Sto qua, non scappo.

 

Avere una pistola dentro la tasca non è prerogativa di tutti. Lui gira per strada e si sente al sicuro, perché sa che nessuno sano di mente potrà mai aggredirlo sul serio oppure tentare di fargli del male. Sa difendersi, questo è il punto saliente, e non prova alcun brivido quando estrae il proprio ferro tenendolo stretto dentro la mano, proprio quando ne spiana la canna davanti alla faccia di qualche bel tipo dalle maniere poco tranquille, qualcuno magari che non ha mai visto neppure una volta prima di adesso. Si può fare ciò che si vuole quando si ha la certezza che niente possa metterti seriamente in una certa difficoltà, anche esattamente quando incontri un estraneo in questo modo, qualcuno che mostra dei modi di fare poco raccomandabili, riflette lui mentre cammina lungo la strada. La sua pistola è un giocattolo, è vero, questo però soltanto a lui appare evidente, perché sa che quando ci si muove in un contesto pericoloso, un dettaglio del genere alla fine ha ben poca importanza. Si tratta di camminare in mezzo alla gente e sentirsi completamente al sicuro, protetti, pensa lui, quasi che uno scudo infrangibile funzionasse come una corazza sopra le proprie membra altrimenti mollicce. Siamo esseri goffi, riflette, privi di qualsiasi difesa nei confronti di qualche sconosciuto che voglia attaccarti. Per questo dobbiamo sempre metterci in guardia, e mostrarci capaci di una reazione pronta e adeguata. Poco importa se l’arma che teniamo ben stretta sia poi soltanto un qualcosa di inoffensivo: quello che conta è l’effetto che produce sugli altri, specialmente tutti quei tipi che non si aspetterebbero mai di vedere una canna spianata contro di loro.

Si vive male, pensa ogni volta che si trova ad incrociare per strada qualcuno che non conosce per niente o che soltanto guardandolo riesce a capire immediatamente come non sia certo uno nato da queste parti. “Sono pericolosi”, dice a volte in giro a quelli che spesso frequenta; “sono stranieri, non si sa che cosa possono farti, magari tirare fuori un coltello e provare con le minacce a lasciarsi scucire da te tutti i soldi che hai. Con me però questo giochetto non funziona per niente”, afferma ancora con mosse da duro; qualcuno ride nel circolino dove lui va qualche volta per sentire se ci siano novità, ma non è importante che in mezzo a tutti ci siano ancora oggi delle persone che non riescono a credere quanto sia utile avere con sé la propria pistola. Forse non hanno provato che cosa vuol dire sentirsi sicuri di sé, protetti, capaci di affrontare qualsiasi situazione. Lui accarezza la canna lucida dentro la tasca e sa che non può avere paura di nulla, neppure di qualcuno arrivato chissà da quale luogo remoto, magari un tizio che non ha proprio nulla da perdere. “Sto al sicuro così”, dice agli altri; “mi guardo un po’ in giro con calma e poi basta”.

Lo sa che anche qualcuno tra i suoi stessi amici non è affatto d’accordo con quello che lui afferma ogni volta, però non può farci niente se in giro ci sono zucche dure che non riescono a comprendere quanto sia fondamentale al giorno d’oggi non avere paura degli altri. Ci sono dei brutti ceffi che vengono apposta da noi a tirarci delle gran fregature, pensa mentre cammina. Ti puntano un po’ senza che tu ti accorga di nulla, e poi quando sei proprio rimasto da solo in una zona un po’ buia, ecco che tirano fuori il loro coltello per vedere se te la fai subito addosso e gli metti in mano al più presto tutti i tuoi soldi, l’orologio e quant’altro. Ma io non sono così sciocco, pensa ancora tra sé sorridendo. Prendo un attimo di tempo, tiro un respiro tanto per mostrare che farò subito quello che mi chiedono di combinare, e poi estraggo la mia bella pistola, e lì su due piedi gioco la mia carta migliore, scoppiando subito a ridere nel vedere il bel tipo che se la dà a gambe levate. Perché l’unica cosa che sanno fare gli stranieri che arrivano da queste parti è quella di correre, e forse mi dovrebbero persino ringraziare in casi del genere, perché io gli permetto a tutti loro di farlo.

Bruno Magnolfi

Sto qua, non scappo.ultima modifica: 2020-10-12T20:27:16+02:00da magnonove
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