decidere, quel non riuscire mai a sapere la soluzione migliore da prendere. A volte era patetico, se ne rendeva perfettamente conto, restarsene lì davanti a una domanda qualsiasi senza riuscire a dire se voleva una cosa oppure quell’altra, era un … Continua a leggere

Senza necessità di risposte

Indubbiamente sono una persona mediocre, lo so, me ne rendo conto perfettamente. Certe volte incontro per strada delle persone che conosco, quelle mi dicono qualcosa di spiritoso, sostengono a voce alta che io sappia bene dove stia andando, per esempio, anche se sto facendo soltanto un giretto tanto per far passare un po’ il tempo, senza una meta precisa. Tutti … Continua a leggere

Finalmente a mio agio

Andiamo, aveva detto Lorenzo senza permettere repliche. Così erano scesi dall’auto, anche se Fabrizio, suo fratello minore, non aveva ben capito verso dove stessero andando. Avevano percorso qualche metro sul marciapiede, senza che nessuno dei due avesse più detto nulla, e poi erano giunti davanti a un portone, Lorenzo aveva fatto suonare brevemente il campanello di fianco e qualcuno all’interno … Continua a leggere

Il principio di qualsiasi pensiero

La brezza leggera di questa mattina giunge piacevole a muovere con delicatezza le foglie degli alberi, e tutti gli oggetti del mondo, pur disposti in maniera spesso casuale, paiono sistemati in modo studiato a creare le coreografie delle scene che probabilmente si svolgeranno nella giornata. Le persone camminano, si salutano a volte, incontrandosi, spesso si sfiorano senza sapere niente l’una … Continua a leggere

Nel cortile polveroso di sempre

I caseggiati attorno al grande cortile erano quasi tutti uguali, composti da tre o quattro piani e con delle terrazzine perennemente ingombre di panni stesi ad asciugare. Nei pomeriggi c’erano sempre i bambini a giocare in quel cortile, ma al mattino appariva sempre irrealmente silenzioso, con quei quattro o cinque alberi polverosi con le radici affondate dentro a un’aiuola di … Continua a leggere

Le peggiori abitudini

E’ tutto inutile, stavo pensando ancora prima di vedere la mia casa dove ero diretto, come ogni giorno, dopo essermi fermato a bere qualcosa con la solita gente del bar, dopo il lavoro. C’era mia moglie là dentro quell’ appartamento, la immaginavo davanti al televisore con le pantofole ai piedi e le mani che lisciavano il pelo del gatto, come … Continua a leggere

Siamo qui, proprio dove dovremo essere

Lui aveva sentito un dolore dentro a una gamba. Aveva chiuso gli occhi, aveva lasciato trascorrere un po’ di tempo, infine aveva detto: non so, sento qualcosa in questa gamba, come se l’osso fosse stretto dentro una morsa. Continuava ad osservare il soffitto mentre restava fermo, supino nel letto, poi, visto che lei non aveva commentato un bel niente, neppure … Continua a leggere

Il canale lungo la strada

Lo sapevo, lo avevo sempre saputo quale fosse il margine di quella strada, la strada lunga e diritta che correva nella nostra pianura a perdita d’occhio, fino al paese. Non ci voleva molto tempo, se andavo a passo svelto bastava una mezz’oretta per raggiungere il circolino e starmene lì, con tutti che ridevano, mi battevano una mano sopra la spalla … Continua a leggere

Siete tutti dei poveri illusi

I passi misurano la distanza dei pensieri tra loro, e la mente elabora figure geometriche impossibili. La città ruota attorcigliando se stessa attorno a dei punti invisibili, come in un obiettivo dalla messa a fuoco indefinita, e le prospettive delle strade appaiono negate, senza trovare uno sbocco. Le autoambulanze lasciano echeggiare le loro sirene attorno al luogo dell’incidente, i curiosi … Continua a leggere

La navicella nello spazio interstellare

Le voci e i rumori arrivavano fino lì, nonostante le porte chiuse, il lungo corridoio e il cuscino sopra la testa di Elisabetta. Ormai andava avanti da tanto tempo la situazione: quasi ogni sera i suoi genitori litigavano, Elisabetta non capiva neanche per cosa, a lei pareva che tutto andasse bene, a scuola aveva anche preso dei buoni voti, ma … Continua a leggere

Via dalla mia vita

Vattene fuori dalle palle, aveva detto lei senza neppure scomporsi, come fosse una frase che aveva pensato di dirgli già mille volte. Nella tasca della giacca di suo marito aveva appena trovato un foglietto con su scritto con il rossetto un nome femminile e un numero di telefono. Non era certo la prima volta che Nicola si dava da fare … Continua a leggere

Soffrendo, quasi di niente

Certe volte penso che non interessi niente a nessuno. Una volta alla settimana vado dalla mia psicanalista, le racconto tutto di me, lo faccio da un anno, lei mi ascolta, annuisce, dice che la strada intrapresa è proprio quella giusta. Poi esco, incontro la gente, vedo gli amici, anche quelli che mi conoscono da tanto tempo, ma tutto mi appare … Continua a leggere

Un giorno di lotta

L’uomo da solo, uscendo dall’ufficio dove lavora fino alle cinque del pomeriggio, percorre come ogni giorno il tratto di strada che lo separa da casa. Il suoi passi hanno un ritmo regolare e non troppo lento, il suo sguardo è orientato sulla porzione di marciapiede che lo precede. I suoi pensieri si accavallano tra le attività che ha lasciato in … Continua a leggere

Sotterfugi deleteri

Il telefono aveva emesso diversi squilli, lui non avrebbe saputo dire quanti, visto che quando aveva iniziato a sentirli forse ne aveva già perduti qualcuno, perciò corse il più possibile in fretta dal giardinetto fino dentro casa sua, sbattendo nella foga anche un piede in un mobile, fino a riuscire a sollevare il ricevitore. “Pronto”, disse con una voce poco … Continua a leggere

Più per gli altri che per se stessa

Il nome della ragazza era Sofia e aveva iniziato a lavorare con un contratto a tempo indeterminato e periodo di prova di tre mesi, presso l’ufficio postale del suo paese. Dapprima la direttrice le aveva detto di smistare delle cose sul retro, ma dopo qualche giorno di adattamento l’aveva fatta sistemare ad uno degli sportelli aperti al pubblico, a servire … Continua a leggere

Tra i pensieri di una persona sfuggente

Chiara e Donato abitano un appartamento dirimpetto a quello del signor Lenzi, al terzo piano di un’anonima palazzina. Loro sono sposati da poco più di due anni, e conducono una vita ordinaria, lavoro, casa, qualche amicizia sporadica nelle serate del fine settimana. Donato saluta sempre con deferenza il signor Lenzi ogni volta che lo incontra sul pianerottolo o lungo le … Continua a leggere

Un uomo tra gli uomini

La confusione di gente che saliva e scendeva dai treni era notevole a quell’ora del mattino. L’uomo era uscito dalla stazione ferroviaria quasi con un senso di liberazione dopo aver attraversato buona parte di quell’edificio gremito ed essersi affacciato su quella grande piazza dominata dall’orologio e dalla bella giornata di sole. Aveva percorso pochi passi, quindi aveva rallentato il cammino … Continua a leggere

Leone per tutti

Che fortuna aver trovato queste due stanze in affitto, pensava il vecchio Leo: la pigione era meno della metà della sua pensione, adatta per poter tirare avanti alla meglio, e il posto era quanto di meglio potesse aver mai desiderato. Era Leone il suo vero nome, ma quasi nessuno lo aveva chiamato così in tutta la sua vita: troppo importante … Continua a leggere

Dentro ad una gabbia infernale

Anche questa notte è passata, come ogni notte, ho pensato svegliandomi. Forse ho sognato qualcosa, ma non lo ricordo, l’importante, anche se non proprio per me, è che i miei occhi si siano ancora aperti stamani, che il mio cuore batta, che io sia ancora vivo, forse questo è già un risultato, oppure un danno, non so. La malattia procede, … Continua a leggere

Lenta navigazione nell’oscurità

Lei aveva mosso lentamente la sua mano lasciandola scivolare fuori dal bracciolo della sua poltrona, quasi a simulare un piccolo svenimento della volontà, una via di mezzo tra la rilassatezza e il disagio. Lui aveva captato quell’insignificante movimento pur senza volgere lo sguardo dal panorama di fronte, e aveva immaginato con facilità lo stato d’animo da cui lei era pervasa, … Continua a leggere

Oltre lo specchio

Dalla mia finestra guardo il mare. Una distesa piatta e azzurra, luccicante sotto al sole; se mi allontano dalla finestra della mia stanza sembra che il mare voglia entrare dentro, portandosi la sabbia, la salsedine, il suono metodico della risacca, tutto insieme come in un richiamo irresistibile, adagiato sopra questo vento di brezza dolce e fresca. Ieri invece era scirocco, … Continua a leggere

Sulla bocca del paese

Un uomo qualsiasi passeggia lungo un marciapiede del paese, così passa davanti ad una casa dove, dalla finestra spalancata per il caldo, si vedono due donne in una cucina che rimangono sedute e parlano tra loro, davanti a una tazzina di caffè. Lui si ferma un attimo, le osserva, loro si voltano verso la finestra, l’uomo si tocca la falda … Continua a leggere

Per le strade di una città qualsiasi

Ero andato assieme al mio amico in quella grande città che non conoscevo, giusto per fargli compagnia durante il viaggio e girare un po’ tra quelle case e quelle strade mentre lui stava dietro ai suoi affari. Mi ero scritto l’indirizzo sopra un foglietto, proprio come lui mi aveva detto di fare mentre spengeva il motore della macchina: ci dovevamo … Continua a leggere

Gli uffici per l’Integrazione Pubblica

La procedura indicava una serie di domande alle quali era doveroso rispondere correttamente. Si entrava dal grande portone in cima alla scalinata in pietra dopo essersi informati in modo esaustivo su ciò che era necessario portare con sé, quale abito indossare, cosa aver pensato durante il tragitto fino lì, e soprattutto con quale stato d’animo era consigliato presentarsi, in modo … Continua a leggere

Nessuna scelta

Amedeo Giraldi è da solo nella cucina del suo appartamento. Qualcuno, nei confronti della sua persona, durante gli ultimi giorni appena trascorsi, ha detto qualcosa di estremamente sgradevole, lo ha sbeffeggiato, senza mostrarsi neppure apertamente, urlando solo qualcosa di quasi incomprensibile sotto alle sue finestre, ed un ragazzo, forse, sul muro di fronte alla sua casa, con una bomboletta di … Continua a leggere

Contro il mio simile

La prima coltellata la sferrai con forza, stringendo bene con le dita quel manico robusto, affondando il più possibile la lama dentro al corpo. Non parlavo, non dicevo niente, non sentivo il bisogno di dire una sola parola, però guardavo con occhi fissi quello che facevo, ed i miei gesti si convincevano mentre andavo avanti. Non conoscevo quell’uomo, però provavo … Continua a leggere

La semplicità del futuro

– Ci vogliono idee nuove -, aveva detto semplicemente lo stilista parlando quasi sottovoce l’ultima volta che era entrato dentro allo studio. Noi avevamo provato una specie di brivido, come se tutti quei giorni di lavoro fossero inutili, ciò nonostante avevamo annuito. Dovevamo disegnare il progetto per tutta la collezione, e continuavamo a lavorare sui tessuti, sui colori, sui tagli … Continua a leggere

L’attesa del presente

L’attesa lascia il corpo spossato, stanco, sfibrato nello sforzo di ascoltare il silenzio della notte oppure i segni inequivocabili del giorno, della luce sfavillante, della vita che procede e cambia i colori e i punti di vista, trasformando ogni pensiero spesso senza che se ne riesca a comprendere né il senso né il motivo. Si attende l’alba, poi la sera, … Continua a leggere

La pace, in fronte a tutti

Avevo iniziato a parlare davanti all’assemblea dei soci desiderando spiegare, per quanto mi era possibile, i motivi per cui non avrei potuto presentarmi come candidato alle elezioni, adesso che il nostro vecchio presidente aveva rassegnato le proprie dimissioni per importanti ragioni di salute. Tutti mi avevano applaudito a lungo prima ancora che iniziassi il mio discorso, quasi che la mia … Continua a leggere

Conclusioni inaspettate 2

Gentile Marco, scusami, ma non risponderò alle domande poste nella tua ultima lettera perché mi sono apparse del tutto ingiustificate. Ultimamente ho pensato molto alle nostre cose, e devo ringraziare questa distanza che per ragioni di lavoro si è introdotta tra noi due perché solo così sono riuscita ad avere la chiarezza necessaria a riflettere meglio sui nostri rapporti. Non … Continua a leggere

L’importanza di uscire da casa

Pensavo qualcosa, soltanto un momento fa. Poi nella stanza è entrata Elisabetta, ed è parso tutto fuggire attraverso la finestra. “Lamberto, vorrei che tu fossi più presente, certe volte; invece ti piazzi lì, da una parte, e non si riesce più a capire dove tu sia davvero con la testa…”. “Sono qui, non preoccuparti”, dico io, e intanto penso che … Continua a leggere

Una mosca come tutte

Le parole si dimostrano del tutto inadeguate nel descrivere lo stato d’animo di Laura nel momento in cui le viene data dimostrazione che ciò che lei ha sospettato da molto tempo, anche se in maniera leggera e senza troppa convinzione, è del tutto vero. Improvvisamente niente di ciò che la circonda le pare adeguato alla sua esistenza, il mondo le … Continua a leggere

La lampada per romanzi gialli

Lo scrittore di gialli lavorava da mesi su un progetto che continuava però a reputare ancora troppo confuso e poco consistente, come se non riuscisse a definire con chiarezza le vicende che fin dagli inizi aveva immaginato. Continuava però a fare delle descrizioni molto articolate della realtà circostante i personaggi della sua storia, quasi che la sua sensibilità si elevasse … Continua a leggere

L’inevitabilità del caso

Dobbiamo dare un’immagine di fermezza, disse il capo dell’organizzazione. Perciò dobbiamo andare in fondo a qualsiasi provocazione in cui sia implicato il nostro nome. Nessuno aveva qualcosa da dire, quelle parole erano sacrosante, scolpite nella materia dura, incancellabili. Non saranno delle sciocchezze a farci regredire o cambiare punto di vista, continuò; va studiata l’opportuna contromossa che dimostri invariabilmente di quale … Continua a leggere

la realtà fuori da qui

Solo, tra queste stanze che conosco a menadito, mi intrattengo con i pensieri di sempre mentre cerco di trovare una forma diversa alle mie giornate. Viene una donna ogni giorno per un paio d’ore, mi porta qualcosa per pranzo, si occupa della mia casa. Il resto del tempo per me è composto da luci basse, silenzio, piccoli spostamenti dentro l’appartamento. … Continua a leggere

Il mondo di frutta da cogliere

L’aria fresca dell’alba di un nuovo giorno si fa strada nei polmoni tra i residui del fumo stagnante delle ultime sigarette della sera precedente. L’angoscia pare attenuata, analogamente il bisogno di nuovi progetti si fa spazio dentro la mente. Al terzo binario della stazione ferroviaria il treno è annunciato in ritardo, ma solo di pochi minuti. Il signor Siniscalchi è … Continua a leggere

Miseria delle persone

Sto fermo, seduto a pensare. Ricordo distintamente quando, circa due anni fa, ho iniziato a sperimentare come si possa procedere nella concentrazione mentale su un elemento che per qualche motivo interessa la nostra persona. Si vuole profondamente qualcosa, si percorre con il proprio pensiero la porzione di tempo in cui si desidera debba capitare qualcosa di semplice, e alla fine … Continua a leggere

Quasi sufficiente un’immagine

La fotografia appariva sfocata, ingiallita, con delle tonalità di grigio ormai false, senza spessore. Però averla ritrovata tra le cose dimenticate di un cassetto di fondo dopo tutti quegli anni era quasi un miracolo, un riesumare un passato che si stentava a credere vero. A quell’epoca lei era giovane, carina, sorridente, ed era rimasta così, nella fantasia di Alberto, come … Continua a leggere