Orizzonte di speranza.

 

“Ecco”, dicono gli attivisti politici maggiormente impegnati. “Tutto ha già preso la china del revisionismo, e d’ora in avanti non ci sarà più da aspettarsi niente di buono”. Sonja lo sa che a volte in giro si dicono cose del genere, e forse vorrebbe convincere almeno qualcuno tra i più tosti iscritti anche al partito, che nonostante quello che sembra, tutte le attività tendono a restare comunque incanalate nello stesso alveo, ed anche se al circolo culturale “Victor Jara” ultimamente si parla sempre meno dei temi tradizionalmente più cari ad una associazione nata per scopi quasi politici, è ugualmente possibile portarne avanti le finalità impegnandosi in funzioni di supporto, ed anche poco specifiche. Chiara, che lavora nella biblioteca comunale, quando loro due affrontano quell’argomento, le dice che va bene così, che la cosa più importante è riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibili nelle diverse attività; ma nonostante tutto, rimane comunque in lei una patina di amarezza per non riuscire ad affrontare con la cittadinanza anche i problemi più seri e più di fondo, quelli che riguardano la collettività.

Sulla base di questo pensiero, ultimamente è maturata nella mente di Sonja la possibilità di creare una specie di giornale del circolo, un vero e proprio contenitore di idee e di istanze raccolte dalla bocca di chiunque abbia in testa qualcosa, da usare come una riserva di spunti ed un elenco di cose da fare, e anche come cerniera nei confronti della cittadinanza. Prendere nota di quanto avviene nel centro abitato, come anche nelle campagne circostanti; dare puntuale notizia delle novità più in evidenza, raccogliere commenti su qualsiasi tema, e quindi a turno, da parte dei soci che se la sentono, effettuare delle vere e proprie interviste alle persone qualsiasi, anche mediante l’uso di un registratore, in modo da mettere in seguito sopra la carta il pensiero vero di tutti quanti, senza alcun filtro, lasciando affrontare da chi ne abbia la voglia anche i temi più scomodi. Quando lei ha presentato il progetto, durante una riunione del circolo, qualcuno ha storto la bocca, ma nessuno tra tutti i presenti si è dichiarato del tutto in disaccordo.

L’idea del giornale sembra buona, dice adesso qualcuno; probabilmente ci costerà molto dal punto di vista dell’impegno personale di ognuno di noi, e naturalmente servirà anche un discreto esborso di risorse che dovremo impiegare per la sua stampa e la capillare distribuzione; però si può provare, correggere gli iniziali inevitabili errori, e vedere poi quale risultato potremo in seguito raggiungere, anche in termini di apprezzamento cittadino. Alcuni pensano già a delle piccole rubriche fisse da portare avanti anche a livello del tutto personale, altri hanno in mente di ospitare su quel giornale anche le opinioni più scomode, quelle che nessuno normalmente avrebbe mai il coraggio di riferire, ed altri ancora pensano finalmente di inserire là dentro i temi più cari del circolo, quelli per cui il “Victor Jara” è nato, ormai parecchio tempo fa.

Sonja in questi giorni avverte comunque nell’aria un nuovo entusiasmo, quasi un formicolio se non una febbre, che percorre i soci e gli affezionati del circolo. Era da tempo che non si provava qualcosa di questo genere: “perché sono questi i momenti migliori”, pensa adesso con grande sincerità; “quelli per cui tutto sembra d’improvviso risvegliarsi e mostrare in avanti la strada migliore, quella che concede a chiunque l’orizzonte della speranza.

Bruno Magnolfi

Orizzonte di speranza.ultima modifica: 2019-11-13T20:05:31+01:00da magnonove
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