Ascolto emozionale.

  Mi rendo conto che i miei pensieri spesso non sono molto rassicuranti nei confronti di chi mi incontra. Sto qui, mi guardo attorno, in genere cerco di essere più o meno come gli altri, eppure sono anche cosciente che dentro di me qualcosa tende continuamente a sfuggire ad un’immagine di tranquilla normalità. Nei miei itinerari non mi lascio influenzare … Continua a leggere

Differente sostanza.

  Il figlio della cuoca oggi è venuto alla villa dei Neri a prendere la mamma con la sua utilitaria. Franca lo ha incontrato all’ingresso, d’improvviso, proprio sulle scale davanti al portone, e lui è parso subito come intimidito, forse soltanto perché non si aspettava di trovarsi di fronte qualcuno di quella famiglia, ma in ogni caso ha salutato la … Continua a leggere

Normale fluire del suono.

  Lorenzo si siede in un angolo a poca distanza dalla minuta pedana dove al momento sono sistemati soltanto un paio di piccoli amplificatori e la sua batteria scintillante, ricomposta là sopra dopo il trasloco del pomeriggio. Il locale per adesso risulta ancora quasi vuoto, ma in ogni caso, se qualcuno del pubblico avrà la bontà di arrivare nei prossimi … Continua a leggere

Intenso soffritto.

  Nel lungo periodo in cui mi sono ritrovata a lavorare, anche con una grande passione ed un forte impegno specialmente iniziale, presso il sempre affollatissimo ristorante “da Mario”, non ho praticamente mai avuto un filo di tempo in più per fare qualcosa che non fosse preparare e cuocere le carni, le verdure, il pesce, gli antipasti, tutto quello che … Continua a leggere

Serata straordinaria.

  Generalmente entrano dentro alla spicciolata e sorridendo tra di loro, subito dopo essersi ritrovati in piccoli gruppi proprio davanti alle cancellate perimetrali oppure direttamente nei pressi delle biglietterie, lasciando purtroppo la macchina a distanza di due o tre isolati, perché si sa, da queste parti non si trova mai un parcheggio. In fondo non hanno neppure una gran fretta … Continua a leggere

Inevitabile attrazione gravitazionale.

  Franca è tranquilla. Qualche volta riflette che al fine di ottenere la possibilità di librarsi nell’aria, superando la semplice forza di gravità terrestre, per lei praticamente pare sufficiente quella sua rara ma indiscussa predisposizione che sente nel proprio spirito; così come ritiene di essere perfettamente cosciente del fatto che giusto con un’abile concentrazione del suo stesso pensiero, applicato ad … Continua a leggere

Definizione d’uomo.

  Durante certi giorni in cui, per qualche incomprensibile motivo, mi sento più vuoto e scontento, mi ritrovo a camminare per  strada senza pensare a nient’altro che non siano queste scarpe eleganti ai miei piedi, o i calzoni costosi perfettamente stirati sopra le gambe, mentre questi miei arti proseguono ritmicamente a procedere in avanti, quasi per una forma di autonomia, … Continua a leggere

Soltanto i musicisti.

  Arriva, nel nostro negozio di strumenti musicali che poi è anche il più grande e fornito della città, questa ragazza minuta che sinceramente non ho mai visto prima; entra e si guarda un po’ attorno, come in genere fanno quasi tutti quelli che entrano qui, anche se subito si rivolge a me per chiedermi senza mezze misure di vedere … Continua a leggere

Fretta indissolubile.

  Un agile tempo dispari tenuto sul ride e sul rullante con piccoli colpi alternati e veloci, con deboli variazioni che mostrano ogni battuta sempre leggermente diversa dalla precedente, calcato da sottili bacchette di legno con la punta ad oliva, rigorosamente impugnate asimmetricamente tra dita che comunque non le stringono mai, lasciando loro sempre la possibilità di vibrare leggermente all’interno … Continua a leggere

Ascolto cosciente.

  Lontano, quasi in una diversa dimensione, si potrebbe probabilmente evitare di affrontare delle questioni puramente formali nei riguardi di certe concezioni ormai stratificate dalle abitudini. Però qui resta comunque difficile stabilire quanto si debba riflettere prima di cambiare qualcosa, o se al contrario tutto venga predisposto all’improvviso da un semplice scatto in avanti, da un colpo di testa, da … Continua a leggere

Superficiali distanze.

  Tutti insieme certe volte si ritrovano seduti davanti ai tavolini in plastica di una birreria senza pretese, poco lontano dalla scuola che frequentano. Non si danno mai un vero e proprio appuntamento, soltanto passano da lì, a piedi o coi motorini scarburati, e poi si fermano magari per un’ora, o anche due, oppure giusto il tempo di scambiare quattro … Continua a leggere

Piccoli aquiloni.

  Credo non ci sia più il tempo per darsi delle vere prospettive, quando si è raggiunta inevitabilmente la mia età. Proseguo a dare lezioni di pianoforte, certo, ma forse soltanto perché è l’unica cosa che so fare, anche se oramai anche questa, come tante altre piccole attività che costituiscono la mia giornata, è diventata pressappoco un’abitudine, mostrando quasi sempre … Continua a leggere

Uguale a niente.

  C’è una piccola saletta con delle macchine refrigeranti e luminose che distribuiscono caffè, bibite, birra, ed anche qualche panino già confezionato in certe buste di plastica, giù nel piccolo capannone di periferia dove sono ubicate le quattro sale prova di dimensioni differenti tra loro, ed attrezzate ognuna in un modo diverso. Spesso i ragazzi stazionano seduti là dentro almeno … Continua a leggere

Regalo adeguato.

  Non sono mai completamente tranquilla. Sto in casa, controllo che tutto sia a posto, ed in generale mi pare non ci sia niente che appaia particolarmente in disordine. Eppure so che qualcosa mi sfugge, che la mia cameriera in questo stesso momento probabilmente è da qualche parte seduta a fumare, ad esempio, senza che io possa neppure dire niente … Continua a leggere

Oscure intenzioni.

  Lui alla fine si era laureato in giurisprudenza, dopo esser stato fuori corso soltanto per qualche anno, ed all’età di trent’anni suonati, aveva comunque iniziato già a lavorare, almeno per alcune ore al giorno, in quel prestigioso studio del suo anziano padre, avvocato come lui, quando questi all’improvviso fu colto da un infarto, lasciandolo proprietario di una bella auto … Continua a leggere

Opinioni diverse.

  Certi pomeriggi li trascorro quasi interamente dentro la mia stanza, uscendo da qui soltanto quando ormai è ora di cena, al momento in cui mi corre l’obbligo, così come desidera rigorosamente mio padre, di indossare le scarpe ed un abito adeguato prima di presentarmi in sala da pranzo all’orario stabilito una volta per tutte, sempre che non ci siano … Continua a leggere

Coronamento delle illusioni.

  Al mattino generalmente sto abbastanza bene, anche se riesco a muovermi poco e male nel periodo prima dell’ora di pranzo, e quasi sempre comunque preferisco starmene per conto mio da solo in una stanza della grande casa famiglia dove abito, senza preoccuparmi di nulla e lasciando che gli altri si cimentino nello svolgere i compiti assegnati per mantenere il … Continua a leggere

Aspirazioni indefinite.

  Dalla casa dei Neri alla fermata del tram ci sono esattamente quattrocentottanta passi. Franca, quando esce per andare a prendere la sua lezione dal maestro Bottai, li conta ogni volta, ed ultimamente ha iniziato a dividerli in tanti raggruppamenti riferiti ai settori che si trova ad attraversare: il passaggio pedonale della strada principale, il marciapiede alberato dal negozio del … Continua a leggere

Occhi di pianto.

  Ho raggiunto oramai quarantacinque anni d’età, e sono perciò una donna matura, come si dice in questi casi; eppure se guardo al mio presente mi pare di dover ancora arrancare molto per riuscire a comprendere parecchie cose su ciò che mi circonda, e se invece penso al futuro mi pare ci sia sempre qualcosa che ancora sfugga del tutto … Continua a leggere

Quasi una noia borghese.

  <<Signor Neri>>, gracchia la voce di una persona di fiducia all’apparecchio telefonico che funziona evidentemente con una connessione di ultima specie, e quindi non controllabile in remoto da qualche curioso orecchio esterno, giusto un momento dopo che l’uomo si è tranquillamente seduto al tavolo della sala da pranzo per iniziare a consumare la cena appena servita, naturalmente insieme alle … Continua a leggere

Qualcosa di importante.

  La signora Clara entra nel negozio dei generi alimentari in un momento in cui stranamente non ci sono altri clienti, e con la sua solita cortesia saluta l’esercente che conosce praticamente da una vita recandosi da lui quasi ogni giorno per fare gli acquisti che le servono allo scopo di preparare un buon pranzetto, generalmente semplice e senza grosse … Continua a leggere

Tutto questo tempo.

  Sono uno sciocco se credo ancora alla possibilità per un vecchio strimpellatore di pianoforte come me di tirar su un giovane allievo, oppure anche un’allieva, che nel prosieguo della propria attività riesca davvero a fare strada come concertista. I ragazzi oggi non amano sacrificarsi, e l’interpretazione delle partiture praticamente non richiede altro, se non la propria completa immedesimazione nel … Continua a leggere

Bianchi e neri.

  <<Spesso ci sono più relazioni sbalorditive in due accordi dissonanti tra di loro, che in una intera progressione armonica corretta>>, le dice a volte il suo attuale maestro di musica, un anziano signore solitario che sembra abbia trascorso interi decenni nell’indagine minuziosa delle note sopra la tastiera del suo pianoforte, dopo che Franca Neri, sedicenne, nonostante tutta la passione … Continua a leggere