Variazioni attese.

  Adesso guardo dentro di me e non vedo niente, dice lui al suo amico. In fondo non posso neppure stupirmi troppo di tutto questo, in quanto non ho mai fatto quasi nulla per una mia pur sacrosanta esigenza personale, nulla che mi prendesse davvero fino in fondo, ed ho sempre lasciato al contrario scorrere le cose per proprio conto, … Continua a leggere

Uscite domenicali.

  Ciao mamma, dice il ragazzo rientrando dai suoi soliti giri pomeridiani per tutto quel quartiere. Lei si affaccia per un attimo alla porta di cucina, evidentemente impegnata a sfornellare qualcosa, lo guarda subito con severità, poi sentenzia: vai in bagno a lavarti le mani, come se bastasse solo quello a togliere almeno dalla propria mente tutto ciò che suo … Continua a leggere

Ferrovie statali.

  Non è facile dormire ogni notte in questa carrozza abbandonata, in mezzo al vecchio scalo merci della stazione ferroviaria. Tutti vorrebbero poter usufruire di un posto proprio come questo, così devo stare sempre attento a non essere notato, e chiudere con cura ogni sportello dietro di me con la chiave triangolare. Si sentono i treni fischiare poco lontano, ci … Continua a leggere

Possibili cambiamenti.

  Ci sono delle volte in cui tutto mi sembra inutile, dice lei. Mi alzo presto, esco, torno, vado avanti e indietro anche dieci volte di fila, e corro tutto il giorno per cercare di mettere un limite alla grande quantità di cose da fare; ma gli impegni mi crescono attorno da tutte le parti, lasciandomi esausta. Fabrizio poi non … Continua a leggere

Tornaconto personale.

  Non interessa proprio niente questo cielo e quest’aria fresca, oppure anche il vento, che sia davvero così ghiaccio o meno, e che tutti proseguano a parlare continuamente di assurde novità. Io mi rannicchio nella mia stanzetta, osservo un punto nel niente, generalmente sul piano vuoto del tavolo, e lascio che le giornate trascorrano monotone, senza alcuna scadenza, evitando di … Continua a leggere

Semplice rispetto.

  Sul lavoro lei non è molto considerata. Tutti i suoi colleghi in quella birreria si sentono sempre in dovere di dirle come fare una cosa oppure l’altra; e se proprio non c’è niente per cui lamentarsi anche in malo modo riguardo la sua attività, tutti provano costantemente il bisogno di sollecitarla nel velocizzare la preparazione dei tramezzini, dei panini, … Continua a leggere

Ragioni insondabili.

  Certe volte lui, stando fermo e seduto a guardare qualcosa sul muro di fronte che agli altri risulta del tutto incomprensibile, sembra proprio che resti in quella posizione soltanto per ascoltare chi gli rimane vicino, e così ai soliti irriducibili che trascorrono il pomeriggio in quel caffè di paese, non resta che gettargli ogni tanto un’occhiata, e tenerlo sotto … Continua a leggere

Mancanze indiscutibili.

  Tutto sommato vorrei fare anche io quello che fanno tutti gli altri, perché non mi basta più svegliarmi presto la mattina, organizzare alla svelta tutti i miei pensieri, e infine scegliere con parsimonia le varie attività di cui occuparmi durante la giornata. Vorrei qualcosa in più, sentirmi in mezzo a quella gente a cui forse assomiglio, con cui posso … Continua a leggere

Silenzio naturale.

  Vorrei abbassare la voce io per primo, dice Luigi; e naturalmente mi piacerebbe lo facessero anche gli altri. Parlare soltanto per sussurri, riferirsi essenzialmente a chi ci è più vicino, e scegliere con calma ogni parola da pronunciare, in modo da sprecarne il numero minimo possibile. C’è troppo rumore in giro, tutti dobbiamo impegnarci ad abbassare i toni, e … Continua a leggere

Epiche lotte.

  Va bene, diceva timidamente certe volte la ragazza al microfono. Gli altri praticamente erano quasi assenti, sdraiati come stavano nelle loro scomode sedie, ad ascoltare giusto qualche parola di ciò che si cercava con grande fatica di stabilire. Però quelle semplici frasi poteva sembrare all’improvviso come tuonassero nella grande sala dove si bivaccava, e tutti allora si mostravano pronti, … Continua a leggere

Talismano necessario.

  La prima stanza è completamente vuota. Non che mi attendessi qualcosa di diverso, soltanto immaginare un fatto e dopo trovarne la lineare conferma, è sempre un elemento che mi lascia un po’ perplesso. Ed in effetti, guardando con maggiore attenzione, vedo in un angolo un oggetto, una piccola scatola di latta, senza nulla al suo interno, ma che forse … Continua a leggere

Amico di sempre.

  Carlo sta fermo, in piedi, in mezzo agli altri. Alcuni ridono, ma nessuno sembra notare che lui lentamente ha tirato fuori dalla tasca una pistola. È una pistola piccola, forse un giocattolo, in ogni caso è sicuramente scarica, e lui non sembra proprio voglia fare del male a qualcuno tra i presenti. Uno dei ragazzi gli chiede sorridendo che … Continua a leggere

Conoscenze superficiali.

  Ne sono certa, dice lei alla sua amica mentre stanno passeggiando lungo il corso della loro cittadina. La giornata tutto sommato appare bella e sufficientemente luminosa, e le persone in giro sembrano quasi tutte allegre e sorridenti. E poi, fa ancora lei, se anche non li ho visti proprio teneramente insieme, con questi miei occhi, so che mi posso … Continua a leggere