Armonie celesti.

 

Abito in un cascinale isolato, dove la strada sterrata giunge e non prosegue, tanto che dalla mia nascita in avanti sono sempre stato qui, dapprima con i miei genitori, e poi da solo. Me la so cavare abbastanza bene in ogni attività, e so badare a me stesso per tutto quello che possa servire per mandare avanti i miei mestieri, per cui mi risulta difficile sentire il bisogno di qualcosa di diverso, magari allontanarmi un po’ da questi paraggi, o addirittura andarmene del tutto da questa piccola vallata, cosa questa che non mi è mai neppure passata per la mente. Il silenzio comunque è l’elemento preponderante da queste parti, spesso anche durante la giornata, per esempio quando lavoro nel campo accanto a casa, oppure al momento in cui mi occupo semplicemente dei miei animali; però ci sono delle volte, generalmente durante alcune strane nottate in cui non riesco subito a lasciarmi andare al sonno e alla stanchezza, che avverto distintamente giungere fino a me il suono della terra. Non è un rumore forte, piuttosto si manifesta come una specie di respiro profondo emesso sembrerebbe da una bestia gigantesca. Naturalmente è necessario che non ci sia del vento a confondere le mie orecchie, e che non si facciano sentire gli animali selvatici che abitano nel bosco qua vicino. Però quando tutte queste condizioni si presentano, ecco che quel suono arriva, giunge fin qua da chissà dove, ed alla sua maniera cerca di parlarmi, come per tenermi compagnia.

Oggi poi non sono stato bene: mi è presa come una spossatezza per me del tutto inusuale, così mi sono sdraiato sopra al letto, e sono rimasto nella mia camera abbastanza a lungo, senza riuscire a decidermi se occuparmi di qualcosa, come sarebbe stato mio preciso dovere, oppure no. Ho pensato molte volte nel passato alla maniera migliore di comportarmi in situazioni simili a questa, però ho quasi deciso che se il dolore in questi casi non mi diventasse proprio del tutto insopportabile, lascerei che la natura facesse con tranquillità tutto il proprio corso, mollando ogni cosa e rispettando i tempi ed il volere di ciò che mi dovesse capitare, senza cercare niente e neanche nessuno. Invece oggi è giunto, mentre stavo qui a riflettere qualcosa in mezzo a tutte le altre mie preoccupazioni, questo solito grandioso suono della terra, come da tempo ormai l’ho appellato e come già tante altre volte ho avuto modo di ascoltare. Qualcosa dentro di me ha subito come accelerato ogni mio comportamento, e mi ha spinto a muovermi senza tanti indugi, scrollandomi di dosso qualsiasi debolezza per recarmi almeno fino al paese più vicino, e lì cercare al più presto la maniera di farmi aiutare da qualcuno. Ho seguito con naturalezza quel consiglio, e così pur con fatica ho messo in moto il mio furgone, ho ingranato la marcia e nonostante una certa difficoltà nell’attenzione e nei movimenti, ho fatto quello che mi veniva fortemente suggerito.

Ma è stato già lungo la strada bianca, mentre guidavo con calma sul percorso di questi chilometri solitari, cercando di osservare bene il piano viario avanti a me, e lasciando dietro le ruote una gran nuvola di polvere, che le cose sono iniziate rapidamente a migliorare, tanto che quando alla fine sono giunto proprio davanti alle prime case, mi sono reso conto di non avere ormai bisogno proprio di niente, tanto più che in giro non c’era neanche un’anima viva. Allora mi sono fermato nell’unico negozio aperto del paese, e quando sono entrato mi sono fatto incartare dal tizio che conosco, una bottiglia di ottima acquavite, senza dirgli niente di particolare, limitandomi soltanto a lasciargli un semplice saluto di circostanza, mentre lui continuava a guardarmi in modo strano, quasi fossi un fantasma. Appena ho preso la strada per tornare indietro ho bevuto subito un sorso alla salute della mia amica terra, quella che mi ha dimostrato quanto il suo aiuto sia sempre più fruttuoso, e poi ho guidato senza fretta fino a casa, fermando il mio furgone sullo spiazzo davanti alla mia porta. Sono tutti ammalati, ho pensato rientrando nelle mie semplici stanze: non riescono a comprendere che l’unico aiuto vero che possono ricevere è quello che può portarti soltanto chi hai sempre rispettato, e che mai ti tradirà, se lo metti sempre al centro di tutti i tuoi pensieri.

Bruno Magnolfi

Armonie celesti.ultima modifica: 2020-04-24T19:15:06+02:00da magnonove
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