Strega dentro.

 

Si dice che lei parli col diavolo. Nessuna certezza, è naturale, però sembra proprio che il suo comportamento nasconda spesso un lato del tutto oscuro, qualcosa che non è quasi spiegabile in termini ordinari. Già le sue scarpe dai larghi tacchi, quando cammina sopra al marciapiede vicino casa sua, oppure lungo i freddi e tristi corridoi dell’azienda di magazzinaggio dove svolge il suo mestiere, emettono un ticchettio particolare, sordo e quasi metallico, un rumore riconoscibile tra mille, sempre lo stesso, come se già il suono evidenziasse un aspetto assolutamente insolito della sua presenza. Poi le rare volte in cui dice qualcosa, generalmente è solo un bisbiglio quello che emette dalla bocca, e sembra proprio non riferirsi direttamente mai a nessuno, come fosse immersa in una nebbia propria ed individuale; e difatti la caratteristica che maggiormente la contraddistingue è proprio il silenzio, quello stesso in cui riesce per lungo tempo a sprofondarsi, anche se tende a sopperire alle parole nei casi in cui la si nota osservare le persone attorno a sé con una certa anomala insistenza, tanto che pare quasi pronta ad incenerire tutti uno per uno, mirando chi ha vicino con occhi terribilmente oscuri, fissi, quasi pungenti, che non lasciano alcun dubbio sui suoi reconditi pensieri. In compenso si dice in giro che conversi da sola nelle situazioni più diverse, anche gesticolando con le mani, e certe volte persino mentre rimane ferma per esempio ad aspettare un mezzo pubblico, oppure mentre se ne torna a casa a piedi alla fine del suo turno di lavoro. Questa anzi sembra proprio la sua caratteristica più stringente, quella appunto di tenere un dialogo segreto soltanto coi fantasmi, senza preoccuparsi di nessun altro intorno a sé.

Poi peraltro abita in completa solitudine, ed anche questo ormai lo sanno tutti, e pare proprio che all’interno delle sue due o tre stanze, anche se nessuno le ha mai viste, aleggi spesso un’aria stantia, poco solare, come se le tende tirate e le finestre chiuse non permettessero alcuno scambio con l’esterno. C’è addirittura chi ha maturato nel tempo una paura folle verso di lei, e cerca ovviamente qualsiasi scusa per sottrarsi alla sua presenza, anche se c’è sempre qualche persona che in certe occasioni si prova ad avvicinarsi a lei con ovvia cautela, proponendole qualche parola di abituale conversazione, che la maggior parte delle volte però, nonostante l’impegno, non si sviluppa affatto, se non in qualche risposta secca e dura, che non lascia ai presenti alcuna volontà di proseguire. Già qualche volta i ragazzi del quartiere le hanno gridato qualcosa dietro le spalle, magari mentre camminava con il solito passo lungo la via, e c’è anche chi ha immaginato sorridendo che prima o dopo qualcuno tenterà di farle qualche brutto scherzo, proprio per misurare fino a che punto può riuscire una persona come quella a tenersi fuori da tutto quanto, senza mai venire a compromessi. “Non si può essere così asociali”, dicono di lei con insistenza i suoi vicini di casa. Ed anche: “l’isolamento non porta mai niente di buono”; tanto che quando accade qualcosa di poco chiaro o di malvagio nel quartiere, la prima ad essere sospettata evidentemente è proprio lei.

Così le cose vanno avanti, ma c’è chi giura di aver visto balenare delle fiamme dietro le tende dell’appartamento dove abita, come se una certa presenza infernale passasse talvolta da casa sua ad intrattenerla. “Si sentono anche delle persone parlare a voce alta”, dice chi transita spesso sotto quelle sue finestre, “ma non si comprende nulla di ciò che viene detto, come se ci fosse qualcuno su da lei a parlare in una lingua sconosciuta”. Che poi sia costretta per il suo lavoro a seguire dei corsi di tedesco, a tutti pare qualcosa di poco rilevante, considerato come sia impossibile che ciò che si sente dalla strada assomigli ad un linguaggio conosciuto. E poi anche sul suo posto di lavoro, sembra non ci sia stata mai neanche una volta in cui lei abbia scambiato una conversazione con qualche autista di autocarro giunto magari dai confini sassoni. Il suo comportamento insomma, viene in qualche modo semplicemente sopportato da chi si trova ad averla più vicina; ma c’è già chi giura che le cose non potranno andare avanti in questo modo per molto tempo ancora.

Bruno Magnolfi

Strega dentro.ultima modifica: 2021-02-18T20:29:58+01:00da magnonove
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