Lo sanno benissimo di non avere tutta quella perspicacia che probabilmente occorrerebbe per comprendere appieno quale comportamento sarebbe meglio tenere in situazioni del genere; in ogni caso loro due tentano anche oggi, come altre volte hanno fatto, di fingersi semplicemente delle sprovvedute nell’andare a chiedere all’ufficio competente un semplice sussidio di disoccupazione che le metta in condizione di tirare avanti almeno per qualche altro mese senza doversi cercare alla svelta un lavoro. Sono sorelle gemelle, poco più che ventenni, e fino a quando è stato in vita il loro nonno materno che le teneva in casa con sé mantenendole con la sua generosa pensione, considerato che i loro genitori le avevano abbandonate a lui quando erano ancora delle bambine, non hanno mai avuto di che preoccuparsi. Ma dopo il suo recente funerale le cose sono rapidamente cambiate, ed anche se hanno potuto continuare ad abitare in quel piccolo appartamento che lui le ha lasciato in eredità, ed usufruire fino ad ora anche di qualche risparmio che il vecchio teneva da parte, per i prossimi tempi non possono ormai più contare praticamente su alcuna entrata economica.
Sono ancora quasi delle bambine, e sostenendosi a vicenda non hanno mai maturato quella spregiudicatezza che forse servirebbe per affrontare in maniera adeguata la realtà e la loro situazione. Stanno insieme continuamente aiutandosi in maniera reciproca, e proprio per questo non vogliono cercare un mestiere che le porterebbe quasi senz’altro a doversi dividere. L’impiegato le studia a lungo, identiche come sono, medita il loro caso cercando le parole più semplici per farsi comprendere, e poi spiega con calma che dalle leggi non è previsto un bel niente per un caso come quello di loro due, e che non possono comunque pensare di andare avanti ancora per molto in quella maniera, se non prendono qualche decisione di fondo. Allora le gemelle sorridono, ringraziano l’impiegato per le informazioni ricevute, e poi se ne vanno: in fondo sapevano già fin dall’inizio che non avrebbero ottenuto un bel niente, però adesso si sentono più sollevate, e soltanto ritrovarsi all’aria aperta lungo la strada, fuori da un ufficio del genere, le fa sentire subito meglio. Potrebbero sfruttare in qualche maniera la loro straordinaria somiglianza riflettono, questo è verissimo; però non saprebbero proprio a chi rivolgersi, anche perché praticamente non sanno far niente.
Infine giungono alla fermata dell’autobus per tornarsene a casa, e proprio mentre sono lì ferme sul marciapiede, pensando alle loro cose e in attesa del primo mezzo pubblico in transito, un tizio chiede loro se sia possibile farle una foto, ad ambedue, magari a distanza ravvicinata. Ecco, parte da lì la loro fortuna: una semplice immagine di due espressioni così semplici e identiche come le loro che inizia a girare quasi per incanto lungo la rete, interessando in poco tempo una miriade di persone incuriosite da quella loro doppia schiettezza. Se ne fa immediatamente una campagna pubblicitaria per un grosso marchio, poi vengono invitate a partecipare a qualche serata, ed infine sbarcano persino in una televisione, senza cambiare un bel niente di loro stesse, anzi restando assolutamente così come sono. Ridono, si guardano negli occhi con maniere incredule per quello che le sta capitando, ma volentieri si lasciano andare agli eventi, perché neppure se lo volessero sarebbero ormai in grado di arrestare quello che si è avviato intorno a loro.
Il resto difatti va avanti quasi da sé, e tutti da adesso in avanti le chiamano semplicemente “le gemelle”, tanto che ognuno tra chi le contatta, si pregia di conoscerle in qualche maniera, o almeno di sapere chi sono. Loro due si divertono in questo vortice, certe volte semplicemente si guardano per un attimo e scoppiano a ridere di nuovo, perché mai avrebbero immaginato un destino del genere, e soprattutto mai avrebbero sospettato di poter condividere così alla pari la loro fortuna. Essere rimaste sempre unite, alla fine, ha dato loro ciò che probabilmente meritavano fin dall’inizio, e rendersi conto, per una cosa ai loro occhi estremamente naturale come essere soltanto delle sorelle, di come sembrano tutti disposti persino a pagarle, le fa continuamente divertire, quasi fosse la prosecuzione di un semplice gioco, qualcosa che esattamente è nato proprio con loro.
Bruno Magnolfi