Il risultato migliore

Le parole di Franco si erano immediatamente imbrogliate mentre cercava di dire qualcosa di carino. Aveva ripetuto come balbettando qualche sillaba, e Laura gli aveva sorriso, come se fosse disposta per una volta a perdonare un ragazzo un po’ pasticcione. Ma Franco non voleva che lei sopportasse la sua timidezza, e neppure che a lui fosse perdonato qualcosa per simpatia o per disinteresse. Non desiderava neppure essere duro o irato con se stesso, quindi prese tempo, distese il suo volto rimasto fino ad allora corrucciato, trovò meglio le parole con le quali voleva spiegarsi e le disse, con calma, con la maggiore semplicità che gli era possibile. Poi osservò Laura negli occhi per vedere quale risultato aveva ottenuto, e si accorse così che il suo impegno era stato premiato: Laura era felice della determinazione che Franco aveva dimostrato, e per lui non ci poteva essere un risultato migliore.

Bruno Magnolfi

Il risultato miglioreultima modifica: 2010-04-28T14:54:40+02:00da magnonove
Reposta per primo quest’articolo

3 pensieri su “Il risultato migliore

  1. PENSO CHE SI POSSA PARLARE D’AMORE IN VERSI E IN MILLE ALTRI MODI, MA QUESTO RACCONTO BREVE SA FARLO CON SEMPLICITà E CON ALTRETTANTA DOLCEZZA .

  2. Certo che è bello il temtativo del protagonista di controllare la propria impulsività, per permettere alle parole di defluire, e sentirsi finalmente libero di raccontarsi apertamente, ed è altrettanto bello sentirsi compresi e accolti, forse è questo il senso dell’amore. Sentirsi accettati e compresi per quello che si è.

  3. Ora io non ho controllato le virgole, e nè gli accenti che ha sbagliato, preferisco affidarmi alle parole che usa per evocare immagini. Di correttori di bozze improvvisati purtroppo ne è pieno il mondo, e si sà che la maggior parte di loro sono poeti e scrittori mancati. Io mi limito a giudicare i contenuti e le idee, e devo farle i complimenti, gran bella storia.

I commenti sono chiusi.