Peggio di sempre.

 

Un ragazzo passa correndo lungo la strada principale che attraversa quasi tutto il paese. Sembra giocare, come se quel semplice percorrere di fretta la parte più antica del centro abitato, fosse una specie di gara, uno scherzo da tirare a qualcuno ridendo, quasi una beffa nei confronti di chi tenta di dare del senso al passato, magari proprio per fornire più fiato al futuro. Corre davanti al caffè della piazza principale, in mezzo a diverse persone lì in piedi, che parlano con convinzione tra loro, e lascia che tutti lo notino in quel suo atteggiamento beffardo, che finge di scontare il desiderio di rendere migliori le cose forse proprio tramite quelle parole, riducendo purtroppo ogni volontà solo ad uno scherzo, una semplice superficialità, una stupidaggine qualsiasi, senza alcun significato.

Ci sono Carlo e Sonja tra quelle persone, e forse stanno prendendo assieme agli altri gli ultimi accordi per portare a compimento i loro progetti, le idee che hanno avuto ultimamente per rendere più aderente alla collettività il compito del loro circolo culturale. Si parla naturalmente della pubblicazione di questo benedetto giornale, una specie di rivista mensile in bianco e nero dove ospitare qualsiasi voce che nel paese abbia voglia di farsi sentire, ed il confronto per arrivare al primo numero da dare in tipografia naturalmente è serrato, pieno di entusiasmi ma anche di dubbi ed incertezze, tanto che si continua a cercare delle mediazioni tra tutti quanti.

Il ragazzo passa quasi nel mezzo al gruppo di persone, si ferma soltanto un momento, guarda Carlo in faccia mentre distratto sta parlando con un’altra persona, e d’improvviso sputa verso di lui, come per dare una definizione precisa ai propri pensieri. Poi riprende a correre. Non è un estraneo, in molti sanno chi sia, e già in altri casi ha avuto dei comportamenti particolari; però quello di oggi è qualcosa che va ben oltre qualsiasi comprensione. Si dice subito sia stato mandato da altri, che il suo comportamento sia semplicemente il frutto di alcune malelingue ben note che non reputano positivamente le attività di quel circolo, e qualcuno ci vede proprio un interesse politico dietro a quel gesto, e senza comunque cercare di far pagare al ragazzo la sua sciocca bravata, ci si interroga subito su come scoprire cosa possa esserci nascosto nell’ombra.

Si serrano le fila, si dice che non è il momento di fare polemiche ma neppure di indugiare troppo: è doveroso andare avanti superando qualsiasi ostacolo, ed il fatto che le attività del circolo culturale siano prese di mira, dimostra perfettamente che tutti loro sono nel giusto, che ciò che è stato pensato deve assolutamente essere portato a pieno compimento. Sonja si trattiene, è dispiaciuta per ciò che è accaduto, perciò apre immediatamente le porte del circolo ed invita tutti ad entrare là dentro, perché la strada e la piazza stanno diventando sempre più dei luoghi insicuri, dove la voglia di fare da parte di qualcuno viene già interpretata come una semplice provocazione. Bisogna cautelarsi, dice Sonja senza riferirsi a nessuno in particolare, guardarsi attorno, essere prudenti; insomma fare tutto quello che serve, ma preparandosi al peggio.

Bruno Magnolfi

Peggio di sempre.ultima modifica: 2019-11-16T17:42:56+01:00da magnonove
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