Migliore profilo.

 

<<Mi pare che adesso tu stia proprio esagerando>>, dice Lina a suo marito, in un raro momento in cui loro due sono rimasti da soli dentro al camper. Toni non si sente bene, prova come un leggero principio di depressione, ma non sa spiegare a lei quale disagio stia provando, se non continuare a ripetere, anche a se stesso, che le cose stanno andando in una maniera che mai lui avrebbe immaginato, come se fosse costretto a qualcosa di estremamente distante da ogni suo desiderio. Lei è dura, certe volte, e si dimostra poco comprensiva. Ed Antonio così si rinchiude in se stesso, almeno quando sente che intorno non c’è affatto il clima giusto per poter descrivere i propri malesseri. <<Non so; mi pare che questa vacanza non ci porti da nessuna parte, e che ognuno di noi, in ogni giorno che trascorriamo insieme, sia sempre più isolato dagli altri>>, dice. Lei annuisce, forse solo per una sorta di abitudine, però sostiene subito che lui con le sue fisime adesso sta proprio esagerando, come da un po’ fa anche troppo di frequente, secondo il suo parere. <<Sei tu che prosegui come sempre a rinchiuderti in te stesso>>, gli dice con insidia ma a bassa voce; <<non partecipi quasi mai alle attività che qua dentro vengono proposte, ed oramai ti sei ridotto a svolgere soltanto il ruolo dell’autista di questo mezzo, probabilmente anche perché non riesci ad avere una dimensione più sociale quando ti trovi in mezzo agli altri>>.

Antonio sta in silenzio; guarda qualcosa tra le cartine stradali della Bretagna e le illustrazioni dei luoghi che forse loro dovrebbero ancora visitare, e gli pare che tutto abbia perso di significato, quasi che il loro meraviglioso viaggio in camper si fosse ridotto in breve tempo, ad una semplice serie di comportamenti automatici e monotoni. <<Nessuno si sente soddisfatto di ciò che stiamo facendo>>, dice alla fine quasi per liberarsi, come se il suo giudizio fosse il dato più allarmante, probabilmente sempre evitato dagli altri fino a quando è stato possibile, ma che adesso appare oramai emerso con grande evidenza, una volta per tutte, alla luce del sole. <<Questo è soltanto il tuo parere>>, dice subito Lina senza neanche guardarlo, come per esorcizzare qualcosa di estremamente distante da sé. Tornano gli altri, hanno fatto degli acquisti in un supermercato, si parla subito di cosa sia possibile più tardi preparare per la cena, e poi si riflette anche verso quale luogo sia utile spostarsi, considerando che adesso si trovano a Quimper, e forse vorrebbero trasferirsi dalle parti della foce del fiume Odet. Hanno preso del pesce azzurro, potrebbero farlo sulla griglia se trovassero un posto buono dove starsene tranquilli. Lina e Sandra sistemano subito le cose dentro al frigorifero, ed Antonio, salito in cabina di guida come sempre, avvia con determinazione il motore del camper.

Nessuno sembra abbia molta voglia di parlare, così viene percorsa con calma la strada verso Combrit, con l’idea di fermarsi a dare un’occhiata al castello di Perennoud, immerso in una vegetazione lussureggiante vicino al fiume, anche approfittando della giornata non troppo nuvolosa. Antonio però si sente dissociato da tutti gli altri, vorrebbe quasi arrestare il mezzo in un luogo qualsiasi e gridare agli altri il suo tormento, anche se invece prosegue quasi con rassegnazione ad accettare il suo ruolo, come se le parole di sua moglie avessero alla fine mostrato un senso che poco per volta risulta anche per lui vicino al vero. Non c’è molto da inventarsi, sembra pensare mentre cambia le marce alla loro comoda casa viaggiante; ci siamo auto-inflitti la punizione di restare chiusi in questo camper per più di due settimane, senza pensare alle conseguenze che questa scelta avrebbe comportato. Non si può far altro adesso che rassegnarsi a questo nostro destino.

La vallata del fiume che stanno attraversando appare molto bella, e la loro serata in fondo potrebbe anche mostrarsi piacevole se soltanto loro quattro dimostrassero una certa vera volontà di stare bene in compagnia. Purtroppo le cose non stanno in questo modo, nonostante dal momento in cui sono partiti, non sia accaduto nulla di particolare per intervenire in qualche modo a rovinare realmente l’umore di tutti, o che abbia mostrato comunque delle sostanziali differenze di vedute tra di loro. Tutto insomma potrebbe andare ancora bene, ed il loro viaggio recuperare quei principi di amicizia su cui era stato progettato. Anche se nessuno tra di loro, quasi per sfida, sembra sempre di più voler mostrare il lato migliore di se stesso.

Bruno Magnolfi

 

Migliore profilo.ultima modifica: 2022-04-16T17:09:57+02:00da magnonove
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