Seria proposta.

 

“Vorrei andarmene da qui”, confessa l’uomo trentenne, cameriere disoccupato con un certa esperienza, davanti all’amico di sempre, mentre se ne stanno seduti ambedue al caffè del paese, proprio davanti alla strada principale, dove si apre di fianco una specie di piccolo chiostro dalla pianta rettangolare, appartato ed accogliente, con i tavolini all’aperto ma sotto qualche ombrellone di stoffa, e circondato da alte siepi, verdi e piacevoli, su tutti e tre i lati, lasciando dal quarto la vista aperta sopra al marciapiede e sulla via abbastanza transitata. “Basta con questo posto assurdo dove tutti si conoscono e dicono sempre le medesime cose. Basta con la logica del non fare mai niente pur di non sbagliare qualcosa e quindi mettersi in una luce discutibile da tutti. Voglio andarmene lontano, alla prima occasione, fuori da questi criteri che non sopporto più, raggiungere un  luogo dove nessuno mi conosce e quindi neppure può ricordarsi di me”. L’amico sorride, tutti quanti prima o dopo si ritrovano a dire queste medesime cose, pensa, ma nessuno di loro ha poi veramente il coraggio di mettere in pratica quello che aveva sostenuto in precedenza. I due sorseggiano una birra ciascuno, seduti in maniera da guardare le persone che ogni tanto passano da lì davanti, ed ogni volta fanno un cenno o un saluto a qualcuno. Restano in silenzio per qualche minuto, come a ripensare a quegli argomenti, poi l’amico guarda l’orologio e dice che deve andare a ritirare qualcosa in un negozio vicino. “Vai pure”, fa lui. “Io mi trattengo qui per un’altra mezz’ora, poi inizio a prepararmi con calma per la grande partenza”, dice per scherzo. L’altro sbotta subito in una breve risata, poi si alza, lascia sul tavolo i soldi della bevuta, e quindi se ne va.

Difficile essere veramente così come a volte si cerca di mostrarsi con chi si conosce, e lui anche se effettivamente crede molto nelle cose di cui parla, di fatto sa benissimo che il salto da fare, così come sarebbe suo desiderio, è complesso e molto più coraggioso di quello che possa soltanto immaginare. Poi c’è il fatto di non avere nessuno che abbia la possibilità di spianargli la strada, ed anche se ha messo da parte qualche risparmio nel corso degli anni, lavorando nel miglior ristorante di quella zona adesso chiuso per ristrutturazione, ritrovarsi d’improvviso in un posto dove non conosci nessuno non è certo qualcosa di facile da affrontare. Gli piacerebbe tanto catapultarsi in un luogo nel meridione del mondo, dove magari le abitazioni e la vita quotidiana costano poco, e lì forse aprire un piccolo locale fatto di legno, magari davanti a una spiaggia oceanica, ed avere un sacco di amici in mezzo a clienti tranquilli e senza problemi. Ecco, trascorrere delle giornate serene senza neanche una delle sciocchezze che scorrono fluenti nel suo paese di nascita, e guadagnare quello che sia sufficiente giusto per tirare avanti in modo decoroso, nient’altro.

Finisce la birra in mezzo a questi pensieri, poi si alza e va verso il bancone del locale a pagare, ma il proprietario, che lui conosce da sempre, gli chiede se per caso non gli andrebbe di dargli una mano per tirare avanti la sua birreria. “Il mio socio vuole ritirarsi”, gli fa; “ed ha l’idea di occuparsi d’altro d’ora in avanti. Se tu volessi potresti prendere il suo posto, ed io prelevare la quota della nuova società che potresti formare con me poco per volta sul tuo stipendio; non te ne accorgeresti nemmeno” Lui resta senza parole, come se fosse fulminato dal corto circuito di ciò che ha appena sentito. “Non lo so”, dice dopo un momento; “sono imbarazzato, ci devo pensare; i miei programmi sinceramente erano diversi, ma un’opportunità di questo genere non me la sarei mai immaginata. Comunque tra un giorno o due ripasso da qui e ti darò una risposta”. Poi si salutano; lui sente di avere ancora la bocca socchiusa per la sorpresa, e all’improvviso tutto gli appare molto concreto e reale, tanto da allontanare come fosse stato uno scherzo tutto quello che aveva pensato nel suo sogno di andarsene via. “Un’occasione d’oro”, pensa poi camminando. “Irrifiutabile”.

Bruno Magnolfi

Seria proposta.ultima modifica: 2021-02-23T20:19:39+01:00da magnonove
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