Solito garbo.

 

Con Luciana ci siamo accordati per vederci il lunedì, quando la rosticceria-tavola calda dove lei lavora rimane chiusa per turno di riposo. A me va benissimo, tanto più che almeno un paio di volte, durante il resto della settimana, vado comunque nel suo locale a consumare la cena o a prendere qualcosa di pronto per asporto; perciò, ho modo di vederla e di fare con lei due chiacchiere veloci, sempre che non ci siano troppi clienti da essere serviti. Si parla di molte cose tra di noi, ed anche se gli argomenti certe volte sfiorano temi profondi, lì affrontiamo sempre con modi leggeri, riuscendo a rendere tutto scorrevole e tranquillo. Suo padre, quando si fa vedere dietro al bancone, ha sempre la solita espressione burbera, però non mi ha mai detto niente, anche se ha capito benissimo che tra me e Luciana c’è un’intesa. Forse potremmo uscire assieme anche più di una sola volta a settimana, però mi è parso di comprendere rapidamente che lei non vuole stringere molto il nostro rapporto di amicizia, e le va bene invece coltivare questa nostra conoscenza senza spingerla troppo, e soprattutto senza darsi degli scopi. Non so ancora quasi niente del suo passato, e mi aspetto però che me ne parli una di queste volte, anche se non voglio certo fare il curioso. Per adesso comunque siamo usciti assieme soltanto una volta, ma è stato piacevole, una serata scivolata via veramente bene.

Avevo pensato, durante uno dei prossimi lunedì, di portarla nel mio appartamento, anche soltanto per farle vedere dove vivo, ma, pur senza chiederglielo espressamente, ho capito in fretta che a lei non farebbe troppo piacere, così ho sorvolato altrettanto velocemente su questo argomento. Invece Luciana mi ha subito fatto presente che le andrebbe molto frequentare il cinema, così ci siamo informati per fare degli abbonamenti al circuito cittadino, e tutto sommato anche a me non dispiace affatto questo programma. Tutto sommato non ho compreso molto di lei, a parte questo suo vivo interesse per le proiezioni cinematografiche, e certe volte, mentre mi sta parlando, sembra persino accenni a qualcosa che a me sfugge, come se desse per scontato qualcosa che non so. Penso che ci sarà tutto il tempo per comprendere meglio queste sue maniere di esprimersi, in ogni caso devo dire che Luciana riesce sempre a tenere viva con me ogni conversazione, e soprattutto riesce a non fare mai delle domande dirette, come se non fosse neppure troppo curiosa di quanto vado pensando mentre mi spiega i suoi argomenti, oppure se i suoi modi fossero talmente cortesi e rispettosi da restare spesso un passo indietro rispetto alla necessità di conoscermi un po’ meglio.

A me sarebbe presa subito la voglia di parlarle della mia ex-moglie, ad esempio, e di come le cose non andassero tra noi, anche perché il mio matrimonio fallito resta comunque la vicenda più importante del mio recente passato, però mi sono adeguato subito ai comportamenti di Luciana, e così non le ho detto molto neanche di questo, limitandomi a parlarle di qualche cliente della agenzia immobiliare per cui lavoro. Mi pare di capire che lei non è che sia del tutto disinteressata rispetto alle mie esperienze precedenti, soltanto non le va di essere messa al corrente di troppe notizie su di me, o perlomeno non vuole saperle immediatamente. Il cinema, comunque, mi pare una perfetta soluzione: ci offre la possibilità di visionare una pellicola ben scelta, ed in seguito scambiarci i nostri pareri su quanto appena visto, concludendo la serata al tavolino di qualche caffè mentre ci si confronta sulle impressioni ricevute. Forse, io appaio una persona perfino troppo semplice nell’immaginare che tutto possa scorrere così, senza problemi. Ma, per il momento, credo che sia la maniera migliore per mandare avanti la nostra reciproca conoscenza, e in seguito le nostre rispettive sensibilità probabilmente riusciranno a spingerci ben oltre questo semplice programma.

A me è venuta subito la voglia, dopo lo scorso lunedì, di chiedere al mio amico Lorenzo un suo parere su quanto sto tirando avanti con Luciana, ma il riserbo che voglio mantenere per il momento con lui, non mi permette di essere decisamente troppo esplicito. In ogni caso sono passato come sempre dalla sua birreria, e mentre stavo seduto davanti al bancone della mescita, ho lasciato che lui mi guardasse per un momento con profondità, con l’espressione di chi sta valutando quali cambiamenti ci possono essere stati ultimamente nelle mie giornate. Gli ho sorriso sentendomi quasi scoperto, ma sono riuscito a dirgli solamente che sono uscito qualche sera fa con una tizia che mi intriga molto, e lui non ha insistito neppure per saperne qualcosa oltre il dovuto. Ed io gli sono stato grato, naturalmente, per questo suo solito garbo.

Bruno Magnolfi

Solito garbo.ultima modifica: 2022-09-24T17:09:13+02:00da magnonove
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