Interessanti argomenti.

 

Sono una persona normale. Una donna come se ne incontra a centinaia in un qualsiasi supermercato. Eppure certe volte qualcuno mi dice che ho un modo di guardarmi attorno diverso da tutte le altre. Davvero, penso io; ma se generalmente non mi guardo neanche troppo in giro; casomai mi limito ad osservare qualcosa, a rendermi conto di quello che avviene, spesso senza neppure sapere se la mia analisi corrisponda in qualche modo alla realtà. Alcuni hanno provato anche ad insistere su questo argomento, tanto che ho iniziato a portare degli occhiali da sole. Però ci sono dei momenti in cui mi sento addirittura sbagliata in mezzo agli altri. Forse perché non presto troppa attenzione a quelle che reputo delle sciocchezze. Vedo le persone che mi circondano ed ultimamente mi sembrano spesso monotone, prive di personalità. Mi pare che tutti si limitino a ripetere le medesime cose superficiali, senza mai approfondire i dettagli.

Poi incontro un tizio che mi spiega perché non è d’accordo su quanto continua a ripetere la televisione. Mi pare interessante il suo punto di vista, così tolgo gli occhiali mentre lui continua a parlare. Ci sediamo ad un tavolino dentro un caffè, e lui prosegue a dire che le cose dovranno cambiare, e che non è proprio possibile che tutto stia evaporando in sciocchezze come sembra che avvenga. Sono d’accordo, non è possibile penso utilizzare soltanto una minima parte del nostro cervello; dobbiamo impegnarci gli dico, o altrimenti astenerci da qualsiasi commento. “Giusto”, fa lui, “vedo troppa gente che parla senza neppure sapere di cosa, perché non conosce per nulla gli argomenti, ha soltanto delle opinioni, e purtroppo sono spesso basate sul niente”.

Ci salutiamo, dico che è stato bello scambiare con lui le mie opinioni e trovarne di così simili alle sue, poi proseguo da sola la mia passeggiata fermandomi presso un piccolo negozio di panetteria. C’è un certo affollamento là dentro, così prendo un numerino sequenziale e mi metto da una parte ad aspettare il mio turno. Si dice a voce alta che c’è da stare allegri, che l’economia va a gonfie vele e le cose in breve si sistemeranno tutte quante. Qualcuno ride per ossequio mentre aspetta di essere servito, e tutti annuiscono anche se poco convinti da quanto è stato detto. Penso dentro di me che oramai coloro che parlano sono quelli che invece dovrebbero starsene zitti, perché ripetono soltanto le parole della propaganda, senza comprendere le cose in maniera obiettiva.

Infine è il mio turno e guardando sui cartelloni dei prezzi mi rendo conto che ci sono stati dei rincari, ma non dico niente e faccio i miei acquisti come avevo previsto. Il fornaio mi sorride in maniera ammiccante, mi conosce da tempo, e dice sottovoce che è sempre un piacere vedere una bella signora come me nel suo negozio. Sul momento non dico niente, ma dopo un attimo replico che purtroppo ultimamente là dentro si sentono dei discorsi farciti di parecchie sciocchezze, e lui cambia subito espressione, e dice che la sua clientela è quanto di meglio si possa desiderare. Pago senza replicare, saluto il negoziante ed infine esco, mentre qualcuno tra quelli rimasti probabilmente pensa le mie stesse cose, anche se non ha il coraggio di dirle.

Sul portone del mio palazzo incontro un vicino di casa che mi saluta, così tolgo gli occhiali per infilare la chiave ed aprire, e quello subito mi dice le stesse cose del panettiere. E poi insiste, dice che ho dei begli occhi e che non dovrei tenerli coperti e altre cose del genere. “Sono stanca” gli dico senza usare dei mezzi termini; “ormai siete diventati tutti identici, sempre pronti a dire le medesime cose, a fare gli stessi accenni, come se il mondo si potesse ridurre soltanto a quelle pochissime cose che vi girano dentro la testa”. Quello resta senza parole, ed un po’ a me dispiace; però credo che certe persone prima o dopo devono tornare a starsene in silenzio come facevano una volta. Almeno se proprio non hanno niente di interessante da dire.

Bruno Magnolfi

Interessanti argomenti.ultima modifica: 2019-07-05T16:09:12+02:00da magnonove
Reposta per primo quest’articolo