Idee di femmine.

 

Forse, se non ci fossero costantemente intorno a me tutti questi colleghi uomini in ufficio, le cose potrebbero andare anche diversamente sia per me che per tutti gli altri. Invece le donne impiegate in questo settore dell’amministrazione pubblica, poco per volta si sono come ritagliate uno spazio proprio, sistemandosi tutte, grazie naturalmente all’avvallo un po’ sospetto dei nostri capi, ai piani superiori di questo palazzo, riuscendo in questo modo a non farsi praticamente quasi più vedere lungo i nostri corridoi. A noi maschi privi della controparte non resta così che perdere il nostro tempo davanti alle macchinette per il caffè, magari parlando di calcio, di sport, o superficialmente di politica, ed inventando qualche stupido scherzo e molte battute di spirito su quello o su quell’altro, che poi alla lunga purtroppo risultano sempre le medesime. Io, peraltro, che sono per natura un solitario, mi tengo spesso alla larga anche da questi colleghi, ed allora ecco che non mi resta che portarmi dietro qualcosa da leggere per passare meglio la giornata.

Se ci fosse almeno da lavorare seriamente, penso certe volte; impegnarsi su qualcosa i cui risultati dessero qualche soddisfazione, probabilmente le cose andrebbero in un altro modo. In ogni caso la mancanza dell’elemento femminile tra di noi risulta forte, e specialmente per qualcuno quasi un dramma. Può darsi che anche in virtù proprio di questo motivo, quando torno a fine orario di lavoro nel mi piccolo appartamento dove vivo da tanti anni in completa solitudine, e riprendo, come sempre ho fatto, a far riflettere la faccia nel mio fidato specchio giusto per cercare compagnia, da un po’ di tempo mi pare di intravedervi adesso il viso di una donna. E’ come se il mio fratello gemello da sempre presente su quella superficie lucida, si fosse inventato da un po’ qualcosa di diverso, ed avesse maturato un’opinione su di me decisamente diversa dalla mia.

Naturalmente non è cambiato il mio rapporto con lo specchio: proseguo come sempre a cercare là dentro il mio gemello, la personalità che lui riveste e che qualche volta purtroppo risulta sfuggente persino alla mia comprensione. Ci parlo con quell’immagine, e lascio che l’espressione che vedo dentro alla cornice mi risponda, mi suggerisca gli elementi che a me mancano, indichi qualsiasi cosa sia meglio per me e per le mie giornate. Però avere iniziato ad immaginare là dentro una faccia di donna, una femmina gemella di me, una parente stretta capace di essere contemporaneamente dentro e fuori dalla mia persona, è qualcosa che sta poco per volta rivoluzionando il mio modo di pensare tutto quanto.

Quando sono al mio posto di lavoro adesso mi guardo attorno. Nessuno dei miei colleghi ovviamente sa del mio specchio e del mio compagno fedele che dà sapore alla mia solitudine. Ma che la mia immagine reale nascondesse l’elemento femminile, è qualcosa che va oltre qualsiasi immaginazione. Forse è soltanto un periodo passeggero penso; probabilmente tutto all’improvviso tornerà come si è sempre rivelato, senza lasciare alcuno strascico: è quello che spero. Eppure quella donna che mi guarda da dentro alla cornice mi lascia esterrefatto, mi meraviglia tremendamente, ma poi mi incuriosisce, e riesce a smuovere sentimenti che forse non sapevo neanche di avere. Perciò ho iniziato a dare la colpa di tutto all’amministrazione pubblica: se non si fosse verificata questa endemica mancanza di donne in ufficio, probabilmente tutto sarebbe diverso, e i miei colleghi si svagherebbero di più evitando di insistere a stuzzicarmi come spesso tendono a fare. In ogni caso non penso proprio di cambiare atteggiamento: sopporterò la situazione, come sempre ho fatto, lasciando scorrere il tempo lavorativo di ogni mia giornata, e dopo basta.

Bruno Magnolfi

Idee di femmine.ultima modifica: 2019-09-12T21:30:55+02:00da magnonove
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