Una mosca come tutte

Le parole si dimostrano del tutto inadeguate nel descrivere lo stato d’animo di Laura nel momento in cui le viene data dimostrazione che ciò che lei ha sospettato da molto tempo, anche se in maniera leggera e senza troppa convinzione, è del tutto vero. Improvvisamente niente di ciò che la circonda le pare adeguato alla sua esistenza, il mondo le sembra un covo di tiranneggiatori e lestofanti in grado di raggirare ad ogni passo i semplici e gli illusi. Non cerca neppure di giustificare se stessa pensando che in fondo lo aveva sempre sospettato e che lei, che non si reputa una sciocca, avesse già da tempo messo in conto che le cose potessero mostrarsi anche così. Niente di tutto questo: la sorpresa di Laura è totale, il senso di delusione che prova formidabile. Eppure fino a poco tempo prima lei stava bene, si sentiva contenta della sua condotta di vita, i suoi problemi le erano dati solo da sciocchezze marginali.

Si vedeva spesso con le amiche, salutava sempre le persone del vicinato quando le incontrava lungo le scale della palazzina dove è sito il suo piccolo appartamento oppure lungo il tratto di strada che deve percorrere fino alla fermata dell’autobus: tutto le pareva girasse per il verso giusto, lei sorrideva sempre a tutti e si fermava volentieri a chiacchierare con chiunque. Adesso tutto questo le pare come annullato, la sua voglia di stare con gli altri venuta meno, il suo bisogno di sentirsi semplice e sociale con tutti azzerata.

Laura è stata educata dando sempre importanza a ciò che le viene riferito, ha spesso creduto che chiunque avesse da dire qualcosa coltivasse una ragione importante per dirla, qualcosa di superiore all’interesse personale o al tornaconto spicciolo. Le pare quasi impossibile che esistano ancora al giorno d’oggi persone grette e meschine che riescono a porre al di sopra di ogni altro valore l’egoismo e il dispregio della socialità e della giustizia. Laura sa che deve superare questa batosta, costruire dentro di sé gli anticorpi per ritrovarsi in seguito più preparata anche a cose di quel genere, eppure sa che da adesso niente forse sarà più il medesimo, e che il suo bisogno di credere negli altri sarà d’ora in avanti per sempre compromesso: dovrà imparare, essere una come tutti gli altri, pronta a difendersi anche da chi le vuole male, soprattutto per non sentirsi una mosca bianca pur mescolata insieme a tutte quelle nere.

Bruno Magnolfi

Una mosca come tutteultima modifica: 2010-07-26T22:52:41+02:00da magnonove
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3 pensieri su “Una mosca come tutte

  1. Credo che mosche bianche si nasce e si rimane; certo bisogna adeguandosi a convive con le mosche nere e magari imparando a utilizzare il loro stesso linguaggio.. ma quanta gioia c’è nell’incontrare inaspettatamente tra di loro altre mosche bianche!

  2. Non sono del tutto convinta che sia una vera crescita scoprirsi da grandi mosche nere.
    Daccordo lavorerò, con le mosche nere, saranno miei vicini di casa, e i miei figli giocheranno con i loro..ma io dentro di me sarò sempre quello che sono..

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