Propositi.

 

Naturalmente ci sono state anche altre situazioni in cui ho avvertito una certa distanza da tutti, almeno quasi come quella che sto provando esattamente in questo momento. Adesso mi lascio sballottare da questo camper in movimento, praticamente senza opporre alcuna resistenza, mentre tutti qua dentro proseguiamo a fingere di essere alla ricerca di semplici frivolezze, e personalmente anche io come gli altri cerco di pensare soltanto a delle cose positive, anche se l’impegno generale intorno a questa aspirazione, non pare sia diventato assolutamente sufficiente, nonostante la nostra partenza da casa risalga soltanto a pochi giorni addietro. Mio marito si è già fatto interamente assorbire dalla guida del nostro mezzo lungo queste strade francesi, e gli altri due ritengo quasi per certo che si ritrovino oramai del tutto annoiati da questa quotidiana costrizione di estrema vicinanza, soprattutto tra loro stessi, nonostante siano sposati da un sacco di anni. Non si guardano quasi mai durante le soste che facciamo, ed anche le parole che si scambiano appaiono sempre con una leggera punta di asprezza, come se fosse la sola maniera che hanno per essere del tutto naturali tra loro. Non saprei dire adesso quale possa essere lo stato d’animo migliore con cui affrontare questa vacanza, però sento di avere la necessità almeno personale di perdermi in qualche dettaglio, tralasciando volentieri il senso generale delle cose. Non ho quasi niente da dire sui luoghi da visitare che vengono proposti mentre viaggiamo, li accetto tutti senza mai ribattere, perché a me in un momento come questo basta ubriacarmi della straordinaria vicinanza all’oceano, lungo queste coste occidentali adesso deserte, presso luoghi che appaiono stupendi e molto più naturali che in qualsiasi altro periodo dell’anno, ora che siamo così lontani dall’affollata stagione estiva.

Con Sandra mi sono sempre trovata piuttosto bene, e in generale abbastanza a mio agio devo confessare, anche se non ha mai rappresentato ai miei occhi una persona con la quale sentirsi troppo in sintonia, ed anche lei in queste giornate mi è parsa conservare sempre una certa distanza da me, come se la nostra amicizia fosse qualcosa più di facciata che sostanziale. Non ha troppa importanza penso, si tratta per ambedue di trovare separatamente i nostri piccoli spazi di individuale intimità, e di mostrare comunque il massimo di tolleranza per qualsiasi stato d’animo altrui possa mostrarsi su questo camper fortunatamente superaccessoriato e molto grande. Quando siamo fermi per la notte, oppure per preparare e anche mangiare qualcosa, se non c’è proprio altro da fare, il mio passatempo preferito resta naturalmente il lavoro all’uncinetto, esattamente come quando sono a casa. Lascio che loro tre si scambino le proprie opinioni su tante piccole faccende generalmente senza troppa importanza, ed io mi perdo con lo sguardo basso dietro ai miei lavori, limitandomi a profferire giusto una parola o due ogni tanto, magari accompagnata da un leggero sorriso. Antonio comunque non mi interpella quasi mai, abituato com’è a spiegare a tutti esattamente quello che pensa per conto proprio, senza avere la capacità di mettersi in nessun caso nei panni degli altri. Questo d’altra parte è il suo carattere, non ci si può fare nulla, se non accettarlo così, se possibile.

Renato invece mi pare sia l’unico in questi frangenti con cui potrei scambiare qualche parola con maggiore interesse, però mi piacerebbe farlo quando siamo da soli io e lui, senza le altre quattro orecchie pronte a captare chissà cosa, che poi probabilmente neppure comprenderebbero, tanto sono distanti da quello che probabilmente potremo avere da dirci. Lui è piuttosto sensibile, e quando qualche volta, anche in un recente passato, gli ho spiegato qualcosa, si è sempre dimostrato assolutamente capace di comprendere al volo ogni dettaglio, anche le sfumature di qualche mia perplessità, oppure di qualche desiderio represso. Comunque trascorrere il tempo esclusivamente in quattro non sembra porti niente di particolarmente interessante, e pare di estrema difficoltà adesso non tener conto in ogni momento di questo elemento, considerata la leggera e diffusa incomprensione che sta circolando, perciò ora mi trovo spesso a caccia del momento migliore per starmene almeno un po’ per conto mio. Considerato tutto, credo alla fine che sia la cosa migliore che mi rimane da fare: passeggiare lungo questa costa aspra e meravigliosa, ad esempio, e mandare avanti le mie riflessioni mentre mi trovo in perfetta solitudine. D’altra parte era questo il mio scopo principale, fin dal momento in cui ho accettato di partecipare ad una vacanza del genere; non potrei certo tentare adesso di abbandonare, come fossero impercorribili, tutti questi miei propositi.

 

Bruno Magnolfi

Propositi.ultima modifica: 2022-01-24T19:53:59+01:00da magnonove
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