Direttamente sul mare.

  Quasi al termine dell’anno scolastico, trascorso nella classe di quarta elementare, l’insegnante di allora chiese a mia madre, che oramai non veniva più, se non una o due volte alla settimana al massimo, né a prendermi e né ad accompagnarmi in Via delle Matite all’ora di entrata ed uscita dall’edificio, se avesse avuto piacere di iscrivere suo figlio insieme … Continua a leggere

Senza giustificazioni.

  Con il mestiere che svolgo, da così tanti anni a questa parte da non ricordare neanche più quanti ne sono passati, mi sono abituato a trascorrere la maggior parte del mio tempo perfettamente da solo, al punto che quando per qualche ragione mi trovo in mezzo alla gente, oppure anche soltanto a chiacchierare in un locale con qualche conoscente, … Continua a leggere

Tutto alle spalle.

  Non ha alcuna importanza, penso, che l’edificio della scuola elementare che ho frequentato da bambino adesso non esista più; anzi, forse è persino una buona cosa, perché mi costringe così a farmi tornare a mente tutti i ricordi di quell’epoca, e immaginarmi ancora quelle vecchie mura gialline davanti agli occhi. <<Ti ho visto mentre cercavi di sfilare la figurina … Continua a leggere

Via delle matite.

  Se sto fermo, senza fare niente, seduto su una sedia in casa mia, con la testa piena di pensieri generalmente poco importanti, subito mi prende la voglia di indossare la giacca e di uscire, anche se oggi non saprei proprio verso dove dirigermi. Non sono nato esattamente in questa città o, meglio, sono nato in un ospedale del quartiere, … Continua a leggere

Nessun risveglio.

  L’ambulanza era giunta in pochi minuti, ma forse, durante quel pigro sabato mattina, avevamo già perso troppo tempo in casa, cercando soprattutto di capire cosa potesse essere quel forte dolore nel petto di Achille. Marco ed io, poi, non avevamo potuto neppure andare insieme a lui, così avevamo preso la nostra macchina ed avevamo seguito, fino a quando ci … Continua a leggere

Evidenti novità.

  Lei allora girava la chiave nella serratura della porta, ma con grande delicatezza, in modo da non produrre quasi alcun rumore, e quindi lasciava aprire avanti a sé dapprima solo uno spiraglio, quasi per osservare semplicemente se per caso nell’ingresso dell’appartamento ci fosse qualcuno ad attenderla, e quindi entrando, ma senza premere il pulsante per accendere le lampadine. Poi, … Continua a leggere

Farsi valere.

  Sto ferma, sdraiata sulla morbida copertina a fiori di questo letto accostato ad una parete della cameretta che la signora Marcella, non avendo avuto dei figli, riserva da sempre per la propria nipote poco più che adolescente durante quelle poche volte che viene a farle visita, abitando non ricordo più in quale altra città con i propri genitori. Ci … Continua a leggere

Fragile stato d’animo.

  I due fratelli erano arrivati a casa nel tardo pomeriggio a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, trovando stranamente loro padre scuro in volto e in piedi lungo il corridoio. Diceva di essere tornato dal lavoro almeno un’ora prima, e che si era posizionato lì pronto ad accogliere al più presto possibile chiunque fosse stato a far girare la … Continua a leggere