Considerazione non automatica.

 

Per lei neppure adesso risulta troppo agevole. Certo, i primi tempi presso la casa dei Neri sono stati sicuramente quelli peggiori. C’è da dire che in quei momenti per lei c’era l’assoluta necessità di lavorare, avendo un figlio in giovane età ma non un marito; e poi comunque, gestire da sola la cucina della villa in quel periodo, senza dubbio risultava molto meglio che esercitare il mestiere in qualità di aiuto in un ristorante qualsiasi, dove di nuovo, come in passato, lei non avrebbe mai avuto alcuna considerazione. Quindi doveva resistere. Perciò tutte le volte che il signor Carlo aveva qualcosa da ridire su un piatto oppure sull’altro, cosa che succedeva piuttosto frequentemente, e certe volte magari soltanto per il suo atteggiarsi da gran degustatore, la cuoca in questione doveva immediatamente scusarsi, anche se lei lo faceva senza troppa insistenza, già sospettando il disprezzo di lui per gli atteggiamenti troppo servili. Comunque con l’andare del tempo tutta la famiglia Neri, e soprattutto lui, l’avvocato, assunsero l’abitudine poco per volta di non esagerare con le lamentele riferite a chi stava lavorando in cucina, prendendosela piuttosto con la cameriera di turno, sempre inadatta al mestiere secondo il parere imperante nella casa.

In ogni caso anche ora, nonostante siano trascorsi già quasi dieci anni, arrivano purtroppo dei giorni particolarmente difficili, quando sembra addirittura che nessuna verdura si abbini degnamente alla carne, ed anche due semplici uova non siano cotte mai al punto giusto. Va anche detto che alla signora Rosa è difficile che qualcosa non vada bene, limitandosi a sostenere le rimostranze del marito e a conservare comunque in generale anche una certa gentilezza con il personale, laddove alla signorina Franca, la loro artistica figlia, non viene da dire mai niente, né in bene né in male. Ma il signor Carlo, quando qualcosa non gli va bene, magari solo per qualche problema irrisolto con i suoi grandi affari lavorativi, tende a rifarsela subito con il primo piatto che viene a trovarsi sotto al suo naso, anche se si tratta della cosa più buona possibile. <<Teresa>>, dice aggressivo talvolta affacciandosi alla cucina con il suo sguardo già giudicante. <<Non posso credere che le sia sfuggita di nuovo la mano con il sale>>. Oppure: <<la pasta a me sembrava scotta; si anticipi di un minuto nella scolatura>>. Ma tutto questo ormai succede sempre meno spesso, tanto che Teresa è portata a pensare che quell’uomo stia proprio rammollendosi con l’andare degli anni.

Lei in fondo ha trovato nel suo lavoro anche un certo equilibrio, per cui le cose che porta avanti nella cucina dei Neri le procurano persino una certa soddisfazione, perché sa bene quanto addirittura non ricevere alcun apprezzamento per diversi giorni di fila, denota che le cose vanno proprio come dovrebbero, e questo alla fine le basta. Anche con il signor Carlo si è stabilita una specie di tregua armata, forse perché alla fine anche a lui si è mostrato chiaro quanto sostituire Teresa sarebbe adesso un grosso problema per le abitudini e gli orari di tutta la sua famiglia, e che in fondo ciò che viene cucinato, pur non eccelso, non è poi del tutto disprezzabile. Così le cose in qualche modo procedono, anche se il problema principale per Teresa resta suo figlio Simone, che svolge il lavoro di cameriere a chiamata in certi ristoranti alla buona, unico mestiere che sua madre è riuscita a insegnargli, e passa così anche dei periodi in cui nessuno lo cerca, restando a casa o andandosene in giro a perdere le giornate. Diverse volte lei si è fatta venire a prendere a fine orario alla villa dei Neri con la sua utilitaria, sperando che suo figlio si legasse per amicizia con la signorina Franca, in fondo la persona più carina di tutta la casa, ma anche se loro due si sono scambiati a volte qualche parola, in fondo non è sembrato avessero molto altro da dirsi.

A Teresa dispiace di non essere riuscita fino adesso a dare almeno qualcosa di concreto a suo figlio: lo vede sempre più come un ragazzo qualsiasi, uno mezzo sbandato, senza un vero futuro di fronte, e tutto ciò la porta a soffrirne. Forse potrebbe chiedere al signor Carlo di aiutarla a trovargli un vero lavoro, ma per fare questo ci sarebbe bisogno di una faccia tosta che lei almeno per adesso non si sente di avere. Resta il fatto che prima o dopo può sempre accadere che giunga il momento opportuno per introdurre con il signor Neri un argomento del genere, e intanto, ogni volta che ci sono degli ospiti per pranzo o per cena alla villa, Teresa propone sempre suo figlio per darle una mano, nella speranza che la sua presenza poco per volta porti con sé la possibilità di mostrarne il lato migliore, e così prima o dopo venga visto con una considerazione maggiore.

Bruno Magnolfi

Considerazione non automatica.ultima modifica: 2021-10-02T15:43:54+02:00da magnonove
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