Improvvisamente diverso

A Rodolfo piace molto scherzare. Certe volte inizia di punto in bianco e pare proprio non voglia più smettere. Gli amici lo guardano, sorridono, qualcuno di noi vorrebbe dirgli forse che è il caso di farla finita, ma lui pare non accorgersi di nulla, e scherza, dice cose surreali, ogni argomento pare una scusa per farci sopra dell’ironia. Sua moglie … Continua a leggere

In fondo a un bicchiere svuotato

Niente è cambiato, lo so, me ne rendo conto. Avevo cercato mille volte di concentrarmi, di far forza su me stesso, di tenermi a distanza da quei soliti bar dove trovi sempre qualcuno che sorride e ti fa compagnia. Per mesi non avevo più comprato neppure una bottiglia di vino, e tutto questo è durato per un sacco di tempo, … Continua a leggere

Dietro al sorriso del cameriere

Il mio mestiere è questo, non c’è niente da dire. Qualcuno storce la bocca se me lo chiede, ma io sorrido quasi sempre, ormai sono abituato a certi giudizi. Sono cameriere in una pizzeria, ogni sera su e giù lungo i tavoli apparecchiati con tutta la gente che mi dice cosa desidera e mi porti questo o quell’altro. A me … Continua a leggere

Oltre la politica più abituale

La riunione era per le sedici. Lei si era portata la cartella con gli appunti e alcuni documenti in merito all’intervento che si era preparata. Le sue parole avrebbero dovuto essere soffici, accarezzare i temi importanti senza dare l’impressione di aggredire nessuno. Non era affatto semplice mettere tutti d’accordo, o meglio, far stare dalla propria parte almeno la maggioranza dei … Continua a leggere

Siamo tutti perdenti

Avevano trascorso la serata in un bar, uno di quelli dove l’aperitivo si fonde assieme alla cena, poi avevano salutato i ragazzi a voce alta con i modi di fare di chi ha qualche impegno impellente, ed erano saliti sopra la moto di uno dei due, a caccia di qualcos’altro da fare. Lungo i viali avevano discusso più a gesti … Continua a leggere

Un giorno di lotta

L’uomo da solo, uscendo dall’ufficio dove lavora fino alle cinque del pomeriggio, percorre come ogni giorno il tratto di strada che lo separa da casa. Il suoi passi hanno un ritmo regolare e non troppo lento, il suo sguardo è orientato sulla porzione di marciapiede che lo precede. I suoi pensieri si accavallano tra le attività che ha lasciato in … Continua a leggere

Più per gli altri che per se stessa

Il nome della ragazza era Sofia e aveva iniziato a lavorare con un contratto a tempo indeterminato e periodo di prova di tre mesi, presso l’ufficio postale del suo paese. Dapprima la direttrice le aveva detto di smistare delle cose sul retro, ma dopo qualche giorno di adattamento l’aveva fatta sistemare ad uno degli sportelli aperti al pubblico, a servire … Continua a leggere

Tra i pensieri di una persona sfuggente

Chiara e Donato abitano un appartamento dirimpetto a quello del signor Lenzi, al terzo piano di un’anonima palazzina. Loro sono sposati da poco più di due anni, e conducono una vita ordinaria, lavoro, casa, qualche amicizia sporadica nelle serate del fine settimana. Donato saluta sempre con deferenza il signor Lenzi ogni volta che lo incontra sul pianerottolo o lungo le … Continua a leggere

Leone per tutti

Che fortuna aver trovato queste due stanze in affitto, pensava il vecchio Leo: la pigione era meno della metà della sua pensione, adatta per poter tirare avanti alla meglio, e il posto era quanto di meglio potesse aver mai desiderato. Era Leone il suo vero nome, ma quasi nessuno lo aveva chiamato così in tutta la sua vita: troppo importante … Continua a leggere

Sulla bocca del paese

Un uomo qualsiasi passeggia lungo un marciapiede del paese, così passa davanti ad una casa dove, dalla finestra spalancata per il caldo, si vedono due donne in una cucina che rimangono sedute e parlano tra loro, davanti a una tazzina di caffè. Lui si ferma un attimo, le osserva, loro si voltano verso la finestra, l’uomo si tocca la falda … Continua a leggere

Gli uffici per l’Integrazione Pubblica

La procedura indicava una serie di domande alle quali era doveroso rispondere correttamente. Si entrava dal grande portone in cima alla scalinata in pietra dopo essersi informati in modo esaustivo su ciò che era necessario portare con sé, quale abito indossare, cosa aver pensato durante il tragitto fino lì, e soprattutto con quale stato d’animo era consigliato presentarsi, in modo … Continua a leggere