Sono fregato, penso.

 

Certi giorni vorrei sparire penso, che tutto questo affanno per tirare avanti mi pare sempre di più una fatica sprecata, uno sforzo completamente inutile, che non ha neppure uno scopo preciso, se non quello di lasciarmi ancora galleggiare in qualche modo. E poi anche formarsi delle opinioni su quello che succede o meno, mi pare anche quello sia soltanto una fatica, un almanaccare privo di significato penso, insomma quasi una stupida perdita di tempo. Mi rannicchio in un angolo generalmente, e poi rifletto con calma sulla matassa di guai che prima o dopo dovrò decidermi ad affrontare, mentre intanto lascio le giornate scorrere come sempre, e cerco di tirarmi su pensando di aver ancora conservato la speranza che le cose possano riuscire a risolversi da sole. Se affrontassi davvero le mie preoccupazioni, dopo probabilmente mi sentirei decisamente meglio, anzi, questo è sicuro, però è tale anche la certezza che in un attimo tutto si faccia ancora più imbrogliato, che desisto sempre da ogni tentativo. Telefonare a Caio e fingere con voce mansueta di cadere dalle nuvole per il prestito da restituire. Inviare un messaggio a Sempronio con la richiesta di una dilazione per i soldi che gli devo. E poi dar fondo alle ultime riserve che mi ritrovo in tasca per pagare ogni mese l’affitto di casa e le bollette. Questo è il quadro generale. Chiedere sempre favori a questo e a quello, senza che le autorità si sognino di concedermi mai un aiuto concreto.

D’altra parte ritrovarsi costretti a lavorare a giornata come mi sta succedendo da un po’ di tempo a questa parte, dopo che ho perso il mio piccolo posto di lavoro, che non era regolarizzato, però mi permetteva comunque di campare abbastanza bene, non è certo facile penso, ed in questo momento non posso neppure prendermela con qualcuno di preciso se nei momenti in cui potevo farlo non ho mai neppure tentato di mettere da parte qualche soldo. Ora posso soltanto tirare la cinghia su tutto quanto, ma più di quello che sto facendo realmente in questo momento mi pare impossibile. Ogni tanto, nei momenti peggiori, rubacchio anche qualcosa nei negozi degli alimentari, però sono soltanto delle sciocchezze, non posso certo contare su questi gesti penso. Potrei forse andare a mangiare qualche volta nelle mense sociali, ma ci sono sempre delle file enormi che portano via un sacco di tempo, e poi non mi piace mescolarmi in questa maniera con i veri disperati. Comunque questo senso di incertezza che mi attanaglia è qualcosa di superiore a qualsiasi immaginazione penso, e mi accorgo quasi ogni giorno come possa portare facilmente verso la pazzia, e farti provare la disperazione nella sua forma più insidiosa possibile.

Vivo in due stanzette fuori mano e la maggior parte del tempo lo passo tra queste mura. Qualche volta porto in giro i pieghevoli delle pubblicità, oppure aiuto un amico a fare dei traslochi, quando viene chiamato a farne qualcuno. Poi sono in contatto con dei ragazzi che si occupano di facchinaggio ai mercati generali, e qualche altra giornata di lavoro riesco a farla andando insieme a loro. Però addormentarsi ogni sera con l’angoscia del domani così insicuro non è facile penso, ed è questo il cruccio più grande che mi fa star male. Mi rigiro sempre nel mio angolo, e cerco ogni tanto di essere ottimista, perché riesco anche ad essere positivo penso, e tirarmi fuori dai problemi se mi si presenta l’occasione giusta per farlo. E’ la tranquillità che è venuta a mancare più del resto. Se adesso penso al futuro non vedo niente, se non andare avanti così in qualche maniera, fino a quando è possibile, nell’attesa che mi ammali seriamente, o che rimanga infortunato nei lavori pesanti che mi trovo a svolgere. E allora per me non ci sarà più niente penso, se non mollare tutto e andarmene per strada ad accattonare qualche soldo, e poi comprarmi un cartone di vino di pessima qualità, tanto per non sentire troppo il freddo della notte, e non ripensare più di tanto a questi maledetti guai.

Bruno Magnolfi

Sono fregato, penso.ultima modifica: 2021-01-20T20:13:23+01:00da magnonove
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