Consenso solidale.

  Ormai sono ferma, dice lei. Spesso guardo ogni cosa con un certo distacco, e mi pare qualche volta di essere lontana da tutto. Proseguo a lavorare, certo, mi impegno ancora nelle mie attività, però con fatica, perché da qualche tempo è come se avessi perso lo slancio, se non avessi più quell’entusiasmo necessario per saltare gli ostacoli come succedeva … Continua a leggere

Note in elenco.

  Sto facendo un elenco preciso di tutte le cose da fare. Continuo a segnare su un foglio ogni più piccola attività che prima o dopo voglio affrontare, ed in seguito scrivo sul margine della carta le priorità che qualcuna di queste mostra con evidenza rispetto alle altre, in modo da costruire un vero percorso definito tra tutte le mie … Continua a leggere

Mancanze immancabili.

  Sposta appena qualcosa che aveva lasciato sopra al tavolo, quindi si ferma, riflette con calma, poi si volta con decisione, arriva con due passi convinti fino all’ingresso del suo appartamento, ed allora getta un’occhiata nello specchio senza dargli però alcuna importanza. Torna indietro, pare stia dimenticando qualche cosa, ma dopo uno sguardo generale sopra gli arredi, decide che tutti … Continua a leggere

Delicato incontro.

Per domani mattina, tramite un breve e laconico messaggio interno, l’amministratore delegato dell’azienda per la quale lui lavora da quasi dieci anni, ha richiesto di avere un incontro a due con lui nel proprio ufficio al quarto piano; un colloquio informale, certo, ma anche insolito, sollecitato nonostante l’assenza di una qualsiasi agenda degli argomenti e anche di un normale ordine … Continua a leggere

Come le onde.

  Generalmente seduti sopra poltroncine di vimini, loro guardano la linea dell’orizzonte segnata dal mare, quella linea netta e decisa che attraversa lo schermo ossevato da quel preciso punto di vista, anche se i loro occhi, oramai per abitudine, non la percepiscono quasi più. Bevono una birra a piccoli sorsi, si dicono qualcosa, certe volte deboli affermazioni di bassa politica, … Continua a leggere

Conteggi.

  Ho impiegato molto tempo per abituarmi. Non perché il susseguirsi di queste monotone giornate fosse per me qualcosa di poco congeniale, quanto perché avevo sempre pensato a qualcosa d’altro, anche se adesso non saprei neppure dire che cosa di preciso. Sto fermo dentro a questo chiosco di giornali presso un importante incrocio di strade e di marciapiedi della mia … Continua a leggere

Decisioni da prendere.

  La signora alla fermata del bus si muove nervosamente, dapprima anche per controllare gli orari dei mezzi indicati sui cartelli affissi al palo su in alto, poi per rendersi conto se ci fosse mai un posto libero dove sedersi sulla panchina di attesa sotto alla pensilina. Infine, guardandosi ancora attorno, si riaccosta a suo marito, rimasto fermo sul marciapiede: … Continua a leggere

Difficile socialità.

  Non sto bene, dice lui senza guardare in faccia nessuno. Si muove con lentezza, si siede con calma, come potesse cadere da un attimo all’altro, e poi ha sulla faccia un’espressione assente, quasi non avesse più alcun interesse a stare lì, se non riposarsi. Qualcuno tra i molti presenti, seduto vicino al biliardo dove va avanti tiro su tiro … Continua a leggere

Come rompere tutto.

  Troppi problemi, fa lui, sorridendo con ambiguità. Lei lo guarda un momento, riprende a muoversi dentro la stanza come per occuparsi di qualcosa che le tenga impegnate le mani, ma alla fine decide di spostare appena un soprammobile, come sperando di dare a quel grosso posacenere una migliore collocazione. Sto ancora aspettando, gli fa; sono in attesa che tu … Continua a leggere

Rumori molesti.

  Silenzio. Pur stando in ascolto con il massimo dell’attenzione, pronto ad interpretare immediatamente come un pericolo qualsiasi pur minimo rumore possa giungere alle mie orecchie da fuori, non sento nulla, se non il mio vecchio cuore che batte, ed il leggero fruscio nella testa dato dal sangue che scorre regolare all’interno delle mie vene. C’è un dentro ed un … Continua a leggere

Poche parole.

  Generalmente, di sua spontanea volontà, lei non dice quasi niente; persino quando le viene rivolta direttamente qualche domanda su degli argomenti anche generici e poco impegnativi, lei si limita a sorridere e ad abbassare lo sguardo, per poi magari cambiare appena un po’ la propria espressione, quel tanto che basta per dar mostra agli altri che è vigile, comprende … Continua a leggere