Fuori dalle scelte.

 

<<Sono a casa>>, dice Federico mentre chiude la porta dell’appartamento alle sue spalle. Dalla cucina giunge in risposta la voce flebile ma allegra della mamma, sicuramente indaffarata in qualcosa, mentre per il resto tutte le stanze sembrano come immerse nel silenzio. Lui appoggia sul pavimento dell’ingresso la sua borsa con gli indumenti per la palestra, e intanto si guarda attorno per cercare di comprendere se per caso ci fossero delle novità di cui non è a conoscenza. Poi, con lentezza, si affaccia nella stanza che divide con suo fratello, ma giusto per rendersi conto che Marco adesso non c’è, che la scrivania comune stranamente appare sgombra dai suoi libri, e nessun dettaglio rivela la sua possibile presenza in casa, nonostante sia quasi l’ora della cena. La mamma si fa vedere per un attimo sulla soglia, con le mani imbrattate di qualcosa che sicuramente è intenta a cucinare, e Federico si avvicina a lei per scambiare l’immancabile bacetto a cui lei ha abituato fin da sempre i suoi figliuoli. <<Marco è andato con tuo padre a vedere qualcosa da acquistare, ma non dovrebbero tardare molto>>, gli dice subito. Federico resta in silenzio, mentre si avvia a sistemare i suoi indumenti, anche se quell’informazione gli appare subito in discontinuità con le abitudini assodate. Suo padre ormai da anni non esce di casa con i propri figli, a meno che non ci sia con loro anche la mamma, ma il caso è raro anche così; e poi non comprende che cosa mai potrebbero avere da acquistare in comune quei due, al punto da farsi tirare insieme fuori da casa durante il tardo pomeriggio.

<<Sono andati a provare l’auto nuova che tuo padre vorrebbe acquistare>>, dice la mamma con il suo solito sorriso. <<<È di seconda mano, un’occasione, però tuo padre ne sembra entusiasta>>. Federico annuisce, per un momento gli dispiace non essersi trovato in casa anche lui per andare insieme a loro, e prova anche un po’ di invidia per l’improvviso ed importante ruolo di suo fratello nell’essere chiamato a dare la propria opinione su un acquisto così sostanziale, ma poi sembra preoccuparsi soltanto delle proprie cose, dando minore peso alla faccenda. Dopo una buona mezz’ora rientrano in casa suo padre insieme a Marco, gioviali e soddisfatti come in genere è difficile vederli. <<Abbiamo dato la caparra>>, dicono quasi simultaneamente; <<tra qualche giorno potremo andare a ritirarla>>. La mamma sembra decisamente felice, e tutto evidenzia un’inedita intesa tra quei due, tanto che Federico non riesce neppure a rallegrarsi per questa novità. Spiegano le caratteristiche, le dotazioni della vettura, le capacità. Per una famiglia monoreddito com’è la loro, anche la spesa per un’auto usata è un impegno che riveste una certa importanza, ed esaltare il risultato dell’acquisto ha il significato di sollevare l’entusiasmo fino al punto da mettere un po’ in ombra i piccoli sacrifici per le rate che ci saranno da sostenere nei prossimi mesi. Tutti così appaiono soddisfatti della scelta, meno Federico che forse per la prima volta si sente messo un po’ in disparte, come se la sua opinione avesse d’improvviso un peso poco rilevante. Perfino la sua mamma non gli aveva detto niente fino adesso, ed anche questo, secondo lui, è sintomo di qualcosa che si sta muovendo a sua insaputa.

Poi si siedono a tavola per la cena, la mamma ha preparato anche degli involtini di verdure fritte in una pastella così gustosa che solo lei sembra sappia fare, e tutti si fregano le mani per la serata allegra che pare aprirsi, anche se Federico tarda a raggiungere la sala da pranzo, e quando lo fa appare serio in volto e non del tutto soddisfatto come invece sono gli altri. Lascia allora che a turno suo padre e suo fratello gli spieghino la marca, il modello, il colore, tutte le caratteristiche del mezzo, e infine dice soltanto che gli sembra un’auto piuttosto adatta per una famiglia, senza spiegare neanche se gli piaccia o meno. Sua madre poi interviene, ma giusto per suggerire a tutti che alla prima domenica dopo il ritiro potranno fare una bella gita da qualche parte, tanto per provarla, ma nessuno adesso sembra troppo entusiasta dell’idea, tanto che cala subito il silenzio, senza che venga avanzato alcun commento. Infine, il pasto viene consumato come qualsiasi altra sera, senza che neppure a Marco, oppure a suo padre, prenda la voglia di spiegare qualche altro dettaglio sulla macchina, oppure lanciare un’idea su un luogo da raggiungere quando saranno sopra la vettura tutti assieme. Sembra quasi che quella parvenza di complicità che avevano mostrato rientrando a casa, sia improvvisamente come persa, lasciando in aria quasi il solito brusio dei pensieri personali, senza che non ci sia più voglia di scambiare qualche opinione. Anche a Federico sembra che tutto adesso sia rientrato velocemente nella norma, e se da un lato avrebbe voglia di fare ancora qualche domanda, sciogliere qualche curiosità, dall’altro si trattiene, rispettando così quelle riflessioni silenziose, e forse anche proprio per non apparire ancora di più colui che è rimasto fuori dalle scelte.

Bruno Magnolfi

Fuori dalle scelte.ultima modifica: 2023-08-10T18:04:52+02:00da magnonove
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