Il disegno per la copertina di un libro

La lampada illumina il piano dello scrittorio in modo implacabile, con la sua luce decisa, definita. Osservo i pochi oggetti là sopra, le carte disordinate, le matite, i piccoli abbozzi di disegno che ho già tentato più volte. Non so, non riesco a capire: è come se le idee per questo soggetto che vorrei disegnare fossero tutte fuggite, e niente … Continua a leggere

Il mercato quotidiano

Il signor Vannini e la sua consorte, come già era accaduto qualche altra volta anche se non di frequente, avevano invitato per quella sera i coniugi Rilotta a prendere un caffè in casa loro. Si erano accomodati nelle poltrone del salotto e dopo poco la signora Vannini era tornata con uno scintillante vassoio con il caffè e dei pasticcini. La … Continua a leggere

Il risultato migliore

Le parole di Franco si erano immediatamente imbrogliate mentre cercava di dire qualcosa di carino. Aveva ripetuto come balbettando qualche sillaba, e Laura gli aveva sorriso, come se fosse disposta per una volta a perdonare un ragazzo un po’ pasticcione. Ma Franco non voleva che lei sopportasse la sua timidezza, e neppure che a lui fosse perdonato qualcosa per simpatia … Continua a leggere

Il crollo del panorama

Lei generalmente osservava il panorama fuori dall’abitacolo, intorno alla strada, quella porzione di strada che si snodava davanti al parabrezza dell’auto. In certi momenti pareva che i suoi pensieri seguissero le onde sinuose delle colline, evitando che gli oggetti di quelle sue immagini si scostassero mai troppo dai suoi preferiti. “Guarda la fila di quei cipressi, come disegna tutto il … Continua a leggere

La scomparsa di Cicala

“Lo so che non avrei mai dovuto avere un’opinione così netta e definita. Si tratta del fatto che normalmente tutti hanno parole leggere, interpretabili in un modo o nell’altro, in maniera che con un semplice sorriso le cose generalmente si mettono subito a posto. E’ sgradevole invece dire davvero quello che si è sempre pensato, ti fai il vuoto attorno … Continua a leggere

Una coscienza di civiltà

L’uomo passò buona parte del pomeriggio sprofondato nella sua comoda poltrona. Aveva sfogliato un giornale lasciandosi catturare da alcuni articoli sulla politica, e in seguito aveva letto qualche pagina di un libro che portava avanti da un mese ricordando purtroppo ben poco delle pagine precedenti. Infine si lasciò catturare dalla finissima polvere d’oro nell’aria illuminata da una porzione di raggi … Continua a leggere

La ragionevolezza di quanto detto

Certo è che spesso tutto è confuso. Si tratta d’iniziare con il dire qualcosa pensando ad un soggetto differente. Ci si impappina, si tossisce, si prende tempo. A volte le domande di qualcuno o gli interrogativi propri ci incalzano, così, si cerca immediatamente di recuperare, e anche se non si sa rispondere adeguatamente si va avanti sulla linea di un … Continua a leggere

Apoteosi della signora Bertani

Si sbaglia, disse la donna ad un’altra che le aveva appena detto, buongiorno signora Bertani; non mi chiamo così, mi dispiace. Mi scusi, disse quella, non sono molto fisionomista, ma adesso che la osservo un po’ meglio devo riconoscere che ha proprio ragione. Eppoi sarebbe stato ben strano, la signora Bertani abita oltre il viale e non ci viene mai … Continua a leggere

Il mondo senza gli occhiali

Sono dentro al marasma. Mi ci trovo proprio nel mezzo, lo sento, disse a bassa voce l’individuo con gli occhiali. L’altro era perplesso, annuiva, si lisciava la cravatta senza parlare ed osservava dei fogli sopra ad un tavolo. Fuori dalla finestra la giornata scivolava via come sempre, il traffico lungo la strada era indifferente di tutto, ognuno badava soltanto alle … Continua a leggere

La strada da fare

Lucia sentiva su di sé una responsabilità che non aveva mai provato. Una sensazione, la sua, come di sentirsi importante e contemporaneamente intimidita. Tra poche settimane avrebbe compiuto ventidue anni, ma in tutto quel tempo le poche cose che aveva fatto non le aveva mai prese troppo sul serio. Anche smettere di andare a scuola lo aveva deciso insieme con … Continua a leggere

Una cosa qualsiasi in cui credere

Tra i miei pensieri tutte le cose si frantumano in sciocchezze. Ascolto qualcuno che parla, che spiega le proprie convinzioni, ed io vorrei scuotere la testa, mostrare che non credo affatto in quello che viene detto, ma non voglio apparire negativo, così resto in silenzio, lo sguardo basso, immobile, di chi almeno pensa qualcosa, riflette sopra la realtà. Certe volte … Continua a leggere

Sangue e dolore

Lui stava spesso seduto sulla sua solita sedia, nella medesima posizione, ma il forte ronzare di quel silenzio era impietoso, lo faceva quasi star male. Allora certe volte gli accendevano il televisore davanti, ma lui non lo vedeva neanche, sentiva soltanto un brusio inconcepibile in mezzo a delle macchie di colore luminoso. Quando se ne stava lì, dentro la casa, … Continua a leggere

Al ritmo di salsa

Dietro al sipario della mia scrivania, di questi fogli, delle cartelle, di tutti gli insopportabili incartamenti che si ammucchiano, e di quelle pratiche delle quali, da quando sono entrato qua dentro, vincitore come molti di un qualsiasi concorso per impiegato comunale, devo occuparmi per ruolo, per posizione lavorativa, per mestiere, non posso fare altro che abbassare lo sguardo su un … Continua a leggere

Briciole di pane

Praticamente, come tutta la casa, la cucina era piccola, il tavolo era addossato ad una parete, e il resto era lì, il gas con la bombola, il frigorifero che funzionava anche come piano d’appoggio, il lavello perennemente ingombro di qualcosa. Quello era l’appartamento che Carlo aveva trovato in affitto all’inizio dell’università, là dentro ci poteva abitare soltanto una persona, tanto … Continua a leggere

La casa in campagna

Tutto era stato già detto, sia in quella che nelle riunioni precedenti della grande società finanziaria. Inutile sforzarsi ulteriormente, pensava il sig. Ferri, non troveremo mai una strategia migliore di quella che è stata già messa a punto. Era stanco di quegli incontri, gli pareva che tutto quel mondo fosse ormai asettico, freddo, e i comportamenti sempre i medesimi, ingessati, … Continua a leggere

Soltanto dieci minuti

“Non sono nervoso; solo mi pare tu abbia messo sulle labbra un rossetto troppo vistoso, per esempio…”, aveva detto lui con parole tese, senza guardarmi. Io ero rimasta in silenzio, continuando a camminare al suo fianco e cercando come di mordere sulla mia bocca quel colore che a lui aveva dato tanto fastidio. Quasi arrancando per cercare di stare al … Continua a leggere

Ritrovarsi

Aveva camminato molto quel giorno, in certi tratti di strada anche più lentamente del solito, quasi svogliatamente. Aveva tempo, l’intera giornata a disposizione, e passeggiare in città senza una meta precisa era per lui un’attività che gli permetteva di ripensare agli ultimi tempi. Sapeva fin dall’inizio che nel suo girare da una strada a quell’altra sarebbe inevitabilmente passato, forse anche … Continua a leggere

Per sempre al suo posto

Aveva chiuso la serranda da dentro, una volta terminato l’orario di lavoro del suo piccolo negozio di giornali, in modo che nessun cliente ritardatario avesse la possibilità di venire a cercare la Gazzetta dello Sport o chissà cos’altro, e lui potesse rimanersene da solo almeno per un’ora, per conto proprio. Doveva fare un piccolo inventario, era tutta la settimana che … Continua a leggere

L’ultima Università

I primi due si ritrovavano in una fotografia in bianco e nero, in cui si riconosceva una giornata quasi estiva, le loro espressioni rilassate ma non sorridenti, i corpi magri e immobili in una posizione qualsiasi, le braccia inerti, disoccupate. Difficile era stabilire l’ultima volta in cui erano effettivamente stati visti: il tempo passato e la memoria adesso erano in … Continua a leggere

Un dolore tra lo stomaco e il cuore

Cosa potevo pensare di me alla fine di un giorno qualsiasi praticamente sprecato alla ricerca di giustificazioni accettabili? Avevo lasciato scorrere gli ultimi anni quasi fossero materiale di altri, o senza importanza, come se il tempo fosse un involucro inerte lasciato in un angolo a lasciarsi riempire, senza criteri, senza scegliere niente. Al mattino avevo aperto gli occhi di scatto, … Continua a leggere

Soprattutto abitudini

I due era già molti anni che non si rivolgevano più la parola, il loro atteggiamento tra gli abitanti del loro paese era ormai proverbiale, ma quel comportarsi per loro era diventato con il tempo poco più di un’abitudine, e né l’uno né l’altro oramai ricordava il motivo per cui avevano iniziato a fare così. Naturalmente avevano sempre continuato a … Continua a leggere

Sotto osservazione

Lui camminava, incontrava le persone lungo ai marciapiedi, si osservava attorno. Registrava dentro alla sua testa tutto quello che gli sembrava vagamente anomalo, gli aspetti non strettamente ordinari delle cose. Aveva voltato l’angolo di quella nota strada centrale, conservando modi distaccati e indifferenza. Poi aveva preso il suo taccuino ed aveva velocemente annotato il punto esatto in cui le telecamere … Continua a leggere

Il tramonto di tutti i pensieri (alla fine del giorno)

Forse non sarebbe stato affatto necessario ritrovarsi proprio lì, con quel vento e quel freddo che spazzava la campagna umida e sgradevole, pensava qualcuno tra quelli che camminando lungo il sentiero erano rimasti più indietro. Ma il Presidente dell’Associazione aveva parlato in modo deciso: solo in caso di nuvole e di cielo coperto era possibile rinviare la data per la … Continua a leggere

Una pista che porta lontano

I pomeriggi della domenica erano quelli che Francesco detestava di più. Mangiava gli zucchini ripieni, la pasta col sugo, una fetta o due di ciambella ancora tiepida del forno. Il babbo e la mamma parlavano, parlavano sempre, e gli dicevano di prenderne ancora se non voleva rimanere così mingherlino, ma lui masticava con calma, lasciava che loro finissero prima di … Continua a leggere

Di là dal muro

La luce dell’alba filtra nella stanza spandendosi in un colore azzurrino innaturale. La notte è scivolata via come sempre, accompagnata nel suo viaggio ordinario dai tanti piccoli rumori lontani e incomprensibili fuori dalle finestre ferrate. Sono già sveglio nonostante la forte dose di sonnifero che il mio custode mi ha fatto ingollare ieri sera. Qua dentro tutto sembra fatto apposta … Continua a leggere

Oggi cinematografo

In fondo cosa potrà mai essere questa sensazione di vuoto che capita talvolta di provare? Non bisogna darle peso, sono tutte cose che succedono, che si voglia o meno. Si gira per le strade, si corre certe volte, poi quando ci si ferma sembra che tutto quanto non abbia più alcun senso. Ma non c’è affatto da meravigliarsi, la realtà … Continua a leggere

Lo slancio per vivere

C’era stato un tempo in cui Mauro si era sentito furbo. Poi tutto aveva preso uno strano corso nella sua vita di ragazzo, e questa sua propensione era stata come accantonata. Ricordava certe volte di essersi sentito bene solo per aver frequentato diverse compagnie, senza dare mai troppa importanza a nessuna in particolare, cambiando al caso modi di fare e … Continua a leggere