Crono programma.

 

Sembra che in questo momento non si possa parlare d’altro che dei problemi che riguardano i francesi, e dei manifestanti che sfilano con i loro gilet gialli. Ed anche soltanto vedere in giro degli operai stradali con un normale abbigliamento da lavoro ad alta visibilità indosso, fa subito pensare a quei cortei scomposti che hanno luogo in questo periodo lungo le strade di Parigi e non soltanto. Tutto ciò che abbia un minimo d’importanza pare avvenga esattamente da quelle parti, o comunque in tutte quelle altre città maggiori della Francia, dove i cortei gremiti da questa gente si susseguono oramai da settimane. Stare in vacanza con un camper oscillando tra dei piccoli borghi marini e certe raccolte cittadine della Bretagna e della Normandia, dove peraltro le notizie arrivano già leggermente offuscate e filtrate, fa sentire chiunque come lontano da tutto, isolato dalla realtà, anche se gli argomenti messi in evidenza dai notiziari e dai giornali sono forti e molto pregnanti. Certo, fa simpatia pensare ad un movimento spontaneo e popolare di persone che coraggiosamente portano in piazza e per strada le proprie evidenti insoddisfazioni, però fa paura leggere come all’interno dei gilet gialli si siano anche inseriti personaggi di qualsiasi colore politico, qualcuno persino violento, spesso interessati esclusivamente allo scontro diretto col potere politico francese.

Antonio ha iniziato col dire che lui adesso si sente quasi come un turista scemo che riesce a guardare attorno a sé soltanto una realtà superficiale, senza riuscire a vedere ciò che invece appare a tutti di un’enorme importanza, e quando Renato ha cercato di redarguirlo spiegando che ciò che va a sfilare lungo le strade delle grandi città, sono soltanto i frutti maturi dei problemi irrisolti della nazione francese e dei suoi governi, Sandra è intervenuta mostrando un articolo in cui si dimostra che anche in Italia iniziano ad esserci dei simpatizzanti proprio di quelle stesse manifestazioni, ed in parte anche abbastanza organizzati, e che un movimento politico italiano molto importante ha dichiarato proprio in questi giorni di essere assolutamente dalla loro parte. Lina resta in silenzio come sempre, anche se è evidente come stia cercando dentro di sé un’opinione anche forzatamente personale, un giudizio proprio insomma, che con ogni probabilità riesca a tenere a distanza in modo simmetrico la violenza di massa lungo le strade cittadine, ed anche i poteri forti del governo e delle due camere francesi. Le giornate in ogni caso vanno avanti, ed anche se in qualche momento è difficile godere appieno della bellezza intensa dei luoghi che vengono visitati, all’interno del camper si cerca di essere tranquilli, sereni, quasi indifferenti sia ai lacrimogeni ed ai proiettili di gomma che vengono sparati, sia alle tante vetrine infrante delle banche e dei negozi. Andare a vedere di persona cosa va accadendo per le vie delle città francesi, resta un’opzione indefinita e ancora non affrontata da nessuno di loro in modo diretto, anche se Sandra, più degli altri, ha già dichiarato più volte quanto vorrebbe rendersi conto apertamente di quei fatti.

<<La nostra è soltanto una gita di piacere>>, ha detto allora suo marito Renato durante la loro serata a cena. Nessuno degli altri tre ha trovato al momento niente da opporre, considerando forse che quella era l’indubbia verità, ma forse nessuno di loro si è trovato completamente d’accordo con questa semplicistica e superficiale definizione. <<Non possiamo sempre girarci dalla parte opposta e guardare soltanto quello che ci piace>>, ha sparato Sandra dopo diversi minuti, sottovoce ma con un tono piuttosto convinto, mentre Lina, quasi dandole seguito, ha detto improvvisamente e con grande convinzione, almeno in apparenza, che a lei sarebbe piaciuto dedicare proprio l’ultimo giorno della loro vacanza in Francia, alla città di Nantes, <<dove peraltro mi risulta che ogni sabato stanno anche sfilando le manifestazioni dei gilet gialli>>. Nessuno ha commentato, lasciando nel silenzio quella possibilità importante, quasi immediatamente un dato di fatto, e considerato tutto quanto, ognuno però ha subito aggiornato mentalmente il proprio crono programma, inserendo assolutamente quella tappa al temine del loro giro. Quando poi si sono alzati dal piccolo tavolo dentro al camper per lavare e sistemare le stoviglie, Antonio ha indicato a tutti con un dito sopra la cartina il percorso migliore per raggiungere quella città, dimostrando che alla fine risultava assolutamente qualcosa di accettabile.

Sandra è sembrata immediatamente soddisfatta, e Renato le ha sorriso, quasi ad indicare con ironia che i modi di sua moglie risultano sempre quelli più vincenti, mentre Lina si è come estraniata subito dal gruppo, tanto da proporsi per fare più tardi un giretto là attorno con il cane.

Bruno Magnolfi

 

 

Crono programma.ultima modifica: 2022-03-28T18:50:39+02:00da magnonove
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